Cocktail anno 8 n. 3

Un Cocktail di Musica...

Capodanno con gli 883

 

Eravamo in 120.000, tra uomini, donne, bambini, nonni e nonne! Ma per fortuna questa non era una strage e questa non è una di quelle orride cronache di terribili sciagure.

Parlo semplicemente della festa che tutti i sardi speravano di meritare come credito per il sofferto isolamento: è l’ultima notte del secolo o, anche la prima notte del nuovo (dipende dai punti di vista!).

A festeggiare con noi non è venuto Jovanotti, pazienza! Forse è stato meglio così perché il vecchio amico Max ci ha fatto veramente sognare. Con la sua allegria, la sua semplicità e con la sua musica orecchiabile e adatta a tutti, ha unito l’immensa folla in unico coro.

Per chi, come me, è una fan scatenata degli 883 deve essere stata una bella sorpresa poter vedere il gruppo più gettonato del momento (anche per la promozione del loro ultimo album) nelle prove serali.

Ma sono bastate solo poche ore per far affluire già alle otto di sera centinaia e centinaia di persone. Max e i suoi due fidi, Michele e Daniele, sono saliti sul palco in perfetto orario; alle 22:15 la folla è esplosa in un boato furibondo, che è aumentato ancora di più quando Max ha dato via alla lunga festa con la mitica Come mai: tutti, anche quelli che speravano nella venuta di Jovanotti (che a quanto pare ha chiesto qualche soldo di troppo per le misere casse del comune di Cagliari, già abbastanza dissanguate), ne apprezzano il ricordo.  Lo spettacolo è andato avanti tra una canzone e l’altra, tra le nuove storie e quelle meno nuove, ma sicuramente una più bella dell’altra.

Anche i “meno fan” di una musica come quella "ottoottotreiana" non potevano non lasciarsi trasportare da quell’ondata di semplicità e allo stesso tempo di melanconia (forse per molti era anche l’euforia del momento).

La magia è stata spesso interrotta dagli interventi necessari e noiosi di Mediaset, che nel frattempo era in collegamento sia con Roma che con Napoli. Ma noi non ci possiamo lamentare, visto che nelle piazze più importanti d’Italia si sono esibiti dei reperti archeologici, quali Rita Pavone, Little Tony e Nino D’Angelo.

Si sa, noi sardi siamo gente ospitale, a volte un po’ “gaurra”; ma aspettiamo le novità e ci facciamo apprezzare mostrando più che altro le nostre qualità. Avevamo già dato prova di questo un anno fa, durante il primo concerto che gli 883 avevano fatto a Cagliari. Lo stesso Max si è congratulato con noi: pensate che tra tutta la gente che c’era, nemmeno un fischio o un urlo di protesta è giunto alle orecchie del cantante! E gli spintoni? E gli ubriachi? È inutile negare che ci fossero; ma era logico e normale: era Capodanno. Raccontando dalla mia postazione super vicina al palco, non uno spintone, non una bottiglia, hanno rischiato di rovinare la festa. La paura era tanta visto che molti erano i brilli già dalla tarda sera.

Ma il bello del veglione è stato proprio il fatto che si è cercato di convivere sia prima, che durante lo spettacolo; e da quanto hanno detto i telegiornali tutta la città si è comportata più che bene.

E per chi non avesse fatto la doccia prima di uscire, l’altruismo non è mancato, neanche allo scoccare della mezzanotte: c’è stato chi ha offerto dello spumante in un bicchiere di carta, e chi, ancora più generoso, voleva darne in modo esagerato spruzzandolo sulla folla. Ma faceva tutto parte della festa, e guai se fosse mancato!

Perciò non ci resta che aspettare un altro spettacolo e sperare che questa non sia stata una rara occasione di svago in una Cagliari isolata e sempre più lontana degli altri modelli metropolitani.

Aspettare il prossimo Capodanno? Perché non prima!

Dany

 

 

 

 

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