Cocktail anno IX numero 4

BAGLIORI NEL BUIO a cura della Redazione

 

Domenica 25 marzo 2001 si è svolta a Cagliari, presso la cittadella dei musei, la manifestazione “Bambini al museo”, una giornata interamente dedicata agli scolari delle scuole elementari con lo scopo di avvicinarli, seppur in maniera giocosa, alle proprie origini, ovvero bronzetti, nuraghi e tombe dei giganti. Ma andiamo con ordine e ripercorriamo la settimana che ha preceduto la manifestazione e la giornata di domenica.

La nostra scuola, dopo i superlativi (e tengo a sottolineare superlativi) precedenti di monumenti aperti, è stata designata come partner della sovrintendenza per portare a compimento il progetto.

I giorni precedenti la manifestazione sono stati, per così dire, movimentati. Durante uno dei due sopralluoghi effettuati al museo archeologico nazionale sono state mosse nei confronti della nostra scuola accuse di indisciplina, con tanto di minaccia della sovrintendenza di spedire una lettera di richiamo per la scorrettezza degli studenti. È necessario chiarire che le accuse erano naturalmente del tutto infondate. Quindi dopo una settimana travagliata e carica di tensione è giunta finalmente domenica 25, il giorno della manifestazione.

Dalle ore 8.00 alle ore 14.00, per quanto riguarda il turno mattutino, e dalle ore 14.00 alle ore 20.00, per quanto riguarda il turno pomeridiano, abbiamo affiancato gli archeologi nel condurre gli scolari lungo il percorso della visita, anche se in più di un’occasione abbiamo gestito da soli i gruppi dei piccoli visitatori. Per rendere divertente e giocoso l’approccio alla “nostra” archeologia, la visita è stata ideata sotto forma di indagine; infatti è stato inscenato un furto: è stato trafugato il bronzetto “La madre dell’ucciso”. I bambini, o meglio investigatori, muniti di stelletta e tesserino da detective, armati di quaderno/dossier, lente di ingrandimento, colla e…..tanta curiosità si sono adoperati nel risolvere il giallo, al termine del quale, come di rito hanno redatto il rapporto alla centrale. Inutile dire che i mini-detectives hanno accolto con grande entusiasmo, con grande gioia e con gran divertimento l’iniziativa e noi, guide, abbiamo sostenuto e accompagnato l’entusiasmo di questi bambini, soddisfatti per il raggiungimento dell’obiettivo di questa giornata: avvicinare i bambini mediante il gioco alle proprie origini.

È stata, d’altra parte, un’iniziativa simpatica e positiva anche per noi, in quanto è stato un momento di incontro e di socializzazione. Purtroppo, nonostante l’atmosfera serena e gioiosa, è apparsa qualche nube portando un’ombra: durante la manifestazione ci sono state incomprensioni, per usare un eufemismo, tra noi studenti e gli organizzatori (per rimanere nell’anonimato). Alcuni studenti, me incluso, non sono rimasti soddisfatti del trattamento riservato loro, ritenuto alquanto ingrato. Infatti dopo aver accompagnato e affiancato per un’intera giornata gli organizzatori, questi ultimi si sono rivelati poco riconoscenti muovendo delle critiche nei nostri confronti che, in tutta sincerità, non era assolutamente il caso di fare.

Comunque sia, la manifestazione ha ottenuto un grande successo, basti pensare che solo durante il turno della mattina si sono sfiorate le 1000 presenze. È doveroso quindi ringraziare i 41 studenti che hanno aderito all’iniziativa, i professori che ci hanno accompagnato e naturalmente la Scuola che ha permesso tutto ciò e che ancora una volta ci ha messo nelle condizioni di non tradire le attese.

Alberto Cambus

(W l’armadillo)

 

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