Coordinamento dei Comitati di Roma Nord

Via Cassia 1809/A tel. 0661565142- fax 0623316920
e-mail cittadiniattivi@libero.it

 
 

Comunicati Stampa 2003

22-01 Le attuali dichiarazioni del Ministro dell'Ambiente smentiscono ...
27-01 Il silenzio e il disgusto di Dio ..
02-01 Elettrosmog / a Roma Nord il gestore attacca di notte
22-02 Elettrosmog: la verità sui nuovi limiti esaltati dal ministro Matteoli.
28-02 Radio Vaticana e lo stato Italiano " Il Gatto e la Volpe"
07-03 L´Organizzazione Mondiale della Sanità e la Commissione Europea concordi sulla necessità di applicare il Principio di Precauzione
11-03 Comune di Roma decide di opporsi al decreto Gasparri
28-03 Circa 16 milioni di euro da destinare ai 19 Municipi ancora nelle casse del Campidoglio
09-04 La Cassazione annulla la sentenza di primo grado su Radio Vaticana
13-05 Roma/ legge 180 e celebrazioni
30-05 Punito l'abusivismo dei gestori della telefonia mobile a Roma Nord
29-09 Energia Elettrica E Black Out / Strane Coincidenze
04-10 Fondazione "Dopo di noi"
10-10 Ex Manicomio S.Maria della Pieta'
23-10 Non si procede piu' contro ignoti
09-11 La prima vera udienza del processo penale per “getto pericoloso di cose”
15-11 Ci eravamo illusi e ne prendiamo atto ......
17-12 II decreti incostituzionali del ministro Gasparri e non solo

 

 

22-01 "ALCUNI GIORNALISTI HANNO POTUTO VERIFICARE LE EMISSIONI FUORILEGGE DI RADIO VATICANA RILEVATE DALLE NOSTRE CENTRALINE. LE ATTUALI DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DELL'AMBIENTE SMENTISCONO LE PRECEDENTI CONTRADDITTORIE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI": I COMITATI DI ROMA NORD DECISI A RILANCIARE NUOVE INIZIATIVE QUALUNQUE SIA IL VERDETTO DELLA CORTE DI CASSAZIONE.


ALLA VIGILIA DEL PRONUNCIAMENTO DELLA SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE IL MINISTRO DELL’AMBIENTE MATTEOLI AFFERMA DI AVER FATTO INSTALLARE 3 CENTRALINE FISSE DI MONITORAGGIO NEL TERRITORIO INTORNO AGLI IMPIANTI RADIOFONICI DELLA SANTA SEDE.


EPPURE, DUE CENTRALINE ERANO STATE INSPIEGABILMENTE RIMOSSE DA QUELLO STESSO TERRITORIO ALL’INIZIO DELLA SCORSA ESTATE (IN VIA BRACCIANENSE 635 E IN VIA SENIO 25).


CIRCA UN MESE FA IL MINISTRO DEGLI ESTERI FRATTINI SI ERA AFFRETTATO A DICHIARARE CHE LE EMISSIONI DELLA RADIO RISPETTAVANO I LIMITI DI LEGGE E, ALLO STESSO TEMPO, CONTRADDICENDOSI CLAMOROSAMENTE, AFFERMAVA CHE SI STAVANO INDIVIDUANDO I SITI IN CUI PORRE LE CENTRALINE FISSE DI CONTROLLO 24 ORE SU 24.


MA, ALLORA, IN BASE A QUALI RILEVAMENTI IL MINISTRO POTEVA DICHIARARE CHE L'EMITTENTE ERA IN REGOLA CON LA LEGGE ITALIANA SE IN QUEGLI STESSI GIORNI ALCUNI GIORNALISTI AVEVANO POTUTO VERIFICARE L'ESATTO CONTRARIO GRAZIE ALLE CENTRALINE, IDENTICHE A QUELLE MINISTERIALI, GESTITE DAL COORDINAMENTO?


INOLTRE, FUNZIONARI DELL’ANPA (MINISTERO DELL’AMBIENTE) DICHIARAVANO DAVANTI AGLI STESSI GIORNALISTI CHE LE GRANDI ANTENNE ROTANTI NON ERANO PIU' IN FUNZIONE, COSI’ COME RICHIESTO DAGLI ACCORDI BILATERALI ITALIA-SANTA SEDE, MENTRE OLTRE UN ANNO E MEZZO DI REGISTRAZIONI VIDEO DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD, CONSEGNATE AL SINDACO DI ROMA E ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA, DIMOSTRANO IL CONTRARIO.


LO STRANO BUGIARDO ATTIVISMO MINISTERIALE DI QUESTI GIORNI CI INDUCE A PENSARE CHE NEGLI AMBIENTI ALTI SIA GIA' STATO SCRITTO TUTTO E CHE SI STA PREPARANDO UN INTRUGLIO SEDATIVO POST-SENTENZA PER LE FAMIGLIE E PER I COMITATI DEI CITTADINI DI ROMA NORD.

--> Indice

 


Il silenzio e il disgusto di Dio ..

DAVANTI ALLA CORTE DI CASSAZIONE, PRIMA SEZIONE PENALE, NON SI PRESENTANO I DIFENSORI DELL'EMITTENTE VATICANA E L'UDIENZA SLITTA. "A ROMA NORD IL DIRITTO ALLA SALUTE E' SOTTO SEQUESTRO. L'ASSENZA DEGLI IMPUTATI E DEI LORO DIFENSORI PER DIFETTO DI NOTIFICA NON CI MERAVIGLIA" . INTANTO IERI SERA ALLE 21.00 LE EMISSIONI HANNO TOCCATO I 15,37 VOLT/METRO.

LA COMPOSTEZZA DEI COMITATI E DELLE FAMIGLIE DI FRONTE A CIO' E' SUCCESSO SI ALLINEA CON IL "SILENZIO DI DIO" DI CUI HA PARLATO IL PONTEFICE.

Oltre due volte e mezzo il limite di legge italiana (15,37 V/m): è questa la rilevazione effettuata ieri sera dalla centralina di monitoraggio permanente installata dal Coordinamento dei Comitati di Roma Nord nella zona di S. Maria di Galeria.

"Continuiamo a rilevare queste emissioni elettromagnetiche fuorilegge mentre le Istituzioni preposte ci dicono che è tutto nella norma"

"Ci siamo costituiti parte civile davanti al Tribunale di Roma per tutelare il diritto alla Salute dei cittadini ma ci hanno detto che esiste un difetto di Giurisdizione" .

Ci siamo presentati oggi in Cassazione con i nostri avvocati e ci hanno detto che esiste un difetto nelle notifiche;

Abbiamo fatto riferimento alle indagini epidemiologiche e perizie svolte nell'area circostante Radio Vaticana da ricercatori di livello internazionale ma il Ministro Sirchia e il Consiglio superiore si Sanità hanno deciso di "bocciarle".

Di fronte a queste circostanze ci vengono in mente le parole del Pontefice di circa un mese fa che rappresentavano il disgusto di Dio e il suo Silenzio di fronte alle ingiustizie, alle guerre e alla devastazioni ambientali.

Ci allineiamo anche noi a questo Silenzio !

--> Indice

 

 


02-02 Elettrosmog / a Roma Nord il gestore attacca di notte

IL GESTORE DI TELEFONIA MOBILE E' ARRIVATO DI NOTTE ALL'INTERNO DELL'OLGIATA, A NORD DI ROMA, ACCANTO A RADIO VATICANA, PIAZZANDO UNA STAZIONE RADIO BASE MONTATA SU UN CARRELLO IN UN'AREA VERDE PRIVATA NON EDIFICABILE.

LA MATTINA DOPO I CITTADINI SI SONO ACCORTI DI AVERE DI FRONTE A CASA UN TRALICCIO ALTO 20 METRI E SI SONO MOBILITATI CON RACCOLTE DI FIRME ED ESPOSTI ALLE AUTORITA'.

UN CITTADINO AFFETTO DA LINFOMA SPORGE DENUNCIA AI CARABINIERI PERCHE' SENTE ANCOR DI PIU' IN PERICOLO LA PROPRIA VITA.

Qualche giorno fa la ditta installatrice di una stazione radio base Umts della TIM è entrata di notte all'interno del comprensorio residenziale dell'Olgiata, un'area posta a ridosso degli impianti della Radio Vaticana. E' stato montato tutto in poche ore. La mattina dopo gli inquilini di un complesso di case di un ente previdenziale si sono trovati di fronte alle finestre un traliccio alto 20 metri piazzato sopra un carrello.

Nei giorni precedenti era stata aperta un strada e sbancata un'area verde non edificabile appartenente ad un imprenditore residente nel comprensorio che aveva messo a disposizione della TIM quel terreno.

L'impianto montato su carrello aggira così l'ostacolo dell'inedificabilità di quell'area verde concordata con il Comune di Roma?

Poco tempo prima quello stesso imprenditore aveva messo a disposizione un altro terreno per un parco giochi a poche centinaia di metri dalla nuova stazione Umts e nel bel mezzo delle radiazioni vaticane.

Un cittadino che abita di fronte alla nuova stazione radio base, affetto da linfoma, ha vissuto in passato all'interno del centro trasmissioni della Marina Militare della Storta; da tempo vive a centinaia di metri dalle antenne della Radio Vaticana. Adesso che sa cosa può aver originato il suo dramma e sentendo ancor più minacciata la propria vita, presenta una denuncia ai Carabinieri.

I cittadini che vivono di fronte alla nuova stazione radio base, alla luce dei risultati della Perizia della Procura della Repubblica di Roma che ha stabilito un nesso di causalità fra l'esposizione a campi elettromagnetici a radiofrequenza e il verificarsi di leucemie negli adulti e nell'infanzia nell'area limitrofa alla Radio Vaticana, hanno inviato esposti al Comune di Roma, all'Azienda Sanitaria Locale Roma E, all'ARPA Lazio e al XX Municipio, chiedendo la verifica della compatibilità sanitaria e ambientale di quella nuova sorgente di campi elettromagnetici con quel territorio.

--> Indice

 

22-02 Elettrosmog: la verità sui nuovi limiti esaltati dal ministro Matteoli.

I NUOVI LIMITI DECISI IERI DAL MINISTERO DELL'AMBIENTE PER L'ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AI CAMPI MAGNETICI GENERATI DAI TRALICCI E DALLE CABINE DI TRASFORMAZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA NON HANNO ALCUN FONDAMENTO SCIENTIFICO, NON PROTEGGONO I BAMBINI DAL RISCHIO DOPPIO DI CONTRARRE LA LEUCEMIA E FANNO SOLTANTO GLI INTERESSI DELL'ENEL CHE IN TAL MODO EVITERA' QUALSIASI OPERA DI RISANAMENTO DEI SUOI IMPIANTI PIU' A RISCHIO.

LA DEROGA PER I LASTRICI SOLARI DAL LIMITE DI 6 VOLT/METRO PER L'ESPOSIZIONE DELLA POPOLAZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI GENERATI DALLE ANTENNE DELLA TELEFONIA MOBILE E DAI RIPETITORI RADIOFONICI E RADIOTELEVISIVI DETERMINERA' UN INVEROSIMILE AUMENTO DEL FONDO ELETTROMAGNETICO URBANO, COMPLETANDO COSI' IL LORO ESPROPRIO, GIA' INIZIATO COL DECRETO GASPARRI, AI DANNI DEI LEGITTIMI PROPRIETARI PER CONSEGNARLI DEFINITIVAMENTE NELLE MANI DEI GESTORI DELLA TELEFONIA MOBILE.

1. Nonostante la ricerca epidemiologica mondiale e l'Associazione Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Organizzazione Mondiale della Sanità) siano concordi sull'esistenza di un rischio doppio di leucemia infantile per l'esposizione ai campi magnetici generati da tralicci e cabine dell'energia elettrica superiori a 0.4 microTesla (rif.: British Journal of Cancer, settembre 2000, e comunicato stampa IARC del 27 giugno 2001 in www.iarc.fr) ed altri recenti studi epidemiologici hanno accertato che esiste un rischio di aborto da 2.9 a 5.7 volte più elevato per esposizioni a campi magnetici superiori a 1.6 microTesla (rif.: Epidemiology, gennaio 2002), il Ministero dell'Ambiente, di concerto col Ministero della Salute, emana un decreto che dispone un valore di 10 microTesla per gli impianti esistenti e di 3 microTesla per i nuovi, entrambi pertanto privi di fondamento scientifico e che non salvaguardano la popolazione dai provati effetti a lungo termine, ma che consentono all'Enel di evitare il risanamento degli impianti più a rischio.

2. Allo stesso tempo, per le antenne della telefonia mobile e per i ripetitori radiofonici e radiotelevisivi viene introdotta una pericolosa deroga: per i lastrici solari non varrà più il limite di 6 Volt/metro, bensì di 20 V/m nel caso della telefonia mobile e dei ripetitori radiofonici in onde corte e radiotelevisivi, di 60 Volt/metro per i ripetitori radiofonici in onde medie, e di 40 Volt/metro per i ponti radio. Ciò significa che verrà sensibilmente incrementato il livello di esposizione della popolazione al campo elettromagnetico di fondo a radiofrequenza, sanerà d'ufficio i lastrici solari di Roma Nord inquinati dalla Radio Vaticana, consentendole di incrementare le proprie emissioni, e permetterà ai gestori della telefonia mobile di completare l'esproprio dei stessi lastrici solari già messo in atto con il vergognoso Decreto Gasparri che, all'art. 11, denominato "Limitazioni legali alla proprietà privata", stabilisce che "L'operatore di telecomunicazioni incaricato del servizio può agire direttamente in giudizio per far cessare eventuali impedimenti e turbative al passaggio ed alla installazione delle infrastrutture." .

3. La strategia è chiara: il Ministero dell'Ambiente, di concerto con quelli della Salute e delle Comunicazioni, istituisce commissioni unilaterali di esperti che propongono limiti molto meno rigidi in ottemperanza a linee guida europee ormai da rivedere profondamente, per poi arrivare a pericolose soluzioni prive di validità scientifica ma rispondenti soltanto agli interessi di lobbies economiche.

--> Indice

 

 

28-02 Radio Vaticana e lo stato Italiano " Il Gatto e la Volpe"

ECCO COME RADIO VATICANA AGGIRA IL MONITORAGGIO DEL MINISTERO DELL´AMBIENTE CHE STA SOLO SPERPERANDO IL DENARO PUBBLICO.

PER APPARIRE IN REGOLA CON I LIMITI DI LEGGE L´EMITTENTE RADIOFONICA DELLA SANTA SEDE HA ASTUTAMENTE RUOTATO UNA DELLE ANTENNE AD ONDE CORTE EVITANDO DI IRRADIARE LA CENTRALINA DI CONTROLLO INSTALLATA IN VIA BRACCIANENSE 635.

L'INTENSITA' FUORILEGGE DELLE ONDE E' ADESSO DIRETTA VERSO LE ABITAZIONI DI ALTRI IGNARI CITTADINI DEL TERRITORIO.

"CARI MINISTRI, INTERROMPETE QUESTA FARSA!"

La sensibile riduzione dei livelli misurati 24 ore su 24 nelle ultime due settimane da una delle centraline del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord installata lungo la via Braccianense aveva fatto insospettire i tecnici del Coordinamento.

Le supposizioni del Coordinamento su un possibile stratagemma messo in atto dalla Radio Vaticana per eludere il controllo delle emissioni dell´antenna rotante ad onde corte posta lungo la via Braccianense sono state confermate. Infatti, in via Braccianense 635 è installata una delle 4 centraline dell´APAT (ex ANPA).

Questo sito è noto da tempo alla Radio Vaticana perché è stato oggetto di molteplici misurazioni effettuate dai tecnici del Ministero dell´Ambiente insieme ai tecnici vaticani, in quanto esso era fortemente irradiato dalle emissioni di quell´antenna.

Il Coordinamento ha potuto constatare che adesso quell´antenna rotante non viene più rivolta verso quel sito, rendendo del tutto inutili le rilevazioni della centralina ministeriale. Adesso l´antenna è puntata in una direzione fissa totalmente diversa violando i limiti di legge in altre abitazioni.

Il Coordinamento chiede ai Ministri dell'Ambiente e della Salute: "Interrompete questa ignobile farsa nel rispetto dell'Intelligenza e della Salute dei cittadini italiani".

"E´ possibile che i tecnici del Ministero dell´Ambiente non sappiano della nuova operatività di quell´antenna ad onde corte? Perché quella centralina viene lasciata in quel sito "sanato" dall´emittente vaticana e non viene invece posta nella nuova area irradiata dall´antenna? Forse perché i nostri Ministri ancora una volta dovranno dirci che ci sono le prove che la Radio Vaticana sta assolutamente rispettando la normativa italiana? Ma questa conclusione è contro i principi della Fisica: la Radio Vaticana non può effettuare il servizio radiofonico intercontinentale per il quale è stata progettata e allo stesso tempo essere compatibile con il territorio di Roma nord!".

--> Indice

 

 

07-03 L´Organizzazione Mondiale della Sanità e la Commissione Europea concordi sulla necessità di applicare il Principio di Precauzione

L´Organizzazione Mondiale della Sanità e la Commissione Europea concordi sulla necessità di applicare il Principio di Precauzione per proteggere la popolazione dall´esposizione ai Campi Elettromagnetici. Viene così clamorosamente smentito il Comitato scientifico del Ministero dell´Ambiente che chiedeva la modifica della Legge Quadro che si basa invece su tale fondamentale Principio.

La necessità di adottare il Principio di Precauzione per proteggere la popolazione dalle esposizioni ai campi elettromagnetici a bassa e ad alta frequenza è la principale conclusione del Convegno tra Organizzazione Mondiale della Sanità e Commissione Europea svoltosi in Lussemburgo dal 24 al 26 febbraio scorsi.

Il Principio di Precauzione, sancito dall´Unione Europea fin dalla sua costituzione (Trattato di Roma), viene univocamente definito "come un concetto di gestione del rischio (risk management) che fornisce un approccio flessibile per identificare e gestire possibili conseguenze negative sulla salute umana anche quando non è stato stabilito che l´attività o l´esposizione costituiscano un pericolo per la salute".

Nel loro Rapporto conclusivo l´OMS e la Commissione Europea stabiliscono che il Principio di Precauzione "dovrebbe essere invocato quando vi è una buona ragione, basata sull´evidenza empirica o su una plausibile ipotesi di causa, per credere che potrebbero determinarsi effetti negativi sulle persone, anche se la probabilità del danno è remota; e quando una scientifica valutazione delle conseguenze e delle probabilità rivela un´incertezza tale che non sia ancora possibile stabilire il rischio con sufficiente confidenza per informare chi deve prendere le decisioni."

Ed il Rapporto continua affermando che: "Nel contesto dei campi elettromagnetici vi è sufficiente evidenza per invocare il Principio di Precauzione sia per i campi elettromagnetici a frequenze estremamente basse (ELF) che per quelli a radiofrequenze (RF). Questa conclusione è basata su vari fattori:

- la classificazione fatta nel 2001 dall´Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dei
campi magnetici a frequenza estremamente bassa (ELF) come possibili cancerogeni basata sugli
studi sulla leucemia infantile,

- i livelli di radiazione comparabili degli attuali telefoni cellulari con le linee guida internazionali,

- la disponibilità di alcune opzioni a basso costo per la riduzione dell´esposizione."

Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord: "Queste fondamentali conclusioni devono far riflettere le nostre Autorità sanitarie ed ambientali che hanno recentemente stabilito un limite di esposizione ai campi magnetici generati dagli elettrodotti e dalle cabine di trasformazione dell´energia elettrica fino a 25 volte più elevato del valore per il quale è stato dimostrato scientificamente un raddoppio del rischio di leucemia infantile (comunicato stampa IARC del 27 giugno 2001) e che ha innalzato da 3 a 10 volte il limite di esposizione ai campi elettromagnetici a radiofrequenza (emittenti radiofoniche e radiotelevisive, antenne della telefonia mobile, ponti radio) nel caso dei lastrici solari."

"L´aspetto più inquietante della vicenda italiana - continua il Coordinamento - è che uno dei firmatari internazionali del rapporto OMS-Commissione Europea, il dott. Michael Repacholi, responsabile del Progetto Internazionale sui CEM dell´OMS, è stato uno dei 5 componenti del Comitato scientifico internazionale istituito dal Ministro Matteoli (di cui facevano parte anche i proff. Regge, Cognetti, Falciasecca e Doll) che a novembre scorso ha emesso un documento finale senza tenere assolutamente conto della necessità di adottare il Principio di Precauzione per i Campi Elettromagnetici e criticando aspramente la Legge Quadro 36/01 per la protezione dall´esposizione ai CEM che ad esso, invece, fortemente si ispira."

--> Indice

 

 

11-03 Comune di Roma decide di opporsi al decreto Gasparri

ELETTROSMOG / DOPO LA RICHIESTA DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD IL COMUNE DI ROMA DECIDE DI OPPORSI AL DECRETO GASPARRI

QUALCHE MINUTO FA LA SEGRETARIA PARTICOLARE DEL SINDACO DI ROMA CI HA INFORMATI DIRETTAMENTE CHE L'ON. WALTER VELTRONI, SENTITO IL CONSIGLIERE PER GLI AFFARI GIURIDICI
DOTT. MESCHINO, HA DATO DISPOSIZIONI URGENTI PER LA COSTITUZIONE DEL CAMPIDOGLIO DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE CONTRO IL DECRETO GASPARRI, AD ADIUVANDUM DELLE SETTE REGIONI, DEL COMUNE DI VERCELLI E DEL TAR DELLA PUGLIA CHE AVEVANO PRESENTATO RICORSO ALLA SUPREMA CORTE DOPO L'ENTRATA IN VIGORE, IL 14/9/02, DI QUELLA NORMATIVA CHE FACILITA FORTEMENTE ED INDISCRIMINATAMENTE L'INSTALLAZIONE DELLE ANTENNE PER LA TELEFONIA MOBILE, METTE A RISCHIO LA SALUTE DEI CITTADINI CON L'ABOLIZIONE DELLA VALUTAZIONE D'IMPATTO AMBIENTALE, PREGIUDICA IL DIRITTO ALLA PROPRIETA' PRIVATA CONSENTENDO AI GESTORI DI RICORRERE DIRETTAMENTE CONTRO I CONDOMINI CHE SI OPPONGONO ALLE INSTALLAZIONI DELLE ANTENNE SUI LORO LASTRICI SOLARI ED ANNULLA I POTERI DELLE AUTONOMIE LOCALI SANCITI DALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E DA DIVERSE SENTENZE DELLA STESSA CORTE COSTITUZIONALE, OLTRE CHE DA VARIE ORDINANZE DEL CONSIGLIO DI STATO.

CI ASPETTIAMO CHE ALTRI COMUNI ITALIANI, GRANDI E PICCOLI, SEGUANO L'ESEMPIO DEL COMUNE DI ROMA IN QUESTA GRANDE BATTAGLIA DI CIVILTA' CHE HA COME UNICO SCOPO LA DIFESA DEI DIRITTI PRIMARI SANCITI DALLA NOSTRA CARTA COSTITUZIONALE.

RICORDIAMO CHE IL RICORSO VERRA' DISCUSSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE IL PROSSIMO 25 MARZO, DALLE ORE 9:00.

IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD SARA' PRESENTE IN PIAZZA DEL QUIRINALE 41, DAVANTI ALL'INGRESSO DELLA SEDE DELL'ALTA CORTE.

--> Indice

 

28-03 Circa 16 milioni di euro da destinare ai 19 Municipi ancora nelle casse del Campidoglio

CIRCA 16 MILIONI DI EURO DA DESTINARE AI 19 MUNICIPI ANCORA NELLE CASSE DEL CAMPIDOGLIO.

SU 127 PROGETTI PRESENTATI NEI PIANI SOCIALI MUNICIPALI SOLO UNA PICCOLA PARTE SONO STATI AVVIATI E FINANZIATI.

IL RISCHIO : LA PERDITA DEFINITIVA DI FINANZIAMENTI PER I MUNICIPI E LA GESTIONE CENTRALIZZATA DELLE RISORSE A SCOPI ELETTORALISTICI.

IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD: “A TUTTE LE FORZE POLITICHE SPETTA VIGILARE SULLA TRASPARENZA E DARE IMPULSO ALLA PARTECIPAZIONE EFFETTIVA DEI CITTADINI”.

La legge 328/2000 doveva essere la prima grande vera Riforma del Welfare dai tempi di Crispi. Forse poteva essere anche un’occasione per sperimentare una forma di Bilancio Partecipativo decentrato al quale il Sindaco Veltroni si è dimostrato così sensibile da istituire una delega ad hoc.

A Roma tutto è partito nel 2001 in pompa magna con una grande adunata presso la Sala Congressi di via dei Frentani e con l’annuncio dell’innovativo Piano Regolatore Sociale che doveva attivare una grande partecipazione civica di cittadini, associazioni, reti informali e cooperative del Terzo Settore.

Arrancando, i Consigli Municipali da quasi un anno hanno approvato e presentato al Comune di Roma i nuovi progetti e servizi discussi, più o meno, nei Piani Sociali di Zona al fine di ottenere dalla Regione Lazio i relativi finanziamenti.

Ma la maggior parte dei 127 progetti non decolla pur avendo avuto il relativo finanziamento dalla Regione Lazio già pervenuto nelle Casse del Campidoglio.

Per incompetenza? Per mala amministrazione? Per distonie politiche con i municipi gestiti dal centro-destra?

Fatto sta che circa 16 milioni di euro si trovano fermi e non ancora spesi.

Visto il lungo tempo passivamente trascorso tutto rischia di rappresentare una vera e propria beffa per tutti quei cittadini che hanno partecipato ai Piani di Zona e contribuito attivamente alla ideazione di nuovi servizi finalizzati ai bisogni e alle esigenze del territorio municipale. “Ci auguriamo – dichiarano i rappresentanti del Coordinamento- che le risorse siano destinate effettivamente ai Municipi e ai progetti approvati e che tutto sia fatto alla luce del sole attivando la partecipazione effettiva di cittadini, famiglie e associazioni come prevede la legge”.


--> Indice

09-04 La Cassazione annulla la sentenza di primo grado su Radio Vaticana

SI TORNA IN TRIBUNALE!: CON LA SENTENZA DELLA CORTE DI CASSAZIONE SI RIACCENDE LA SPERANZA DEI CITTADINI PER LA SALVAGUARDIA DEL DIRITTO COSTITUZIONALE ALLA SALUTE. ANCHE L'INCHIESTA PARALLELA PER OMICIDIO COLPOSO ANDRA' AVANTI.

DOMENICO CIARDULLI, SEGRETARIO DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD: "E' UNA SENTENZA IMPORTANTISSIMA, UN'OCCASIONE PER FA SCOPPIARE LE CONTRADDIZIONI DEL GOVERNO SUL TEMA DELL'ELETTROSMOG E SUL TAVOLO BILATERALE ITALIA-SANTA SEDE".

Non usa mezzi termini il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord: " Questa sentenza farà uscire allo scoperto il Governo e le istituzioni che sono stati latitanti sulla richiesta di tutela dei cittadini. Hanno saputo solo gestire accordi e istituire Commissioni senza un'adeguata trasparenza e senza la partecipazione diretta e il coinvolgimento dei comitati cittadini."

Di fronte alle conclusioni affermative sul nesso onde-leucemia da parte di un Collegio autorevole di periti, tra i quali un membro dell'Istituto Superiore di Sanità, il Ministero della Salute e il Consiglio Superiore di Sanità hanno avuto una parte importante nell' "affondamento" di tutto quel lavoro epidemiologico commissionato dal Tribunale di Roma che adesso potrà tornare a galla con tutto il suo peso. La stessa cosa ha fatto anche la Regione Lazio con una Commissione tecnica presieduta da un graduato militare.

Mentre il Comune di Roma non ha ritenuto opportuno costituirsi parte civile nel processo.

"E ora anche tutto l'impianto legislativo di questo Governo sull'Elettrosmog rischia di saltare completamente" afferma Domenico Ciardulli, Segretario del Coordinamento dei Comitati di Roma Nord e aggiunge - "Credo che dovranno spiegare parecchie cose sia sul Tavolo bilaterale Italia-Santa Sede, sia sui lavori della Commissione preposta ai decreti attuativi della legge quadro nominata dal Ministro Matteoli. Ci auguriamo che tutti saranno chiamati a rispondere delle loro responsabilità dirette e istituzionali".

Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord ringrazia l'avv. Carlo Rienzi per l'efficace assistenza legale. Con il Suo intervento l'avv. Rienzi è ben riuscito a smontare giuridicamente, pezzo per pezzo, tutta la tesi difensiva di Radio vaticana e il fondamento del difetto di Giurisdizione alla base della sentenza che era stata emessa dal giudice monocratico Andrea Calabria.

--> Indice

 

13-05 Roma/ legge 180 e celebrazioni

"SUI SERVIZI PER LA SALUTE MENTALE OCCORRE FARE CHIAREZZA: L'IMPIEGO DI PERSONALE EDUCATIVO SENZA TITOLO PROFESSIONALE E LE INCHIESTE GIUDIZIARIE IN CORSO DIMOSTRANO CHE NON E' TUTTO ORO QUEL CHE LUCCICA"

NEL 25° ANNIVERSARIO DELLA LEGGE 180, IL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD ESPRIME SCETTICISMO SULLA CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE PROMOSSA DAL COMUNE DI ROMA.

In occasione del 25° anno dall’istituzione della Legge 180/78 non basta fare la campagna di sensibilizzazione e una cerimonia in Sala Rosi.

Occorre anche mettere mano alla luce del sole alle cose che non vanno:

1) Ad esempio la questione delle qualifiche e dei profili da impiegare neI servizi per disabili mentali e nei servizi domiciliari di socializzazione e rieducazione all'autonomia per l'handicap visto che in molti casi viene impiegato personale educativo senza titolo professionale adeguato.
2) Occorre sviluppare la tanto nota integrazione socio-sanitaria tra ASL e Comune che fatica a stabilizzarsi
3) Occorre inoltre fare chiarezza sullo stato e sulle autorizzazioni delle strutture residenziali che, in più di un caso, sono a rischio chiusura dopo l'intervento dei NAS.
I conseguenti avvisi di garanzia nei confronti di funzionari di una ASL e di dirigenti di cooperative, a prescindere da eventuali specifiche responsabilità, dimostrano che i problemi esistono e che le celebrazioni non bastano se questi problemi non vengono risolti.


--> Indice

 

 

30-05 Punito l'abusivismo dei gestori della telefonia mobile a Roma Nord

OGGI I VIGILI URBANI DEL XIX GRUPPO HANNO APPOSTO I SIGILLI AD UN IMPIANTO DELLA TELEFONIA MOBILE GSM INSTALLATO ABUSIVAMENTE NEI GIORNI SCORSI DALLA ERICSSON SULL'EDIFICIO DI VIA SPINEDA 4, A SELVA NERA, GRAZIE AD Una CORAGGIOSA ORDINANZA DI SEQUESTRO DEL CANTIERE EMESSA DALL'ASSESSORATO AI LAVORI PUBBLICI DEL XIX MUNICIPIO.

SU QUELLO STESSO EDIFICIO UN'ALTRA ANTENNA PER IL SERVIZIO UMTS ERA STATA BLOCCATA A MAGGIO DA UN'ORDINANZA DELL'UFFICIO ANTI ABUSIVISMO DEL COMUNE, MA A FINE LUGLIO IL TAR DEL LAZIO AVEVA ANNULLATO QUEL PROVVEDIMENTO CONSENTENDO, SEMPRE ALLA ERICSSON, IL COMPLETAMENTO DEI LAVORI MA NON L'ENTRATA IN ESERCIZIO.

INVECE, ANCHE QUEST'ULTIMO IMPIANTO E' ORMAI DA TEMPO IN FUNZIONE ED IRRADIA CITTADINI COLPITI DA GRAVI PATOLOGIE DEL SISTEMA IMMUNITARIO: NELL'INDIFFERENZA DELLE AUTORITA' SANITARE LOCALI E CENTRALI NONOSTANTE LE DIFFIDE DEL CODACONS, DEL COORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD E DEL COMITATO DI QUARTIERE DEI CITTADINI DI SELVA NERA.

Erano arrivati di soppiatto qualche giorno fa montando in soli due giorni un enorme impianto GSM sul tetto dell'edificio di via Spineda 4, a Selva Nera, Roma Nord. Per far prima avevano utilizzato la tecnica dei ROCCIATORI calandosi con funi per installare i cavi di alimentazione lungo la facciata dell'edificio, senza adottare alcuna norma di sicurezza prevista dalla legge (caschi protettivi, ecc.) e senza apporre il cartello con gli estremi dell'autorizzazione edilizia, i nomi dei responsabili e le norme sulla sicurezza del cantiere, proprio perché questo era abusivo.

E' INCONCEPIBILE L'ARROGANZA DI CHI RITIENE CHE I PROPRI GUADAGNI POSSANO ESSERE AL DI SOPRA DI OGNI LEGGE E DEL DIRITTO ALLA SALUTE DI CHI VIVE E LAVORA NEL QUARTIERE. I CITTADINI SONO COSTRETTI A VIVERE IN UN TERRITORIO, DA VIA REZZATO PASSANDO PER VIA SPINEDA E POI IN VIA DI SELVA NERA, CHE CONCENTRA UN NUMERO SPROPOSITATO DI ANTENNE, SENZA CONSIDERARE I DIVERSI IMPIANTI DI TRASMISSIONE RADIO ADIACENTI.

A tutto questo si aggiunge l'autorizzazione rilasciata dal Comune di Roma per la costruzione della FAMIGERATA TORRE MULTIGESTORE alta 40 metri che, secondo quanto determinato dal IX Dipartimento del Comune di Roma (prot. 33503), dovrebbe essere installata in via GAVERINA a qualche decina di metri di distanza dalle stesse abitazioni.

E' QUESTA UNA SEMPLICE DISTRAZIONE DEI NOSTRI AMMINISTRATORI COMUNALI O E' UNA LORO COLPEVOLE INDIFFERENZA VERSO I BISOGNI ED I PROBLEMI DEL QUARTIERE?

FACCIAMO APPELLO ALLA SENSIBILITA' DI TUTTI GLI ABITANTI DI SELVA NERA E DI SELVA CANDIDA PERCHE' FACCIANO SENTIRE LA LORO VOCE !!!

PER PROTESTARE CONTRO LA RECRUDESCENZA DI QUESTE INIZIATIVE A DANNO DELLA POPOLAZIONE DI SELVA NERA E DI SELVA CANDIDA, SARA' ORGANIZZATA NEI PROSSIMI GIORNI UNA FIACCOLATA CHE PASSERA' IN TUTTA LA ZONA !

--> Indice

29-09-03 Energia Elettrica E Black Out / Strane Coincidenze

IL MINISTRO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE ED ALTRI MINISTRI DELL'ATTUALE GOVERNO DOVREBBERO SPIEGARE LE STRANE COINCIDENZE ACCADUTE IN QUESTI ULTIMI MESI IN ITALIA IN CAMPO ENERGETICO: DALLO STILLICIDIO DI ANNUNCI DI POSSIBILI DISTACCHI DI ENERGIA ELETTRICA DEL GESTORE DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE IN UNA ESTATE CALDA COME NON ACCADEVA DA CENTINAIA DI ANNI, AD UN BLACK OUT NAZIONALE IN UN'ORA DI UN GIORNO E DI UNA STAGIONE IN CUI LA DOMANDA DI ENERGIA E' MINIMA.

Questo Governo, attraverso i suoi ministri dell'Ambiente e delle Attività Produttive, lo aveva fatto capire attraverso messaggi premonitori lanciati fin dai primi giorni del suo insediamento, come la pensasse in politica energetica: dalla necessità di costruire nuove centrali elettriche tradizionali, alla riapertura del discorso sul nucleare che era stato "chiuso" dagli italiani con un inequivocabile "no" referandario. Queste forti intenzioni trovano, ormai da due anni, un continuo appoggio in tribune giornalistiche orientate a senso unico ed alimentate da professori universitari orfani del fallito piano energetico nazionale basato sull'energia nucleare.

Oggi ci chiediamo come sia possibile che, a seguito della opposizione diffusa nel Paese alla costruzione di nuove centrali termoelettriche richieste dal ministro Marzano, che dovrebbero produrre circa 12.500 MegaWatt di potenza elettrica, sia stato fatto un ricorso continuo, durato per l'intera estate, alla necessità di possibili distacchi di energia a "macchia di leopardo", quando invece i picchi della richiesta energetica sono stati confrontabili con quelli riscontrati in giorni di altre stagioni ad elevata domanda, ma per i quali non si era creato nessun allarme.

Ci chiediamo come possa essere accettabile che in un Paese evoluto come il nostro ben il 30% per cento dell'energia richiesta nelle ore notturne (circa 6.000 MegaWatt) sia affidato a fonti estere di origine nucleare perché questa è meno costosa di altre (rif. dichiarazioni dell'Amministratore Delegato ENEL e del Presidente GRTN del 28/9/03), quando invece i Cittadini sono costretti a pagare una bolletta energetica sempre più salata perché, ci dicono, dovuta ad energia importata.

Ci chiediamo perché viene consentito dall'Authority dell'Energia e del Gas e dal GRTN che nelle ore notturne le centrali italiane non siano operative e quindi non in grado di far fronte ad una mancanza di potenza elettrica inferiore all'8% di quella teorica (77.000 MegaWatt) e circa pari al 12% di quella effettivamente disponibile (49.000 MegaWatt).

Ci chiediamo perché, a fronte di una capacità produttiva effettiva di circa 49.000 MegaWatt, l'intera Penisola è stata oscurata in una fascia oraria e in un giorno di una stagione in cui vengono mediamente richiesti circa 20.000 MegaWatt.

Ci chiediamo come possa essere accettabile, nell'asserita inderogabile necessità di incrementare la produzione di energia elettrica, che ben il 14% della potenzialità produttiva sia continuativamente indisponibile a causa di impianti in perenne manutenzione o fuori-servizio. Ma ciò che sconcerta maggiormente è che tale deficit produttivo è di poco inferiore alla percentuale di energia elettrica che importiamo dall'estero, che è pari a poco più del 16%.

Ci chiediamo come possa essere possibile che la Sicilia, che produce una buona fetta dell'energia elettrica del nostro Paese, sia stata penalizzata più di ogni altra regione dal black out di domenica notte.

Ci chiediamo come sia possibile che il Presidente del GRTN, che il 15 agosto scorso aveva dichiarato che la nostra rete di distribuzione ha 3 livelli di protezione e che, quindi, un black out come quello avvenuto a New York quel giorno, in Italia non sarebbe mai potuto accadere e che, comunque, il nostro sistema di protezione è in grado di ristabilire la normalità entro 2 o 3 secondi, stia ancora in quel posto di elevatissima responsabilità dopo l'episodio di domenica notte.

I nostri vicini francesi e svizzeri ce lo hanno detto chiaramente: il black out di domenica notte va ricercato nella mancanza di tempestività del gestore italiano della rete di trasporto nazionale di energia elettrica ad intervenire nei punti di interconnessione fra le reti estere e quella italiana.

Ci chiediamo su quali basi il Ministro Marzano abbia potuto assolutamente escludere il fatto doloso o l'errata gestione della cosa pubblica a distanza di poche ora dal black-out totale di domenica notte.

La nostra richiesta al Governo italiano è che l'indagine ministeriale appena istituita sia condotta in maniera "super partes", escludendo dalla commissione tecnica i rappresentanti dei produttori di energia elettrica e del GRTN, affinché si accertino in maniera trasparente i veri motivi e le responsabilità di quanto sta accadendo in questi ultimi mesi alla rete di trasporto nazionale, incluso il black out di domenica notte, e che verifichi sia l'effettiva necessità di nuove centrali di produzione di energia in Italia, sia l'attuale organizzazione ed efficienza della rete di distribuzione.

-> Indice

04-10-03 Fondazione "Dopo di noi"

Tra pochi giorni approderà nel Consiglio comunale di Roma la proposta di istituzione della Fondazione "Dopo di noi" concepita per dare una sicurezza e un futuro sereno alle persone disabili anche dopo la perdita dei loro cari.
E' una grossa opportunità per ogni singolo consigliere, al di là dell'appartenenza politica, di dare il proprio apporto personale alla bozza di Statuto. Sarà proprio il tipo di Statuto che il Consiglio comunale approverà a tracciare le sorti della Fondazione. Tutti vorremmo che questo grande Progetto della Fondazione "Dopo di noi" cambiasse profondamente la realtà romana, diventando un punto di riferimento, vero e concreto, per le famiglie e per le persone con disabilità.
Ma il raggiungimento di questo obiettivo dipenderà, a mio avviso, da quanta attenzione i consiglieri capitolini presteranno all'argomento "Statuto" quando arriverà in aula, evitando un'approvazione frettolosa e acritica.
Il rischio esiste e sarebbe illogico non vederlo: la grande portata economica della Fondazione, che vivrà di finanziamenti pubblici e privati, di lasciti e donazioni, potrebbe trasformarla in un grande carrozzone clientelare politico-partitico qualora non venissero fissate nello Statuto clausole di garanzia chiare e trasparenti su requisiti e modalità di elezione del Presidente e del Consiglio di amministrazione, sull'impiego delle risorse, sulle incompatibilità, sulle pari opportunità dei soggetti da tutelare.
Un altro importante elemento è l'investimento sulla ricerca e sull'acquisto di nuove strategie tecnologiche per l'integrazione dei disabili. La Fondazione non può limitarsi ad una mera gestione di patrimoni mobiliari e immobiliari garantendo solo assistenza domiciliare e alloggiativa ma deve contribuire ad una permanente evoluzione della qualità della vita delle persone svantaggiate.
Mi fermo a questi pochi esempi per rivolgere un appello a tutti i consiglieri comunali capitolini perchè dedichino all'intero Piano Regolatore Sociale (dalla Fondazione, alle Case di Riposo comunali, all'assistenza domiciliare, ai nomadi..) la massima attenzione dando ascolto, con apposite audizioni preliminari, anche a coloro che da anni lavorano quotidianamente nelle cooperative e associazioni No-Profit.

-> Indice

Ex Manicomio S.Maria della Pieta'

SODDISFAZIONE DEI COMITATI DI ROMA NORD: "ALL'INDOMANI DEL NOSTRO COMUNICATO STAMPA SUL S. MARIA DELLA PIETA', IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO HA DATO IL NULLA OSTA ALLA CONCESSIONE DI 4 PADIGLIONI COME NUOVA SEDE DEL MUNICIPIO XIX".

Si è probabilmente risolto un "problema" all'interno del centro-destra che probabilmente rischiava di generare tensione tra la Regione Lazio e il Municipio XIX.

Mancava infatti la parola risolutiva del Presidente Storace sul protocollo d'intesa tra Comune di Roma e ASL RME.

Per una "casuale" coincidenza, il pronunciamento del Presidente della Regione Lazio è arrivato ieri dopo che il Coordinamento dei Comitati Roma Nord aveva posto alcuni interrogativi sul destino dell'ex manicomio provinciale.

Soddisfazione dei Comitati Roma Nord i quali rilanciano: " A quando un vertice Storace-Veltroni per evitare la privatizzazione, per la salvaguardia architettonica ed ambientale e per un'acquisizione comunale degli spazi del S. Maria della Pietà ?"

Nel frattempo il Coordinamento comitati Roma Nord invita i cittadini a firmare la proposta di deliberazione popolare.


-> Indice

Non si procede piu' contro ignoti

"Siamo soddisfatti che la Procura
non procede più contro ignoti ma abbia iscritto i responsabili
di Radio Vaticana sul registro degli indagati". Così reagisce
il presidente dei Comitati Roma Nord, Raffaele Capone, alla
notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati con l'accusa
di omicidio colposo dei tre responsabili di Radio Vaticana,
padre Roberto Tucci, presidente del Comitati di gestione di
Radio vaticana, padre Pasquale Borromeo, direttore generale, e
Costantino Pacifici, della direzione tecnica.
"Una decisione scaturita dopo la sentenza della Cassazione
che aveva ritenuto giudicabile Radio Vaticana che non poteva
così godere dell'extraterritorialità", spiega il presidente
dei Comitati Roma Nord Raffaele Capone.
"Siamo soddisfatti - prosegue Capone- perché il nostro
obiettivo è sempre stato arrivare alla soluzione del problema,
dimostrando con documentazione e ricerche che il problema c'è e
che esiste un unico diretto responsabile, ovvero Radio
Vaticana". Il precedente procedimento, scaturito dai controlli
dell'Agenzia regionale per l'ambiente e che prevedeva l'accusa
di gettito di cose pericoloso di cose, si concluse il 19 febbraio del
2002 con un nulla di fatto: il giudice monocratico dichiarò i
vertici di Radio Vaticana non perseguibili. Poi arrivò la
sentenza della Corte di Cassazione e ora questo nuovo fascicolo
aperto dal pm Gianfranco Amendola che prevede due novità: un
reato più pesante, omicidio colposo, e non più un procedimento
contro ignoti ma tre nomi iscritti sul registro degli indagati.

-> Indice

 

 

09-12-03 La prima vera udienza del processo penale per “getto pericoloso di cose”

Si è svolta oggi presso il Tribunale di Roma la prima vera udienza del processo penale per “getto pericoloso di cose” contro i responsabili della Radio Vaticana, cardinale Roberto Tucci, padre Pasquale Borgomeo e ing. Costantino Pacifici, tutti assenti in aula ma rappresentati dai loro avvocati Melandri e Pacelli, ai quali si è aggiunto, nel corso dell’udienza, il prof. Franco Coppi.

Erano presenti, oltre ai Procuratori della Repubblica dott. Amendola e dott. Pesce, gli avvocati delle varie parti civili costituite dal Coordinamento dei Comitati di Roma Nord, dal Codacons, da un gruppo di cittadini di Cesano, dai VAS (Verdi, Ambiente e Società), da Cittadinanzattiva e da Legambiente.

L’avvocato Cristina Tabano, dell’ufficio legale nazione del Codacons, rappresentava sia il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord che il Codacons, per quest’ultimo facendo le veci del suo presidente prof. Carlo Rienzi.

Il giudice monocratico, dott.ssa Martone, ha acquisito agli atti una cospicua documentazione probatoria presentata dagli avvocati di alcune parti civili e dai legali della Radio Vaticana, nonché le liste delle parti offese indicate dalla Procura della Repubblica e dei testimoni indicati dalle parti civili e di quelli indicati dalla Radio Vaticana. Alcune delle parti civili si sono riservate di presentare altra documentazione probatoria. Le parti offese e i testimoni verranno ascoltati il 10 febbraio, il 19 febbraio e il 5 aprile 2004.

La Procura della Repubblica ha indicato in aula, fra i propri testi da ascoltare, il prof. Pietro Comba dell’Istituto Superiore di Sanità, che è stato uno dei redattori del rapporto di Consulenza Tecnica per la stessa Procura nell’ambito del secondo procedimento giudiziario in corso, ancora in fase istruttoria, contro gli stessi responsabili della Radio Vaticana, e che vede come principale capo d’imputazione quello per omicidio plurimo colposo.

Il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord si dichiara oggi soddisfatto per la definitiva apertura del dibattimento in Tribunale contro la Radio Vaticana e ritiene che il rafforzamento del collegio difensivo da parte dell’emittente della Santa Sede con l’immissione del celebre prof. Coppi, già difensore del senatore a vita Giulio Andreotti, stia a dimostrare l’insicurezza dell’emittente sulle proprie vicende giudiziarie, rinunciando addirittura all’apporto del prof. Gambino che aveva in precedenza rinforzato il team dei legali in occasione del dibattimento in Corte di Cassazione svoltosi il 9 aprile scorso.

In Cassazione avevamo assistito - continua il Coordinamento - alla prima sconfitta dell’emittente vaticana nei confronti del ricorso della Procura contro la sentenza del giudice monocratico, dott. Andrea Calabria, del Tribunale di Roma che, a dicembre del 2002, aveva deciso che non si poteva procedere contro la radio della Santa Sede per difetto di giurisdizione. Invece, in quel fatidico 9 Aprile - conclude il Coordinamento - la suprema Corte aveva deciso di rimandare gli atti al Tribunale di Roma per processare la Radio Vaticana.

-> Indice

 

I decreti incostituzionali del ministro Gasparri e non solo

IL CORDINAMENTO DEI COMITATI DI ROMA NORD CHIEDE LE DIMISSIONI DEL MINISTRO GASPARRI PER LA SUA CONTINUA RIPROPOSIZIONE DI NORME INCOSTITUZIONALI, CREANDO CONFUSIONE FRA I CITTADINI E LE ISTITUZIONI LOCALI, MA CONSENTENDO AI GESTORI UN NUMERO ABNORME DI INSTALLAZIONI DI ANTENNE DI TELEFONIA MOBILE CHE NON HA PARI NEL MONDO OCCIDENTALE, ASSICURANDO IL MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI ELETROMAGNETICHE AD UNA FONDAZIONE, LA “UGO BORDONI”, CONTROLLATA FINANZIARIAMENTE DAGLI STESSI GESTORI.

Il 14 settembre 2002 era entrato in vigore il D. L. n. 198/02, detto anche “Decreto Gasparri”, che permetteva di installare antenne per la telefonia mobile in deroga alle normative urbanistiche stabilite dagli Enti locali, concedendo ai gestori procedure eccessivamente semplificate basate sulla semplice dichiarazione di inizio delle attività (DIA) per la quasi totalità degli impianti, abrogando la necessità della Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA) stabilita da una precedente legge e confermata da sentenze del Consiglio di Stato e della Magistratura ordinaria, instaurando una norma di “limitazione legale alla proprietà privata” (è proprio questo il titolo dell’Art. 11 del decreto!), in contrasto anche con il Codice Civile, che permetteva ai gestori di denunciare direttamente chiunque si fosse opposto all’installazione delle antenne sui tetti di edifici privati. Quel decreto ha permesso a Tim, Omnitel, Wind e H3G di installare migliaia di ripetitori di telefonia mobile su tutto il territorio nazionale.

A fine settembre di quest’anno la Corte Costituzionale, a seguito del ricorso di ben sette Regioni, fra cui la Regione Lombardia, del TAR della Puglia, del Comune di Vercelli e, “ad adiuvandum”, di molti Comuni Italiani, fra cui il Comune di Roma, dichiarava, con la sentenza n. 303/03, INCOSTITUZIONALE quel decreto per “eccesso di delega” e perché in contrasto con le prerogative e le competenze degli Enti locali in materia urbanistica ed ambientale sancite da leggi dello Stato e da sentenze della stessa Corte emesse ne 1999 e nel 2002.

In precedenza, il 16 settembre scorso, era entrato in vigore il Decreto Legge n. 259/03 che riproponeva, con il “Codice delle Comunicazioni Elettroniche”, le predette norme sulla DIA, sulla esautorazione delle prerogative urbanistiche ed ambientali degli Enti locali, sulla limitazione della proprietà privata, mediante disposizioni IDENTICHE, anche nella formulazione verbale, a quelle del decreto 198/02 che sarebbe stato cancellato pochi giorni dopo dalla Corte Costituzionale. Il 5 novembre la Regione Toscana ha inoltrato ricorso di incostituzionalità contro questo “nuovo decreto Gasparri” alla stessa Corte Costituzionale.

Ma c’è di più. Il ministro delle Comunicazioni ha emanato un nuovo decreto legge, il n. 315/03, in vigore dal 19 novembre, attualmente all’esame della Camera per la conversione in legge già approvata dal Senato, che “salva” tutti procedimenti di autorizzazione iniziati in vigenza del decreto 198/02 bocciato dalla Corte Costituzionale e non conclusi prima della sentenza n. 303/03 della stessa Corte.

Tutto ciò anche in contrasto con l’art. 3, comma 1, lett. e) 4) del “Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” di cui al D. P. R. n. 380 del 6 giugno 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20 ottobre 2001, entrato in vigore l’1/07/2003, che ribadisce l’obbligatorietà della concessione edilizia, confermata da sentenze di Tribunali Amministrativi Regionali, per l’installazione di ripetitori per i servizi di telecomunicazioni, confermando in questo modo il potere regolamentare dei Comuni in materia di pianificazione urbanistica.

Il Ministro Gasparri, non ancora soddisfatto, ha incaricato la Fondazione Ugo Bordoni, controllata finanziariamente anche da Telecom, Tim, Omintel-Vodafone e Wind, oltre che da RAI, Albacom ed Edisontel, di controllare i livelli di campo elettromagnetico a radiofrequenza generato dalle antenne della telefonia mobile, oltre che dalle emittenti radiotelevisive e radiofoniche, su tutto il territorio italiano. Come dire, controllore e controllato in perfetta coincidenza. In altre parole, un’applicazione sul campo del conflitto di interessi.

ECCO I MOTIVI PER CUI IL MINISTRO GASPARRI DOVREBBE RASSEGNARE LE PROPRIE DIMISSIONI NELLE MANI DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA.

-> Indice

Ci eravamo illusi e ne prendiamo atto ...

Alla c. a. del presidente Leonardo Domenici - Sindaco di Firenze.
Alla c. a. del Comitato Operativo.
Alla c. a. del Presidente e dei Componenti del Consiglio Nazionale.

p. c.: agli organi di stampa.

Avevamo sperato che, sulla base del comunicato stampa del 15/12/03 pubblicato dalla Adn-Kronos e qui allegato, l'ANCI ci avesse ripensato sulla firma di un accordo con il Ministero delle Comunicazioni e con i gestori riguardante gli impianti radiotrasmittenti della telefonia mobile, anche a seguito:

1. della recente sentenza della Corte Costituzionale n. 303/03 che ha annullato, perchè incostituzionale, il decreto legge n. 198/02 del 4/9/02, noto come "decreto Gasparri",

2. della reiterazione, da parte dello stesso Ministero delle Comunicazioni, di quelle stesse norme incostituzionali nel "Codice delle Comunicazioni Elettroniche", varato con il decreto legge n. 259/03 del 1/8/03, entrato in vigore il 16 settembre scorso,

3. dell'azione dello stesso Ministero delle Comunicazioni che ha portato in discussione in Parlamento un ulteriore decreto, il 315/03, entrato in vigore il 19 novembre, per la sua conversione in legge, già approvata dal Senato ed attualmente all’esame della Camera, che “salva” tutti i procedimenti di autorizzazione iniziati in vigenza del decreto 198/02 bocciato dalla Corte Costituzionale e non conclusi prima della sentenza n. 303/03 della stessa Corte. Questo nuovo decreto richiama proprio le norme di quel "Codice" che sono state già dichiarate incostituzionali.

Ci eravamo illusi e ne prendiamo atto, considerando che l’ANCI ha smentito il comunicato stampa Adn-Kronos con una propria nota di ieri, qui allegata.

Disapproviamo fortemente l'operato dell'ANCI anche perchè non ha mai convocato nessuna delle Associazioni di tutela della salute, dell'ambiente e dei diritti dei Cittadini che da anni si battono su queste tematiche, fra cui la scrivente Associazione, e preannunciamo un ricorso contro tale accordo nelle sedi competenti.

Distinti saluti.

Coordinamento dei Comitati di Roma Nord.

----------------------------------------------
ELETTROSMOG:MERCOLEDI’ FIRMA PROTOCOLLO D’INTESA MINISTERO TELECOMUNICAZIONI-ANCI

Il Ministro delle Comunicazioni on. Maurizio Gasparri e il Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni di Italia, Sindaco di Firenze, Leonardo Domenici firmeranno domani, mercoledi’ 17 Dicembre, nella sede dell’Anci, il protocollo d’intesa sul tema della gestione dei campi elettromagnetici in Italia. Alla firma del protocollo presenzieranno anche gli Amministratori Delegati di TIM, Vodafone, Wind e 3: all’accordo quadro tra Ministero delle Comunicazioni e ANCI è infatti allegato, come parte integrante, un protocollo d’intesa “tipo” tra Comune e gestori.

(fonte: www.anci.it)
------------------------------------------------------------------------------------
ELETTROSMOG: RINVIATO ACCORDO TRA MINISTERO E COMUNI

Roma, 15 dic. - (Adnkronos) - La firma dell'accordo tra il ministero delle Comunicazioni e l'Anci, per la gestione dei campi elettromagnetici, e' stata rinviata. Lo rende noto in un comunicato la Fondazione Ugo Bordoni, a seguito di un precedente comunicato in cui si indicava mercoledi' 17 alle 14, presso la sede dell'Anci a Roma, l'appuntamento fissato per l'intesa.
(Rre/Pn/Adnkronos)
15-DIC-0316:35

-> Indice
   

 

Questo sito e aggiornato al 18/12/2003

Web design: B.b.S