L'UOMO CHE CAMMINA
Qiemian duoshao qian yi gongjin?
Ciao a tutti cari miei colleghi. Siete stanchi della solita
minestra? Le risse tra giganti muscolosi vi danno alla nausea? Il fatto che
Schumacher vinca o perda vi sta a cuore tanto quanto le sorti della popolazione
indigena di scarafaggi? Se si, allora L'uomo che cammina è quello che fa
per voi.
Prima di descriverne la trama, preferisco
ambientare il fumetto. La Tokyo di oggi, così come molte delle grandi
megalopoli del pianeta, è diventata un luogo dove in sostanza il singolo
individuo non conta più niente a causa della sovrappopolazione e del frenetico
movimento causato dal grande sviluppo economico che porta il giapponese medio a
dover prendere la stressante metropolitana almeno tre volte al giorno, a
districarsi tra le affollate strade di Tokyo per poi andare a svolgere un
lavoro che il più delle volte si svolge al cospetto di un freddo monitor per
computer; annichilito e stanco il giapponese torna a casa correndo, mangia in
fretta la sua cena (il più delle volte precotta), svolge il proprio
"futon" e si addormenta come un sasso, preparandosi a dover
affrontare una giornata uguale a quella trascorsa, all'infinito.
L'uomo che cammina vuole essere uno
strumento di denuncia a questo tipo di società e un invito a toglierci i
pesanti e scomodi abiti da lavoro, a uscire di casa e, tenendo ben aperti gli
occhi, passeggiare e osservare tutto ciò che incappa nel nostro cammino: dalla
foglia di un rosso particolare a un piccione intento a beccare l'asfalto in cerca
di semi, da un rivoletto d'acqua causato dalla recente pioggia a un gruppo di
bambini che gioca con la palla.
Ed ecco che un uomo sui trentacinque anni comincia a camminare,
da solo, in silenzio; si interessa a tutto e a tutti, osserva e pensa. È spensierato;
gli piace camminare con tranquillità, non si preoccupa del tempo che passa.
Possiede un corpo ed uno spirito lievi, perciò riesce a notare diverse cose.
Persino in un paesaggio quotidiano, che nulla ha di
particolare, trova motivo d'interesse e ne gode. Ogni tanto si ferma, si
incanta, accarezza gli alberi, ci si arrampica. Un tipo veramente strano.
Consiglio vivamente di comprare questo fumetto (volume unico e
autoconclusivo edito dalla Planet-Manga al prezzo di 13.900 £) del bravo autore
Jiro Taniguchi a chi magari si sente un po' troppo agitato o stressato e cerca
consigli su come sfogarsi e vivere meglio; consiglio inoltre di leggerlo piano
e ascoltando un Cd di Ryuichi Sakamoto.
Venendo a noi, o miei venti lettori, non abbiate timore di
chiedermi qualcosa, sapete dove trovarmi e come contattarmi (XYZ vi dice
qualcosa?).
Ah, vi siete chiesti cosa fosse quella strana frase all'inizio
dell'articolo? Ebbene, quella è l'esaltante innovazione de "L'angolo del
manga"; se riuscirete a rispondere alla domanda vincerete un fantastico 1°
premio; se, invece, riuscirete a tradurre la domanda, vincerete un favoloso 2°
premio.
Statev' accuorte.
Stefano "Ryo"
Utzeri
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