GENOVA 14/12/98

ASSEMBLEA DI CONSIGLIO FEDERALE F.I.A.R.C.

BOLOGNA 13-12-98

PRESENTI DIRETTIVO:A.BERSANI- P.BIAGINI- F.CAPRETTA-M.FEDELI-E.FERRARO-I.LOLLI-A.MARIANI-V.RUSSO-M.VITTANI

PRESENTI N^71 RAPPRESENTANTI COMPAGNIE SU 195

N^7 RAPPRESENTANTI C.R. SU 9

QUORUM RAGGIUNTO ORE 10,30 INIZIO ASSEMBLEA

Introduce l’Assemblea M.Fedeli:

Le Assemblee di Consiglio Federali sono un istituto previsto dallo Statuto da convocarsi 3 volte all’ anno ,ma non sono da tempo piu’state convocate per mancanza di raggiungimento del quorum .

Sono state sostituite dalle riunioni dei C.R. , con le medesime cadenze,e che poi riferiscono alle Compagnie.

L’Assemblea e’ stata chiesta da alcune compagnie in base alle vicende relative ai nuovi regolamenti , e quindi convocata.

L’Assemblea ha potere di dare la linea guida al Direttivo,che e’vincolato a seguirle .

Modalita’di voto: 1 voto a compagnia - nessun voto ai C.R. in quanto gia’rappresentati dalle singole compagnie.

Nuovi regolamenti: dovrebbero entrare in vigore,cosi’ come sono al 1-9-99 (termine del congelamento) salvo che non vengano nel frattempo modificato in seguito alle risultanze dall’Assemblea.

Comunque l’Assemblea ha l’ obbiettivo di dare le linee guida al Direttivo per quanto riguarda:

- Quale direzione deve seguire la federazione

- Quale ruolo debba avere il Direttivo cioe’ se :

a) deve continuare ad emanare le regole della Federezione (ivi inclusi i Regolamenti)-come statutariamente previsto

b) deve attenersi alla decisione di "Commissioni tecniche " o altre entita’ da rendere operative.

O.D.G. : REGOLAMENTO SPORTIVO :

Occorre definirne le grandi linee, senza dettagli di tipo eccessivamente tecnico.

A tal proposito viene ricordata la nascita della Federazione come scissione dalla FITARCO,per fare il tiro venatorio,diverso da quello Fitarco,sia per tecniche che per finalita’.

Tecnica di tiro di tipo istintivo,senza "mirare"con tutti e due gli occhi aperti.

Finalita’ sportiva e ludica,minore agonismo.

Tutto il resto e’ venuto dopo,e le modifiche fatte si sono riferite solo agli attrezzi,ma non allo spirito del tiro venatorio.

Si da’ inizio agli inteventi dei C.R.:

La parola passa alle compagnie.

Gli interventi durano fino alla pausa pranzo intorno alle ore 13.

Una rapida e lacunosa sintesi si puo’ fare:

  1. Le compagnie presenti e che intervengono (molte rinunciano all’intervento) portano avanti piu’o meno i punti di vista gia’ enunciati dai rispettivi C.R. denunciando di fatto una spaccatura filosofica sicuramente molto piu’netta di quanto non si denoti tra i singoli durante le gare.
  2. alcuni riconoscono il ruolo del Direttivo nel promulgare i regolamenti
  3. Molti richiedono l’intervento e l’operativita’delle commissioni stili di tiro come proponenti modifiche al regolamento e tramite tra base e direttivo sull’argomento
  4. Molti si lamentano che il regolamento del 97 abbia rinnegato in parte la peculiarita’del tiro FIARC
  5. Molti non si spiegano il "congelamento "del regolamento e lo interpretano come grave debolezza del Direttivo e un pericolosissimo precedente
  6. Alcuni denotano la spaccatura esistente nel Direttivo che viene riflessa anche nell’assemblea dalle compagnie
  7. Molti si lamentano che la reintroduzione dei tiri a tempo per i mirati provochi pericolosita’nel tiro (n.d.r: in quanto le compagnie non intervengono sull’ idoneita’ degli iscritti a svolgere le gare,e per mancanza di istruttori adeguati )
  8. Viene posto l’accento sulla situazione istruzione (corsi istruttori di 2^livello non fatti ne’pensati)
  9. Viene fatto notare che prima di queste modifiche il Direttivo attuale ha tentato almeno di fare un sondaggio di che cosa gli arcieri volevano,anche se un modulo bianco non invitava certo alla risposta.
  10. Richiesta di commissioni stile tiro a livello nazionale per elaborazione regolamenti
  11. Richiesta votazioni su modifiche in assemblea generale prima di applicazione
  12. Stabilita’dei regolamenti per 3/4 anni
  13. Richiesta di dimissioni del Direttivo per come ha gestito le modifiche(1 compagnia)
  14. Mancanza di 2^consultazione con domande mirate
  15. Il tiro dinamico non costituisce solo difficolta’per i mirati ma anche per i tradizionali .Se una regola c’e’ tutti la devono seguire.
Nel 1^pomeriggio si riprende con la replica del Direttivo.

Biagini : il contenuto dell’assemblea non e’propositivo.

Nel Direttivo non c’e’faziosita’o desiderio di predominio di una regione sulle altre .Sono rappresentate Piemonte Emilia Toscana Lombardia

Il congelamento e’un rinvio per problemi temporanei di applicabilita’

I questionari erano stati proposti inizialmente con domande , parte del Direttivo ha ritenuto tali domande tendenziose,per cui ci si e’accordati su un questionario bianco

Lolli inizia a leggere una lettera unitaria elaborata da Capretta-Bersani-Russo-Biagini-xxxx,in cui di fatto i cinque consiglieri lamentano il modo in cui sono stati obbligati a lavorare all’interno del C.D.da parte di altri consiglieri e dal Presidente.

Capretta: l’ operato della commissione sui C.R. e’stata ostacolata da un’ improvvisa mancanza di fondi per trasferte

Russo: denuncia la situazione in cui versava la federazione prima del rinnovo del Consiglio:

Disinformazione della base rispetto alle decisioni del Direttivo

Assenza da anni dell’uscita del notiziario federale

Scarsa documentazione relativa alle decisioni prese dai direttivi precedenti

Mancanza di lettera di accompagnamento alla documentazione dell’Assemblea di Consiglio Direttivo che doveva essere stilata dal Presidente come indirizzo dell’assemblea stessa

Proposta di inserire nel Regolamento il tiro mobile/in ginocchio/a tempo come peculiarita’proprie del modo di tirare della Federazione

Proposta di Direttivo formato da 1 presidente e da un rappresentante per ogni regione (modifica allo statuto)

Fedeli: i Consiglieri che hanno firmato la lettera letta hanno contravvenuto ai patti preassembleari che prevedevano un presentazione unitaria del Direttivo di fronte all’ Assemblea

La mancanza di fondi per la commissione sui C.R. era dovuta all’ esaurimento del budget prefissato disponibile.

La lettera che doveva accompagnare la documentazione prodotta dalle compagnie pre-assemblea era stata fatta,inviata a Capretta,la quale l’ aveva corretta e riinviata al Presidente in forma tale che( non condivisa) non potesse essere piu’ inviata ne’ridiscussa per i tempi brevi.

Le riunioni del Direttivo sono spesso consisistite nella presentazione di documenti da parte di alcuni Consiglieri sulla base dei quali venivano fatte votazioni in consiglio senza una approfondita discussione/accomodomento /condivisione dei contenuti.

I questionari sui regolamenti trasmessi a Milano sono solo 80 non circa 200 come sostenuto da Alcuni consiglieri.

Vittani: insiste sul numero dei questionari messi agli agli atti (80)

Mariani:accusa chi ha parlato di tiro venatorio/istintivo come prerogative di tiro Fiarc di esere degli incompetenti che non conoscono le tecniche di caccia applicate in America con compoud mirati da appostamento fisso.

A questo punto Biagini presenta le sue dimissioni dopo aver detto di avere svolto il suo compito (relazioni esterne-promozione) come meglio poteva (risonanza dei Campionati di Scarlino)

Lolli presenta le dimissioni (gare-materiali)lamentandosi di essere stato coivolto in tutto il periodo dalla sua elezione una sola volta per l’omologazione di alcune visuali

Ferraro presenta le sue dimissioni

Capretta presenta le sue dimissioni.

Dopo alcuni interventi di rappresentanti di compagnie viene messa ai voti la fiducia al Direttivo.La fiducia viene negata a maggioranza (n.d.r.non ho il numero dei risultati delle votazioni sembra 37 sfiducia-29 fiducia).Il Direttivo cade ed e’ da cosiderarsi dimissionario.Resta fino a Marzo in carica per organizzare e redigere le modifiche che scaturiranno dalle votazioni successive.Nella prossima assemblea generale le elezioni del Direttivo andranno rifatte.

Commissioni di stili :Viene approvata a maggioranza la mozione di Russo+Capretta+C.R.Triveneto:

Le commissioni stili di tiro avranno carattere regionale

saranno composte da un membro per ogni stile di tiro(6 stili) o multipli di 6 sempre garantendo rappresentanza di ogni stile in numero pari

dovranno riunirsi (per ogni regione) tutti i membri insieme,elaborare le proposte di modifica del regolamento sportivo che verranno proposte al C.R. di competenza.

Per ogni riunione dovra’ essere redatto regolare verbale.

La Commissione passa le proposte al C.R. le presenta al Direttivo Fiarc per l’elaborazione delle modifiche al regolamento.

Le modifiche cosi’apportate verranno ritrasmesse ai C.R. che le sottoporranno ad approvazione delle compagnie e quindi i risultati trasmessi al Direttivo per la ratifica finale e l’esecutivita’dei nuovi regolamenti.

Le commissioni di tiro prescinderanno quindi dal numero di associati per regione,e saranno espressione della volonta’degli arcieri di quella regione.(32 favorevoli -non ho registrato altro)

(altra fonte 36 favorevoli-31 contrari)

Sull’ argomento Commissioni stili di tiro era stata presentata un’altra mozione (04-arch) che prevedeva la Commissione a carattere nazionale formata da 20 persone (1 persona per regione, residuo della regione Lombardia) in rappresentaza di tutti gli stili che proponessero le modifiche al regolamento al Direttivo che poi le elaborava secondo codice civile.Le bozze di regolamento modificato erano previste essere approvate dall’ Assemblea Generale di marzo che le avrebbero votato

Viene proposta la modifica dello statuto:il comitato Direttivo Fiarc che verra’ votato a Marzo sara’ formato da un rappresentante per regione (proposto dai C.R.) +un Presidente la proposta viene approvata a maggioranza (33 favorevoli 19 contrari)(o 35 favorevoli e 31 contrari??)

Il Direttivo uscente dovra’apportare le modifiche necessarie allo Statuto Fiarc e stendere le modifiche per l’attuazione delle Commissioni di Stile e la definizione dell’iter di approvazione delle modifiche al Regolamento Sportivo.
 
 

Prossima riunione dei C.R. : Montecatini 13/1/98 (la data e’ mercoledi’ ed e’un probabile refuso,sono in attesa di comunicazioni in merito)

CI SCUSIAMO SE LA RELAZIONE NON DOVESSE ESSERE PERFETTAMENTE ADERENTE ALLO SVOLGIMENTO DELL’ASSEMBLEA , IN ALCUNI PUNTI LACUNOSA E NON SEMPRE I NOMI DEI PARTECIPANTI SONO STATI RIPORTATI O TRASCRITTI CORRETTAMENTE,MA LO SCOPO PRINCIPALE PER CUI E’STATA FATTA E’ L’INFORMAZIONE DELLE COMPAGNIE SUI FATTI E SULLE PROBLEMATICHE EMERSE.
 
 

alla pagina di sintesi telazioni