Genova 7/11/02

PROGRAMMA DEL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL C.R LIGURE

SILVESTRO RAPONSOLI

Cari amici, quest’anno , con vero piacere, vedo molti candidati alle Cariche Federali Regionali , più di quanti siano i posti disponibili, per cui non tutti entreranno nel Consiglio, ma mi auguro che chi ne rimarrà fuori formalmente voglia comunque continuare a seguire e a fare i lavori che il Comitato via via deciderà di svolgere.

Secondo me perché il Comitato funzioni deve basarsi su alcuni punti fondamentali, sui quali mi sono sempre battuto e penso proprio che continuerò a farlo :

  1. La comunicazione continua di informazioni ed esperienze sull’andamento del lavoro tra i vari gruppi ed entità che , in senso lato formano un C.R. e che con questo interagiscono e cioè:
  1. Un dibattito continuo sui vari argomenti, sia all’interno delle varie entità che tra un entità e l’altra , per poter arrivare a ragion veduta a sintetizzare le migliori soluzioni ai vari problemi, e che alla fine facciano superare sempre le divisioni che si creano nel dibattito

Il C.R. ha sicuramente una funzione, chiamiamola burocratica, all’interno della Regione, ma ridurre a questo la missione del C.R. mi sembra assolutamente improponibile.

In particolare, oltre ad occuparsi dell’omogeneizzazione dei comportamenti delle Compagnie nel rispetto dei Regolamenti Federali, ed alla promozione del Campionato Regionale , uno degli scopi più essenziali, e che finora è stato a mio avviso trascurato, è la cura della diffusione e promozione del nostro Sport in ambito regionale, nelle fette di territorio dove le singole Compagnie non arrivano, essenzialmente per mancanza di interessi diretti.

In Liguria le compagnie sono concentrate in solo 2 province su 4 . Lo sviluppo sul territorio, in particolare in quelle zone che dispongono delle caratteristiche migliori per la pratica del nostro sport, secondo me è assolutamente prioritario .

Solo facendo attecchire nuove compagnie possiamo aspirare ad aumentare il numero globale di soci in regione, obiettivo che comunque non può porsi a breve termine ma deve rappresentare uno sforzo continuo per poter cogliere qualche risultato .

Dobbiamo considerare che il numero minimo di soci per organizzare un Campionato Regionale autonomo è di circa 500 soci, calcolando una partecipazione del 30% degli iscritti, e attualmente siamo 200 soci a fine anno di cui alcuni sicuramente non rinnoveranno.

Secondo me, individuando e contattando enti quali pro Loco e associazioni di promozione turistica, alcuni agriturismi, ed eventuali Compagnie che hanno agganci anche fuori il territorio su cui hanno interesse ad espandersi si potrebbero organizzare una o due manifestazioni annuali nel tentativo di promuovere la creazione di nuove compagnie in zone attualmente arcieristicamente scoperte, o di far aggregare persone di queste zone a compagnie esistenti .

C’è da dire che è il numero di soci l’unica fonte di introito, o comunque la più cospicua, del C.R., visto che la FIARC versa al C.R. circa 10% della quota Federale , a cui va aggiungersi la quota versata direttamente dalle Compagnie .