SPAZIO SCUOLA
Estratto di una legge della Regione Lombardia
sul diritto allo studio
Comma 100:
La Regione concorre, con la partecipazione degli enti
locali, alla programmazione e all'attuazione delle azioni di integrazione del
sistema scolastico, universitario e della formazione professionale con il mondo
del lavoro, al fine di promuovere il raggiungimento della piena occupazione
della popolazione lombarda anche attraverso il sostegno e la promozione del
sistema dell'istruzione e della formazione professionale, da realizzarsi
attraverso l'ottimizzazione dell'uso delle risorse umane e strumentali
esistenti e l'armonizzazione degli interventi di orientamento, formazione di
base, continua e permanente, superiore e di riqualificazione.
Comma 121:
Ai sensi dell'ari 138 del d.lgs. 112/998 la Regione
esercita le funzioni amministrative relative:
a) alla
programmazione dell'offerta formativa integrata tra istruzione e formazione
professionale;
b) alla
definizione degli indirizzi e dei criteri generali di programmazione della rete
scolastica in relazione al coordinamento regionale dei piani provinciali;
c) alla
suddivisione del territorio regionale, sulla base delle proposte degli enti
locali interessati, in ambiti funzionali al miglioramento dell'offerta
formativa;
d) alla
determinazione del calendario scolastico;
e) all'erogazione
dei contributi alle scuole non statali, nonché all'attivazione, nei
limiti delle risorse regionali disponibili, di buoni scuola alle famiglie
degli allievi frequentanti le scuole pubbliche e private, legalmente
riconosciute e parificate, al fine di coprire, in tutto o in parte, le spese
effettivamente sostenute. I buoni scuola dovranno essere rapportati al
reddito, alle disagiate condizioni economiche, al numero dei componenti del
nucleo familiare e all'entità delle spese scolastiche gravanti complessivamente
sul nucleo familiare. Le modalità per l'attuazione degli interventi sono
definite dalla Giunta regionale sulla base degli indirizzi del Consiglio
regionale.
f) Alle
iniziative ed alle attività di promozione riguardanti l'ambito delle funzioni
conferite.
Testo |
Note |
Ai sensi dell'art.
138 del d.lgs. 112/998 |
Si tratta del
d.lgs. sul trasferimento di competenze e funzioni dallo Stato alle Regioni. |
la Regione esercita
le funzioni amministrative relative |
|
§ all'erogazione dei contributi alle scuole non
statali |
Sono i
contributi per le scuole materne e per le scuole elementari parificate, sulla
base di convenzioni o progetti. |
§ nonché all'attivazione, nei limiti delle risorse
regionali disponibili, di buoni scuola alle famiglie |
I limiti delle
risorse regionali sono fissati annualmente. "Buoni scuola" sono
contributi destinati alle famiglie (non alle scuole) per spese documentate
attinenti all'istruzione attuata in una istituzione scolastica. |
§ degli allievi frequentanti le scuole pubbliche e
private, legalmente riconosciute e parificate |
Alunni di scuole
statali e non statali, come fissato dalla legge sul diritto allo studio. |
§ al fine di coprire, in tutto o in parte,
le spese effettivamente sostenute |
"Coprire,
in tutto o in parte...": è la logica del diritto allo studio, non quella
della parità scolastica, che dovrebbe portare a coprire le spese
dell'istruzione nelle scuole statali e in quelle paritarie, integralmente
nella fascia dell'obbligo ed in misura uguale negli altri gradi di scuola. |
§ I buoni scuola dovranno essere rapportati: |
Anche qui siamo
di fronte alla stessa logica del diritto allo studio, che porta ad agevolare
le famiglie meno abbienti. |
§ Al reddito § Alle disagiate condizioni economiche § Al numero dei componenti del nucleo familiare § All'entità delle spese scolastiche gravanti
complessivamente sul nucleo familiare |
Sono gli
elementi variabili, che consentono l'attivazione di buoni scuola
diversificati (non di pari importo, come nel testo del ddl governativo sulla
parità scolastica). Ne consegue, d'altra parte, che parecchie famiglie di
condizioni economiche non disagiate vengono escluse dai "buoni
scuola". |
Le modalità per
l'attuazione degli interventi sono definite dalla Giunta regionale sulla
base degli indirizzi del Consiglio regionale. |
Si prevede che
questa definizione intervenga prima dell'inizio del prossimo anno scolastico
(2000-2001). |
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