Cine news
THE BLAIR WITCH PROJECT
Una videocamera e una 16 mm,
tre giovani ambiziosi desiderosi di apprendere la verità su quella misteriosa
quanto terrificante leggenda. Una strega che celerebbe il suo nascondiglio
nell’inquietante bosco di Blair. Ether, Josh e Mike intraprendono questo
affascinante viaggio con entusiasmo e come unica compagna, diario di memorie e
testimonianza di ciò che davvero è accaduto, hanno la loro videocamera. Lo
scopo del viaggio è quello di girare un documentario sulla famigerata strega, e
di vivere, stando a diretto contatto con quei luoghi, l’esperienza di
imbattersi in una qualche presenza paranormale. Significative sono le
interviste agli abitanti della località, utili per fare emergere una macabra
verità circa gli efferati delitti di bambini precedentemente avvenuti nei
lontani anni Quaranta ad opera di un misterioso eremita che si nascondeva in
una capanna nel bosco. Sembra quasi di vivere una fiaba, ma con un finale assai
raccapricciante e tutt’altro che lieto.
Il film è stato girato in
prima persona dagli attori, inconsapevoli di essere membri di un cast molto
particolare. Ogni lacrima, improperio e crisi isterica, non è una finzione
richiesta dal copione, ma è sentita e vissuta dai tre malcapitati, e questo non
fa altro che ingigantire la tensione e quel senso di angoscia che cresce nello
spettatore ad ogni fuga dei protagonisti.
Non si può dare un giudizio:
è una pellicola amatoriale ma unica nel suo genere. Io ne sono rimasta colpita
ed, in un certo senso, affascinata… senza dubbio, però, il prossimo campeggio
non lo organizzerò in un bosco…
Pami
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