Cocktail n. 5 - anno IX

Giugno 2001

ZONA ASFALTO

Cari lettori, anche quest'anno siamo giunti alla fine dell'anno scolastico e, chi più chi meno, sentiamo il richiamo dell'estate che è alle porte. Sinceramente, per quanto mi riguarda, quest'anno a dispetto degli anni scorsi (e soprattutto di ciò che potrebbero pensare le persone che mi stanno vicino) non sento questo richiamo naturale, vivo questi attimi senza alcuna fretta o impazienza. Comunque ora è giunta l'ora di spingere l'hip-hop in questo giornalino e colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta il direttore Tenez per l'opportunità data a tutto il team di Zona Asfalto e per salutare la terza liceo classico (e anche la quinta scientifico) che quest'anno lasceranno la nostra scuola per approdare a ben più prestigiosi lidi.

 

LOOMIT

Loomit è un writer old school tedesco che ha portato lo stile a livello ennesimo, sviluppando uno stile così unico che partendo dal muro riesce a modificare le proporzioni. Proprio per questo è riconosciuto come uno dei più grandi writers al mondo.

Loomit nel 1983 era un ragazzo di campagna e proprio in quell'anno, influenzato dai racconti di un'amica di famiglia appena tornata da un viaggio-studio a New York, intraprende questo viaggio. Sua madre lo supportò dall'inizio garantendogli anche gli spray per poter dipingere. Un enorme container d'acqua fu la sua prima vittima, il giorno dopo era su tutti i giornali. "Wow", disse, "ecco quello che mi ci vuole per diventare famoso". Dopo qualche tempo si trasferisce a Monaco dove incomincia a frequentare gli altri writers, e nell'85/86 c'è la prima ondata di bombing sui treni che continua sino ad oggi. L'opinione pubblica fu colpita positivamente e di lì a poco ottennero la prima "Hall of Hame" in un mercato, e ogni fine settimana c'erano circa 7.000 persone ad ammirare i pezzi. Loomit tiene a precisare che le cose in Germania non sono come a New York, e capita di viaggiare spesso e di dipingere con tante persone diverse. Per quanto riguarda l'argomento "Illegale o legale", Loomit risponde che oramai per lui non è più importante far girare il suo nome sui treni. Ha subito cinque processi ma nonostante questo non ha mai desistito dalla sua opera.

Ora arriviamo alla parte più interessante di quest'articolo: lo stile. La rottura avviene attorno al 1996. Dopo dodici anni di "carriera" aveva bisogno di un cambiamento. Era affascinato da Delta e Daim che conobbe prima che diventasse famoso. Loro non usavano le outlines e avevano un modo speciale di usare luci e ombre e questo colpì Loomit. Ci provò anche lui su un muro, e ci riuscì; entrò nella terza dimensione. Cercò di far sembrare il muro più profondo per dare l'impressione che non fosse un muro ma una finestra su un altro mondo. Come Daim, nemmeno lui usa le outlines ma preferisce una tecnica più realistica: utilizza il bianco e il nero e poi mischia tutto con dei colori che non coprono. Per lui sono importanti le lettere e il poterle vedere da un'altra angolazione. Cerca di costruire scene attorno al pezzo. È una persona che vive nel presente, non nel passato e nel futuro. Per lui il futuro è il prossimo pezzo, o il pensare come sarà il suo stile nel futuro. Nella sua testa ci sono sempre le idee sui suoi lavori e se le porta dietro ovunque. Sostiene che le nuove generazioni sono incredibili. Ora è giunto il momento dei saluti, un augurio di buone vacanze a tutti.

I love my ladybug

Son Scepa

 

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