Cocktail anno IX n. 1

IMPREVISTI AMICI DI VIAGGIO

Siamo partiti all’alba del 4 Agosto, ma nonostante l’ora ( le 7:45!) eravamo contenti, la tanto attesa partenza era arrivata!

Sono stata l’ultima ad arrivare all’aeroporto, un check-in veloce e presto sull’aereo. Le facce conosciute erano tante, ma chissà quali sarebbero stati i miei veri compagni di viaggio. Ma al momento ciò non importava, reduce dalla bellissima esperienza del Canada ero veramente felice di essere là.

Abbiamo viaggiato per l’intera mattinata, all’arrivo a Dublino eravamo davvero stanchi e l’idea di riavere i nostri bagagli e di poterci fare una doccia ci teneva ancora in piedi; ma all’aeroporto ci aspettava una brutta sorpresa: i bagagli erano stati smarriti! Per tre quarti d’ora siamo rimasti davanti al rullo del ritiro bagagli nella speranza di ritrovare le valigie, ma niente da fare, i bagagli non c’erano! Ci siamo fatti forza e forse un po’ sfiduciati abbiamo raggiunto Dun-Laoghaire, il famoso quartiere residenziale. Quasi come profughi siamo stati smistati e indirizzati ognuno nella propria futura "Irish Family".

Ero veramente abbattuta per la perdita delle valigie e l’ultima cosa che mi ci voleva era una cattiva sistemazione, ma qualcuno deve aver ascoltato le mie preghiere: casa e famiglia erano stupende!

Siamo andati a dormire stanchi e sporchi (almeno io, qualcuno poi ha trovato qualche valigia). Per la mattina era previsto l’inizio della Summer School.

L’edificio non si presentava nel migliore dei modi, i suoi alunni ancora meno e le regole dell’istituto non erano di nostro gradimento, mi sono sentita come in un collegio; ma che mi piacesse o no, la vacanza era iniziata e io dovevo darmi da fare per viverla nel migliore dei modi, uno strano presentimento mi faceva stare tranquilla, mi diceva che mi sarei divertita.

Da questo momento in poi tutto è migliorato, le giornate trascorrevano veloci e divertenti l’una dopo l’altra; certo, qualche altro disagio c’è stato, ma non mi sono mai lasciata prendere dallo sconforto che invece gli altri hanno conservato dal primo giorno.

La continua ricerca di un pub, il temperamento un po’ forte degli irlandesi, la distanza dal city-centre, non hanno rappresentato un disagio per me, ma anzi, ho cercato di viverli come un divertimento.

Perciò posso dire che l’Irlanda è stata, per me, una bella ed importante esperienza, diversa da quella canadese ma altrettanto singolare.

Adelina

 

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