Cocktail anno IX n. 1

Cine News

l'italia dei grandi

 

A quanto pare anche l’Italia è caduta nella trappola dell’occhio meccanico. Il Grande Fratello, già in voga in America e in Gran Bretagna, è approdato sui nostri schermi da più di un mese. Come poteva l'Italia delle chiacchiere, l'Italia dei pettegolezzi e degli scandali lasciarsi sfuggire la "grande" occasione? Dieci persone che vivono, combattono e discutono, rinchiuse in un attrezzatissimo studio di Cinecittà, più simile ad una gabbia piena d’animali di razze diverse che ad una casa.

Ma la nostra è anche l’Italia delle critiche, immancabili. È giusto o sbagliato, morale o immorale irrompere nella privacy degli altri, e soprattutto, è giusto che altri irrompano nelle nostre case con i loro esempi di vita vissuta?

Ma il Grande Fratello rimane ancora in piedi, nonostante le burrascose critiche e il sospettato scandalo della finzione. È probabile che si tratti di una vera e propria farsa, oppure realmente i nostri concorrenti lottano per accaparrarsi faticosamente i tanto ambiti duecentocinquanta milioni? Ma è altrettanto improbabile che tali discorsi possano interessare la gente, che da casa non aspetta altro che gustarsi le intriganti storie d’amore e i bisticci, e immedesimarsi in quei personaggi per i quali addirittura si può provare qualcosa. Ridicoli…

Ma perché ci piace tanto entrare nella vita degli altri? Forse perché siamo stanchi della nostra e dei soliti vip che "se la tirano". È comunque probabile che i concorrenti di questo fantomatico gioco prendano la stessa loro strada: vedi il caso della prima eliminata, Francesca, che è diventata una grande eroina di guerra con tanto di fan che la chiamano per nome e fanno finta di venerarla. Può anche darsi che il Grande Fratello non sia altro che un trampolino di lancio televisivo stile "Non è la Rai", che prossimamente lancerà nuovi volti televisivi sui nostri schermi...

Ma mentre noi ci poniamo questa domande, la vita dentro la casa continua indisturbata, lontano da ogni tipo di vita reale diversa dalla loro, come in un mondo a parte, quasi parallelo, e chi vive al suo interno deve continuamente far fronte alla diversità della razza umana e sottostare alla legge del più forte: perché, a quanto pare, chi l’avrà vinta sarà quello che non si lascerà sopraffare dalla debolezza…un po’ come succede nella vita di tutti i giorni.

Così la nostra televisione è portata lentamente allo sfascio e alla degenerazione... ma non bastava "Carramba che fortuna"?

Daniela

 

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