Quando
si è pensato di farne una simpatica gara sono stati coinvolti non soltanto i
bambini, che le guidavano, ma anche i più grandi, che si sono cimentati nel
costruirle e, come vedremo, in alcuni casi questi "veicoli" si sono molto
evoluti.
Le "carrozze" sono da sempre state uno dei maggiori divertimenti dei ragazzi collepetrani. Queste, originariamente, erano molto spartane, costituite da un telaio in legno al quale venivano applicati come ruote dei cuscinetti a sfera e per girare si usavano i piedi, con i quali si faceva ruotare l'asse anteriore dando direzionalità al mezzo, come da disegno. Naturalmente queste sono prive di qualsiasi tipo di propulsione, quindi possono andare solo in discesa.
Quando
si è pensato di farne una simpatica gara sono stati coinvolti non soltanto i
bambini, che le guidavano, ma anche i più grandi, che si sono cimentati nel
costruirle e, come vedremo, in alcuni casi questi "veicoli" si sono molto
evoluti.
Nell'agosto del 2003 è stata chiusa via Roma ,lungo la quale si è ricavato il "circuito" per la competizione, delimitato da tanto di "ballette" e pneumatici come in un vero slalom. La gente è intervenuta numerosa ed entusiasta per l'appuntamento che ha riscosso grandi simpatie. L'auspicio è che tale iniziativa si ripeta negli anni, coinvolgendo magari anche altri paesi per allargare la competizione.
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Come dicevo, con la partecipazione dei più grandi, le "carrozze" si sono evolute, come nel caso della foto sopra. Le ruote, nel caso specifico, non sono più cuscinetti ma ruote in gomma con camera d'aria, il telaio è in alluminio, la scocca in vetroresina e non si gira più con i piedi ma con un vero volante.
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