Cocktail anno IX numero 4

Caro Cocktail...

LA POSTA DEI LETTORI

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“Buon giorno” disse il piccolo principe.

“Buon giorno” disse il mercante.

Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete…

Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva più il bisogno di bere.

“Perché vendi questa roba?” disse il piccolo principe.

“E’ una grossa economia di tempo,” disse il mercante.”Gli esperti hanno fatto i calcoli. 

Si risparmiano cinquantatré minuti alla settimana.”

“E che cosa se ne fa di questi cinquantatrè minuti?”

“Se ne fa quel che si vuole…”

“Io,” disse il piccolo principe, “se avessi cinquantatrè minuti da spendere, 

camminerei adagio adagio verso una fontana…”

ANTOINE DE SAINT EXUPERY (Il piccolo principe)

 

Lunghe ore di sonnolenza non valgono dieci minuti

di sonno vero. Così è della solitudine con Te.

Ore di quasi solitudine sono per l’anima un riposo minore

che un tuffo istantaneo nella Tua presenza.

 

MADELEINE DELBREL

(La gioia di credere)

 

 

Il nostro tempo

 

Adesso sera.

Se ripenso al momento in cui

Stamani,

quando il cielo era chiaro

mi sono alzata

dal letto,

mi accorgo

che è passata

un’infinità di tempo:

in questa giornata

ho ascoltato le prof,

ho fatto i compiti,

ho suonato il pianoforte,

ma adesso

è tutto finito,

quello che è stato è stato

non c’è più niente ora

che io debba fare,

Adesso

posso riposarmi.

 

 

La farfalla si stupì molto (…). 

Gli uomini erano degli esseri bizzarri, camminavano velocemente e spesso si guardavano il polso aumentando subito dopo il passo, in una continua lotta contro il tempo (…). 

La farfalla ebbe l’impressione che gli uomini fossero dei frenetici burattini e il tempo il loro burattinaio. 

In ognuno di quegli strani esseri rivedeva se stessa da prigioniera.

Ora, però, lei era libera e doveva vivere la sua libertà. Così, nella speranza che anche gli esseri umani potessero vivere pienamente la loro vita apprezzandone le meraviglie, volò via in cerca del suo bosco.

 

 

Martedì 14 Marzo, verso le ore 8, io e alcuni miei compagni, in I Scientifico, stavamo intorno alla cattedra e sfogliando il registro di classe ammiravamo le nostre meravigliose note!

E oltre alla note ammiravamo anche la artistiche firme dei nostri prof; ad un certo punto, l'occhio di Michele Porcu è caduto sulla firma del prof. Mario Deiana. Michele, senza mettersi alcun problema, ha esclamato: 

«Guardate la firma di Deiana. Sembra proprio quella di un bambino delle elementari!».

Allora uno di noi, voltandosi verso Michele, gli ha detto: «Stai zitto che Deiana potrebbe essere in corridoio...». 

Ad un tratto sentiamo una voce che dice: «No, ragazzi, sono qui!».

Tutti noi ci siamo girati e c'era prof. Deiana che sorrideva! Infatti si era introdotto nella nostra classe molto silenziosamente senza che nessuno se ne accorgesse e aveva sentito tutti i nostri commenti, soprattutto quello di Michele, che alla visione del prof è diventato verde (e non solo!), mentre noi ci spaccavamo dalle risate alle sue spalle (specialmente io!). Morale della "gaffe": vi conviene guardarvi intorno prima di fare strani commenti sui prof, perché potrebbero spuntare da un momento all'altro...

 

Luna

 

 

Il servo non ha cuore, il servo non ha sangue, il servo non ha membra, il servo è puro spirito. 

Il servo non è mai morto, anche se l’avessi di fronte non riusciresti a vederlo, perché la sua essenza è puro amore. 

Chi non conosce amore non può riconoscerlo.

Il dubbio non esiste quando l’interesse è nullo, e in questo caso lo è. L’oscurità non ha mai voluto il servo, e il servo non vuole essa. Ti vendicherai di chi ti ha inculcato nella mente tali inutili e inconsistenti pensieri, e poiché, come dici, tutto tacerà, comincia tu col farlo.

 

VOCE

 

 

SAI CHE NON VI E’ FINE

 

Ti dico che non vi e’ fine, continua e vedrai che non mi sbaglio. Troppe avventure abbiamo affrontato insieme, ed ora non puoi non credermi, devi fidarti di me. Lascia che di nuovo il tuo corpo riprenda a volare, ma questa volta fallo accompagnare da qualcos’altro, decidi tu cosa, e vola verso la vita. Fa che il tuo sorriso abbia ancora tanto da dirci, non lasciarci senza, non siamo ancora pronti, ha ancora tanto da insegnarci. 

Cresciuto col sapore della vita sulle labbra, non puoi smettere di gustarlo proprio ora, e non puoi farmi un torto, non proprio ora che sto cominciando a vivere come ho sempre sognato.

Non so molto di che cosa si prova quando il mondo sembra non appartenerti piu’, o forse un giorno lo sapevo anch’io, ma l’ho gia’ scordato, e voglio che anche per te un giorno questo sia solamente un ricordo, un brutto ricordo, e che riesca a dimenticarlo per sempre. Non ho piu’ parole, non riesco a dire piu’ niente, non perche’ non abbia nulla in mente, ma perche’ avrei troppo da dirti e, alla fin fine, il messaggio sarebbe sempre lo stesso: non mollare, io sono con te.

 

Ambro

 

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