Cocktail anno IX numero 4

Zona Asfalto

Incominciamo con un saluto ai fedeli lettori di Cocktail e di Zona Asfalto, che questa volta vi proporrà due articoli: uno più che altro nozionistico su uno dei gruppi più attivi nella scena hip-hop italiana, gli Assalti Frontali; invece Lepus risponderà a una domanda che molte volte rimbomba nelle nostre menti: il rispetto è un concetto astratto?

ASSALTI FRONTALI

Sicuramente gli Assalti Frontali sono uno dei gruppi rap più longevi in Italia. Nel 1990 esce "Batti il tuo tempo" del gruppo Onda Rossa Posse, un disco autoprodotto che nasce da trasmissioni a Radio Onda Rossa e dal movimento "della pantera" che nel 1990 occupò tutte le università d'Italia. Vende diecimila copie. Nel 1991 nasce Assalti Frontali, dalle ceneri delle Onda Rossa Posse. Nello stesso anno produce "Baghdad 1.9.9.1." e vende tremila copie. Nel 1992 esce il primo LP degli Assalti, "Terra di nessuno", e nello stesso anno partecipa a un concerto al Forte Prenestino davanti a diecimila persone e a un concerto davanti al carcere di Rebibbia, dando l'assalto al palco di Universi Posse allo stadio Olimpico. Nel 1993 esce "Sud", una canzone per un film di Gabriele Salvatores dall'omonimo titolo. Partecipa e produce un cd-compilation, che accompagna l'uscita del libro "Camminando sotto il cielo di notte". Durante il ballottaggio Fini-Rutelli partecipa ad un concerto contro Fini al centro sociale Villaggio Globale. Nel 1994 fonda un'etichetta e produce i dischi di Lou-x, Brutopop e South Posse. Realizza un film con la regia di Sergio Bianchi, Manolo Luppichini e Nanni Balestrini, che si intitola "Batti il tuo tempo" e che racconta la sua storia e la storia del rap in Italia. Nel 1995 Assalti costruisce uno studio di registrazione al Forte Prenestino, in vista della preparazione del prossimo disco. Nel 1996 esce "Conflitto", il loro secondo LP. Nel 1997 esce il libro di Militant A, "Storie di Assalti Frontali", in cui si fa un resoconto dell'esperienza vissuta. Il libro, distribuito dalla Castelvecchi, esaurisce le copie in due mesi. Nel 1998 Assalti Frontali firma un contratto con la BMG per tre dischi. Nel 1999 esce "Banditi", terzo LP, prodotto completamente da Ice One. 

Nel 2000 Assalti torna in tour d'estate con i 99Posse. Con la regia dei Manetti Bros, gli Assalti Frontali hanno realizzato una trilogia di video che include tre brani dell'ultimo LP, "Banditi", "Notte d'acqua" e "Zero Tolleranza". Questi tre video sono stati realizzati come un vero e proprio cortometraggio. Il progetto viene commentato così da Militant A: «Abbiamo provato ad invertire i ruoli: "Banditi", dove l'eccesso di zelo di uomini in divisa può spegnere una vita umana; "Notte d' acqua", dove proprio l'isolamento consente di ritrovare il Tempo Perduto; "Zero Tolleranza" (ma di chi stavolta?) dove anche un bue paziente può rompere il cerchi del suo solco». Il cortometraggio inizia con una storia di violenza metropolitana, partendo da un appartamento di periferia dove irrompe la polizia. Il secondo episodio è girato interamente nel carcere di Rebibbia a Roma. Il terzo viene ben descritto dalle parole di Militant A: «E un'altra storia inizia dove quella finisce. Il cerchio tramuta in spirale. E non c'è paura di galera a trattenerla».

E ora vi lascio alle parole della Brigada A.F, che esprime così "La Provocazione": «Noi, Brigada A.F., lanciamo provocazioni e va bene così. Se non proprio un mestiere, è perlomeno un dovere, qualcosa di cui pensiamo di non poter fare a meno. E scegliamo la notte, vestita di fuochi, sopra una periferia uguale a tante altre. Scegliamo storie banali, per uomini e donne ai margini del vivere sociale, spesso guardati con sospetto dalla gente a bordo dell'auto che ti affianca, sempre guardati con sospetto dai poliziotti. E incontriamo lungo la strada altre persone, talvolta assurde, forse frutto delle nostre stesse paranoie, sempre diverse e sempre uguali nel loro genere. E viviamo eternamente stretti al pensiero della cattività, come a un rito a cui diamo prima o poi un appuntamento. Ma non basta a farci cambiare il lato della strada su cui camminare. Temiamo le nostre paure più di ogni punizione... I tre video sono la nostra risposta alla recente campagna d'opinione montata al grido "Legge e Ordine". Stavolta colpiamo agli occhi. Non è un caso. Proprio quando gli illusionisti mediatici, "padroni" dell'etere, vogliono stupirci con effetti speciali, puntando cannoni catodici dritto al cuore del popolo dello Share di prima serata, Assalti irrompe da sentieri inattesi, attacca le posizioni del nemico, colpisce il vuoto con il pieno. E niente è più vuoto del tanto invocato "Metodo Giuliani". Troppo amaro da poter digerire senza risvegliare incubi. Da qui siamo partiti per raccontare cosa c'è dall'altra parte dello specchio. Oppure, se preferite, qual è il rovescio della medaglia. Qual è il prezzo per una democrazia blindata, tutta fucili e uniformi. Per fare più sicure le vetrine. E molto meno tutto il resto. Noi ci abbiamo provato a guardare le cose da un altro punto di vista. Certo, anche in modo politicamente scorretto. E non solo per antica consuetudine. Talvolta serve anche quello. Per non scivolare nel fatalismo di "Così va il mondo!"».

Insomma, per concludere, penso che abbiate capito come gli Assalti Frontali concepiscano la realtà dalla società odierna, e qual era il loro intento con la realizzazione di questi tre video, «tre bravi viaggi immaginari per non generare mostri nel sonno della ragione. Per non dilagare il nulla».

Scepa/Sas Klan produzioni 2001

 

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