Cocktail anno IX n. 2

Sport Time

s ' istrumpa

S'Istrumpa è certamente una forma di combattimento molto antica, probabilmente uno degli sport più antichi dell'umanità. Questa lotta si è tramandata per millenni, di generazione in generazione.

S'Istrumpa ha conservato nel tempo le sue regole e le sue tecniche anche per il fatto che le popolazioni che la praticavano (soprattutto legate al mondo agro-pastorale) sono state poco permeabili agli influssi delle culture esterne. Veniva praticata in tutta la Sardegna e con regole abbastanza similim a manu, a hinthu, hinthu pò inthu, hinthu parthiu. Tutti questi modi di dire, a seconda del comune, significano sempre lottare a pari condizioni. Venivano però utilizzate diverse prese tutte efficaci e praticate: presa a polso, presa sulle dita, presa a polso e cintura, presa alla cintura dietro la schiena, presa alla cintura con una mano dietro ed una davanti, presa alla cintura avanti. Tutti questi stili utilizzavano grosso modo le stesse tecniche di trazione, spinta, proiezione, tecniche di gamba. Molti studiosi hanno accomunato a S'Istrumpa un'altra forma di lotta caduta ormai in disuso pressoché in tutta la Sardegna, "Sas Francas" o "a brazzos". Si tratta però di una lotta completamente diversa. Consiste nell'afferrarsi al bavero della giacca o sugli omeri, avendo cura di porre un braccio sopra quello di un avversario per non avvantaggiarlo. Il combattimento consiste nel mettere a terra l'avversario con spinte e trazioni in tutte le direzioni ricorrendo a tutte le tecniche di gamba. Si differenzia soprattutto per la mancanza di contatto col corpo, oltre che per la presa. Le doti richieste sono la destrezza, la velocità d'esecuzione, l'equilibrio. 

In genere non si disputavano dei veri tornei, ma incontri estemporanei, dove spesso l'abile piccoletto abbatteva il gigante. Era quasi un saluto, la prima forma di contatto, dopo la stretta di mano i contendenti si afferravano per il bavero e via a "gherrare a francas" per poi passare dopo qualche atterramento a "gherrare a s'istrumpa". Anche questa lotta si interrompeva non appena uno dei due contendenti cadeva a terra. Come si può notare, anche questa lotta non è cruenta. In passato le occasioni di competizione erano molteplici: feste campestri, tosature, vendemmie, trebbiatura, visita di leva. I pastori, soprattutto quando custodivano il bestiame in terreni comunali, trovandosi in gran numero, trascorrevano le ore libere cimentandosi nella lotta. Il campo preferito era l'aia che, oltre ad essere un piazzale pianeggiante, spesso era reso soffice dalla paglia o dall'erba, ma andava bene anche il prato e talvolta si combatteva anche nella piazza dei centri abitati.

Sicuramente i tornei di una volta assumevano una valenza che andava oltre il significato che oggi gli viene attribuito, anche se importante e polivalente. Gli uomini misuravano la loro forza e la propria abilità al fine di stabilire delle gerarchie di valore sia all'interno del proprio gruppo, sia del comune, sia fra comuni. S'Istrumpa assumeva talvolta la funzione di gioco, di passatempo; le veniva riconosciuta anche una valenza educativa, grazie al corpo a corpo, alle prove fatte dai bambini sotto il vigile controllo dei padri e degli anziani.

Fino agli anni Sessanta i tornei più carichi di significato si svolgevano in occasione delle feste campestri e delle visite di leva, quando i giovani più forti e meglio addestrati di diversi centri si cimentavano nella lotta per tenere alto il prestigio del proprio comune. Nell'ambito della Barbagia di Ollolai i paesi che si contendevano la vittoria erano quasi sempre Ollolai ed Ovodda. Ma negli ultimi decenni la pratica di questa antica lotta andò scemando di anno in anno. A partire dal 1964 le visite di leva non venivano più effettuate nei piccoli centri, ma a Cagliari. I futuri militari trovavano altri modi per divertirsi ed intrattenersi tra loro e l'ondata di modernismo fece passare nel dimenticatoio tradizioni e vecchie usanze.

Nel 1985 un gruppo di appassionati estimatori di sport e tradizioni popolari decise, dopo un'attenta indagine presso gli anziani dei paesi limitrofi, di organizzare il primo torneo di questa antica lotta e ne emerse il seguente quadro: non esistevano regole scritte, non erano contemplate categorie di peso né tempi di combattimento, talvolta lottavano senza sosta finché uno dei due contendenti o tutti e due non si arrendevano per stanchezza. La vittoria veniva assegnata con due atterramenti su tre o tre su cinque. Fu indispensabile istituire la categoria di peso e le riprese onde evitare che atleti di 50 kg si cimentassero con colossi di oltre 100 kg.

L'iniziativa ebbe un notevole successo e il gruppo di appassionati, incoraggiato dal pubblico, dalla stampa e dai partecipanti, al quinto anno organizzò il primo campionato regionale con la partecipazione di atleti provenienti da numerosi centri della Sardegna.

Nel 1994 fu costituita la Federazione S'Istrumpa e nel 1995 entra a far parte della Federazione Internazionale di Lotte Celtiche. Nell'aprile dello stesso anno la Federazione S'Istrumpa partecipa per la prima volta ai campionati europei svoltisi in Bretagna nello stile Back Hold (uno stile quasi identico alla nostra istrumpa) conseguendo un buon successo (tre medaglie d'argento e una di bronzo su cinque concorrenti).

Sulla lotta sarda esistono pochi documenti e poche ricerche sono state fatte. È stato rinvenuto un bronzetto di età nuragica che raffigura due lottatori, ma sembra una forzatura identificarli come istrumpadores, in quanto un lottatore cerca di immobilizzare l'avversario a terra tenendolo per le braccia, mentre S'Istrumpa non prevede questa tecnica.

Un grande studioso di lingua sarda analizza il significato del termine istrumpa e ne deduce la derivazione da istrumpare o strumpare che significa buttare a terra rumorosamente.

S'Istrumpa ha certamente origini remote e questo lo fa supporre la semplicità e la schematicità delle tecniche utilizzate. Questo tipo di lotta è estremamente interessante per l'originalità e l'apparente semplicità dei movimenti e delle tecniche, anche se richiede particolari doti di destrezza e di sinergia muscolare. I requisiti fondamentali non sono la forza grezza, come si è portati a pensare, ma prontezza di riflessi, abilità nell'utilizzare le proprie forze e soprattutto nel cogliere la debolezza dell'avversario.

Questa disciplina è particolarmente apprezzabile per la non violenza. Grazie al corpo a corpo si esorcizza, infatti, tutta l'aggressività e la rivalità che si accumula nei concorrenti prima della gara. Non trascurabile è l'aspetto che la lotta si interrompe quando uno dei due lottatori cade al suolo, evitando così l'incattivirsi dello scontro.

Il regolamento stilato prevede tre classi di età: senior (18 - 50 anni); junior (15 - 18 anni); esordienti (fino a 14 anni). Prevede inoltre cinque categorie di peso: fino a 62 kg, 62-68 kg, 68-74 kg, 74-81 Kg, oltre 81 kg. La durata del combattimento è di tre riprese di tre minuti ciascuna con un minuto di intervallo.

Il modo di combattere è straordinariamente simile allo stile Back Hold con alcune differenze: la presa avviene a polso o sulle dita (nello stile B.H. la presa avviene solo sulle dita), non è considerato atterramento mollare la presa o mettere le ginocchia a terra (nello stile B.H. mollare la presa o mettere le ginocchia a terra è considerato atterramento).

Durante i campionati europei svoltisi a Carhaix si è potuto notare la quasi omogeneità delle tecniche usate dai lottatori scozzesi, mentre i bretoni hanno utilizzato una tecnica di "gamba attorcigliata" da noi sconosciuta. Sino a pochi anni fa c'era la convinzione che quello sardo fosse l'unico popolo a praticare S'Istrumpa e nessuno poteva immaginare che i popoli celtici fossero dei bravi istrumpadores. Ci si può chiedere se in età remota, questi popoli hanno avuto contatti così assidui da permettere a questa lotta di diffondersi in maniera così estesa.

Prof. Piergiorgio Fadda

 

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