IL SISTEMA DI ALLEVAMENTO                   ALL’APERTO,
CON ALIMENTAZIONE VEGETALE


                                                                           

Il sistema di allevamento a ciclo biologico completo, pur essendo di più complessa realizzazione,risulta essere il più diffuso: esso rappresenta nel panorama italiano, la percentuale del 97% degli impianti di elicicoltura.
In Italia l’elicicoltura si attua esclusivamente su libero terreno e all’aperto, senza coperture o l’uso di protezione, in quanto l’attività diventa produttiva ed economica solamente se impostata con costi relativamente limitati e controllati.
Questo metodo consiste nell’introdurre, in appositi recinti, chiocciole destinate ad accoppiarsi e a moltiplicarsi. La vendita del prodotto è costituita quindi non già dalle chiocciole immesse, come succede con il sistema incompleto, ma da quelle che nascono dalle chiocciole fattrici e si sviluppano nel periodo di ingrasso.
La scelta dell’allevamento all’aperto, sul terreno, è stata determinante nell’impostazione e nello sviluppo di questa attività, e si è notevolmente differenziata dall’impostazione dell’elicicoltura negli altri paesi europei come la Francia e la Spagna.Fin dai primi esperimenti, gli italiani hanno considerato improponibile un allevamento di chiocciole in condizioni che non fossero quelle naturali proprie e ciò in relazione alla assoluta semplicità dell’anatomia e fisiologia del mollusco ed alla lentezza del ciclo di vita. La chiocciola, infatti, mantenuta ed allevata in condizioni artificiali (in serra,contenitori od ambienti al chiuso) si accoppia,depone le uova,e può anche diventare adulta,ma necessita di un continuo lavoro per la sua pulizia,per l’eliminazione delle deiezioni,per l’apporto di alimenti dall’esterno e per l’irrigazione artificiale. Inoltre il prodotto che cresce al coperto,senza la luce del sole,ha carne con bassa consistenza che alla cottura perde una alta percentuale di peso.