Ad Aceh non esiste un “Ground zero”: 5 mesi dopo lo Tsunami ancora nessun aiuto

 La penisola di Aceh ha avuto quasi 200.000 vittime provocate dallo tsunami La maggior parte degli aiuti mondiali sono indirizzati alla piccola provincia indonesiana. Il governo indonesiano non ha ancora reso disponibile alcun piano per la diffusione degli aiuti. Ha abbandonato i colloqui di pace con il movimento indipendentesta "Gam". Ha aumentato la presenza militare sull'isola. Distribuisce gli aiuti solo ai fedeli al governo, lascia morire di fame tutti gli altri, orfani compresi...

 

Un posto di blocco ad ogni villaggio, ogni casa viene visitata dall'esercito indonesiano più volte alla settimana. Uccisioni arbitrarie, stupri ed un popolo che muore nel silenzio internazionale.

 

Stante la determinazione del governo indonesiano ad impedire agli acehnesi di ricostruire entro i 2 km dalla costa per ragioni di sicurezza, appare chiaro fin da ora che se mai dovesse arrivare la massa di aiuti previsti, questa verrebbe spesa in sviluppo costruendo infrastrutture turistiche e/o industriali (queste sono permesse) sui terreni in questo modo rubati ai legittimi proprietari. Appare altrettanto chiaro che a guadagnare da questo -sviluppo- sarebbero società a capitale misto straniero ed indonesiano, alle quali non potrebbero partecipare gli acehnesi costretti alla miseria dall'esercito indonesiano.

 

Altrettanto chiaro il destino dei fortunati prestatori d'opera che godranno della creazione di posti di lavoro; finiranno schiavi di qualche aguzzino impegnato a frustarli per aumentare i propri guadagni.

 

La democratica Indonesia ed il suo esercito al soldo della Exxon uccidono approfittando della catastrofe, e nessuno sa niente; e nessuno è interessato. Ad Aceh non esiste un "Ground zero", nessun memoriale per le vittime è neppure stato pensato, il massacro è ancora in corso.

 

In tutta la provincia, sui muri rimasti è scritto in inglese: "Aiutateci!", ma Ong internazionali e militari americani se ne sono andati due mesi fa...

 

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Fonte: www.reporterassociati.org