Il Messia Gesù' figlio di Maria nelle tradizioni islamiche

I racconti sono stati raccolti in un libro intitolato: "Storie dei Profeti".

Non molto prima della Missione profetica di Muhàmmad(*) esistevano dei seguaci del monoteismo puro cristiano, cioè dell'Isiàm evangelico del Messia Gesù figlio di Maria. Questi seguaci aspettavano, come annunciato dal Messia (il Cristo), l'avvento del Profeta(*). Quando si resero conto che l'Apostolo di Allàh, annunciato dal Messia, era il Profeta Muhàmmad(*) entrarono nell'Islàm e raccontarono le loro tradizioni religiose riguardanti il Messia (il Cristo). Ka'b al-Akbar ha riferito:

Il  Messia Gesù figlio di Maria aveva incarnato roseo tendente al bianco, portava i capelli corti e non ungeva mai la sua testa. Il Messia Gesù figlio di Maria era solito camminare scalzo e non prese mai casa, ornamento, beni, vestiti o provviste tranne il necessario per le sue esigenze giornaliere. Dovunque il sole tramontava si fermava in preghiera fino all'alba. Egli curava il cieco dalla nascita, il lebbroso e resuscitava il morto, con il permesso di Allàh e diceva alla sua gente quello che essi mangiavano nelle loro case e ciò che mettevano da parte per il domani e camminava sulla superficie dell' acqua del mare.

 

La sua testa era scapigliata ed il suo viso era piccolo; fu un asceta in questo mondo, anelava ardentemente il mondo fu­turo e non si saziò mai d'adorare Allàh. Fu pellegrino sulla terra fin quando i Giudei complottarono per ucciderlo. Allora. Allàh lo fece salire al cielo; però Allàh è colui che meglio di chiunque altro conosce la verità dei fatti.

Malik figlio di Dinàr raccontò: II Messia Gesù, pace su di lui, passò con i suoi discepoli vicno alla carcassa di un cane morto. Uno dei discepoli disse: "Che fetore emana questo cane!" Allora egli disse: "Come sono bianchi i suoi denti!".

 

Diamo qui di seguito alcune tradizioni di cui non indichiamo la fonte, essendo ciò del tutto irrilevante. Disse il Messia Gesù figlio di Maria, pace su di lui: "Il mondo consiste di tre giorni: ieri, che è passato e di cui nulla ti resta in mano; il domani di cui non sai se ci arriverai o no e l'oggi, in cui ti trovi, perciò approfittane!". I discepoli chiesero al Messia: "Come è che tu puoi camminare sull'acqua e noi no ?" Allora Egli disse loro: "Che ne pensate del denaro e della dracma ?" Essi risposero: "Sono ricchezza !" Allora il Messia concluse: "Per me tra la ricchezza e il fango non c'è differenza". Quando chiedevano al Messia: "Come stai oggi?". Egli soleva rispondere: "Sono incapace di anticipare quel che desidero o di evitare quello che temo, legato dalle mie opere e con tutto il mio bene in mano altrui, non c'è uomo povero più povero di me".

"Il mondo è cercatore e ricercato, colui che cerca la vita futura questo mondo lo cerca fino a quando è completa la sua provvigione; mentre colui che cerca la vita presente, la vita futura cerca lui fino a quando la morte viene e lo prende per il collo."

Disse ancora: "Colui che cerca il mondo è come colui che il Messia Gesù figlio di Maria nelle tradizioni islamiche beve l'acqua del mare; più ne beve e più la sua sete aumenta, fino a quando lo uccide". Disse: "Per me il condimento è la fame, il mio abito è il timor di Allàh, il mio mantello è la lana, il mio fuoco d'inverno sono i raggi del sole, la mia lampada è la luna,il mio mezzo di trasporto è costituito dai miei piedi, il mio cibo e la mia frutta sono ciò che la terra produce spontaneamente. Di notte non ho nulla e di giorno non ho nulla, perciò non c'è nessuno sulla faccia della terra più ricco di me!" Disse: "Negli ultimi giorni ci saranno uomini istruiti che insegneranno nel mondo l'astinenza, ma loro non la praticheranno; insegneranno agli uomini a deliziarsi nella vita futura, ma loro non lo faranno e metteranno in guardia gli uomini dall' andare di fronte ai governanti, ma essi non se ne asterranno, essi si avvicineranno al ricco e si allontaneranno dal povero, saranno amabili con i grandi uomini ma eviteranno gli umili. Costoro sono fratelli dei diavoli e nemici del Misericordioso!". Si racconta che il Messia Gesù passò vicino a tre uomini i cui corpi erano emaciati e chiese: "Che cosa vi ha portato alla condizione che io vedo?" Risposero: "Iltimore del fuoco!". Egli disse: "E' dovere di Allàh dar sicurezza a colui che teme!". Andò avanti e incontrò altri tre uomini, pallidi ed emaciati. Chiese loro: "Che cosa vi ha portato nelle condizioni che vedo?" Risposero: "II desiderio del Paradiso!" Allora Egli disse: "E' un dovere di Allàh darvi ciò che voi desiderate!". Andò ancora avanti ed incontrò altri tre ed erano grandissimamente emaciati ed il loro pallore era tale che sembrava che sulle loro facce ci fossero specchi di luce. Egli chiese: "Che cosa vi ha portato alla condizione che io vedo?". Essi risposero: "L'amore per Allàh, Grande e Sublime Egli è!". Il Messia disse: "Voi siete coloro che sono più vicini ad Allàh; voi siete coloro che sono più vicini ad Allàh; voi siete coloro che sono più vicini ad Allàh!".

 

Questo brano  e stato tratto dal libro "il messia" realizzato dal nostro fratello Yusuf Sarno   recentemente scomparso  dopo una lunga malattia, alla quale dedichiamo   questo ricordo così che possa ricevere i benefici delle sue opere anche adesso che non è più tra noi