Comitato per la Difesa dei Referendum Elettorali e del Collegio Uninominale |
Doppio turno
truccato alla Sartori-Passigli Il Sartorellum (pdl di
iniziativa popolare Passigli-Di Pietro) prevede: Il che equivale a dire che: 1) al secondo turno, possono essere ammessi fino a sei/sette candidati per collegio; 2) il mantenimento del candidato in competizione sarà deciso NON DAGLI ELETTORI, ma dalle segreterie di partito; le due coalizioni maggiori saranno in balia di tutti i partiti al di sopra del 7% nelle diverse aree geografiche; 3) i partiti che, al
secondo turno, manterranno candidati in non piú del 5%
dei collegi (29), potranno: 4) se soltanto una lista corrisponde ai requisiti di cui al punto 4), questa si aggiudica la metà dei recuperi; l'altra metà andrà alla coalizione vincente (saranno quindi recuperati sia i migliori che i PEGGIORI PERDENTI); se invece nessuna lista accede al recupero proporzionale, tutti i seggi andranno ai migliori e peggiori perdenti della sola coalizione vincente nei collegi; Infatti, ogni partito ulteriore rispetto alle due prime coalizioni, potrà mantenere candidati in 29 collegi, senza dover rinunciare a concorrere al recupero proporzionale. La lega nord, presumibilmente, nei suoi collegi migliori delle circoscrizioni Lombardia 2, Veneto 1 e 2, potrà costringere i due poli a delle competizioni triangolari, e spuntarla; essendo tali collegi piú di 29, non avrà difficoltà a rinunciare al recupero proporzionale. In altri 29 collegi, Rifondazione comunista potrà fare lo stesso. E poi, c'è il PPI, l'UDR, e non solo. Insomma, in molti collegi, al secondo turno, ci sarebbero competizioni tri-quadrangolari. Inoltre, il trucco di ammettere al recupero soltanto chi resti in 29 collegi sa un po' troppo di circostanza: in democrazia, le maggioranze cambiano, e le leggi elettorali non dovrebbero adattarsi agli equilibri politici del momento. Peraltro, il partito che vincesse nella metà più uno dei collegi (ma non almeno nel 56%) al secondo turno sarebbe matematicamente certo di non avere la maggioranza dei seggi, in quanto: 630 seggi : maggioranza
316 (equivalente al 55,74% dei collegi) Se invece soltanto una coalizione riempisse le condizioni per la distribuzione proporzionale dei 63 seggi restanti, la metà andrebbe ad essa (32 o 33?) e l'altra alla coalizione vincente (32 o 33?): 284+33=317. Il sistema potrebbe quindi funzionare senza rischi per la coalizione vincente nella metà più uno dei collegi SOLTANTO se al recupero proporzionale fosse ammesso un solo partito o coalizione. Milano, 16 giugno 1998-5
febbraio 1999 |