Cocktail anno 8 n. 4

 

Cine news

THE BLAIR WITCH PROJECT

 

Una videocamera e una 16 mm, tre giovani ambiziosi desiderosi di apprendere la verità su quella misteriosa quanto terrificante leggenda. Una strega che celerebbe il suo nascondiglio nell’inquietante bosco di Blair. Ether, Josh e Mike intraprendono questo affascinante viaggio con entusiasmo e come unica compagna, diario di memorie e testimonianza di ciò che davvero è accaduto, hanno la loro videocamera. Lo scopo del viaggio è quello di girare un documentario sulla famigerata strega, e di vivere, stando a diretto contatto con quei luoghi, l’esperienza di imbattersi in una qualche presenza paranormale. Significative sono le interviste agli abitanti della località, utili per fare emergere una macabra verità circa gli efferati delitti di bambini precedentemente avvenuti nei lontani anni Quaranta ad opera di un misterioso eremita che si nascondeva in una capanna nel bosco. Sembra quasi di vivere una fiaba, ma con un finale assai raccapricciante  e tutt’altro che lieto.

Il film è stato girato in prima persona dagli attori, inconsapevoli di essere membri di un cast molto particolare. Ogni lacrima, improperio e crisi isterica, non è una finzione richiesta dal copione, ma è sentita e vissuta dai tre malcapitati, e questo non fa altro che ingigantire la tensione e quel senso di angoscia che cresce nello spettatore ad ogni fuga dei protagonisti.

Non si può dare un giudizio: è una pellicola amatoriale ma unica nel suo genere. Io ne sono rimasta colpita ed, in un certo senso, affascinata… senza dubbio, però, il prossimo campeggio non lo organizzerò in un bosco…

 

Pami

 

 

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