Cocktail anno IX n. 1

Bagliori nel buio

a cura della Redazione

 

Cari amici e amiche,

bentornati! Dopo una lunga e riposante estate, siamo tornati tra i banchi di scuola, per iniziare un nuovo anno ricco di tante novità.

Innanzitutto voglio salutare e ringraziare di cuore don Antonello Cattide, che è stato trasferito a Sassari, e dare il benvenuto, o meglio, il bentornato a don Gianni Argiolas. Saluto calorosamente anche le nuove leve di I Scientifico e di IV Ginnasio, il futuro della scuola, e quindi anche del giornalino.

Già, anche per il giornalino inizia un nuovo anno, che spero sarà ricco di soddisfazioni. Sono comunque sicuro che non mancheranno le difficoltà, anzi, sono certo che saranno tante. E queste difficoltà si sono manifestate già da subito, da questo primo numero.

Non ho grandi cose da dire: voglio solo incitare tutti voi, ragazzi e professori, a collaborare! È vero, questa parola la sto ripetendo da più di due anni, ma forse non è ancora penetrata bene nei corridoi dei licei. Mi interessa soltanto una cosa: che tutti voi comprendiate come il giornalino è un mezzo fondamentale per diffondere e far conoscere agli altri le proprie idee. Con queste parole non voglio costringere nessuno a scrivere su queste pagine, voglio solo farvi capire come è importante dialogare, dibattere, discutere con persone che hanno pensieri diversi dai nostri. Il giornalino è (o dovrebbe essere) proprio questa occasione di confronto. Approfittate di questa possibilità, perché confronto è sempre sinonimo di crescita.

Questo discorso è rivolto sia ai nuovi arrivati, che forse hanno difficoltà ad entrare in questa mentalità, che ai "vecchi", colonne portanti di questo giornalino, senza l'apporto dei quali sarebbe impossibile continuare.

Prendiamo coscienza di essere tutti fondamentali per la scuola, non sentiamoci parte insignificante di un "sistema" che ci sovrasta e del quale non sappiamo nulla. Diventiamo parte attiva di questo mondo, esponiamoci in prima persona, non lasciamo che parlino sempre altri per noi. Perché è solo così che diventiamo davvero Grandi.

E chissà che anche questo piccolo giornalino non contribuisca...

Buon anno a tutti!

Emanuele Tanas

 

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