Genova 3-3-99
RELAZIONE RIUNIONE C.R. INFORMALE
A MILANO DEL 28-2-99 c/o Hotel Ibis
La riunione,richiesta dal C.R.Ligure,inizia
verso le 14,30 presenti
:
M.Fedeli-Fiorini+Carpigiani(Veneto)-Raponsoli+Zironi
(Liguria)-Vittani+.......+.....+.....+.....+(Lombardia)-Messseri+Storai+.......(Toscana)
Ad inizio riunione M.Fedeli distribuisce
ai C.R.Presenti il Verbale di Assemblea di Bologna,lélenco delle
candidature al Consiglio e alla Presidenza,la bozza di bilancio consuntivo
che verra’pesentato in Assemblea Genersale del 14/3
La riunione inizia con l’affrontare
le problematiche delle commissioni stili di tiro, in relazione agli indirizzi
dati dalle compagnie a Bologna.
La Lombardia l’ha istituita con piu’membri
per stile (in numero pari per ogni stile di tiro),il Veneto,la Liguria
e la Toscana pure .
Arriva telefonicamente la notizia che
nel Lazio ne hanno formata una con 4 membri (con stili mancanti??).
Viene discusso quale processo decisionale
e quali organismi siano da adottare per far pervenire in Consiglio la bozza
di regolamento da fare poi approvare alle Compagnie (solo un approvo /
non approvo possibile) .
La proposta finale elaborata prevede:
-
Lavoro nella commissione stili (membri
eletti secondo gli indirizzi regionali): elaborazione di una proposta sui
regolamenti dopo che i membri della commissione abbiano inyerpellato gli
arcieri della regione dei vari stili
-
Commissioni regionali stili di tiro :
elezione di 1 rappresentante per stile (totale 6 membri) per regione che
vadano a rappresentare per la commissione regionale con le altre regioni
-
L’assemblea cosi’formata (6 rappresentanti
x regione x 9 regioni = 56 persone) elegge 2 o 3 rappresentanti per stile
di tiro formando una commissione nazionale di 6stili x 2 persone = 12 persone
ovvero 6stili x 3 persone =18 persone
-
La commissione nazionale dovra’ vagliare
e armonizzare le proposte pervenute dalle varie commissioni stili di tiro
per tirare fuori una proposta unica ,che finalmente,verra’portata in Consiglio
Direttivo per approvazione
-
Consiglio Direttivo da’ approvazione non
sul merito delle proposte ma solo sulla congruenza di queste con le norme
e statuti federali,quindi rinvia la bozza alle compagnie .
-
Le compagnie hanno un tempo stabilito
(30/60 gg.) per inviare approvazione o bocciatura della proposta di modifica
regolamento.
-
Se la maggioranza delle compagnie approvano
la bozza di nuovo regolamento questo diventera’esecutivo ,altrimenti si
ricomincia daccapo.
Pur sembrando il sistema macchinoso toglie
dal Direttivo il problema dei regolamenti che, finora ha portato via energia
e tempo al Consiglio, talvolta senza grossi risultati.
Problemi aperti:
-
Macchinosita’del sistema
-
Regolamenti ora congelati che non si sa
se diventeranno esecutivi perche’non pare probabile che tutto il sistema
elabori un nuovo regolamento prima del 9-99
-
Il direttivo viene svincolato dal problema
regolamenti
-
Le commissioni sono organi tecnici e non
politici, per cui non tengono conto della rappresentatitivita’ dei loro
componenti,ma solo delle loro singole conoscenze e capacita’ tecniche per
l’armonizzazione di proposte che potrebbero arrivare anche totalmente in
antitesi tra loro.
Commento:
A monte della proposta finale il C.R
Lombardo ha sollevato il problema della rappresentativita’dei membri delle
commissioni stile. Tale rappresentatitivita’ (proporzionalita’del voto
con il numero di iscritti rappresentato) e’stata negata nell’ambito delle
commissioni stili (organi tecnici-non politici)
Resta il problema per il Direttivo
( presentato come organo politico e non tecnico) in cui sara’difficile
evitare che si prescinda comunque da questo principio (con le ovvie conseguenze:
Lombardia 40 % del totale iscritti).
Si ritiene che questa stretta relazione
della rappresentatitivita’dei membri del C.D. sia alla base dei conflitti
nati nel vecchio C.D. , e sia il maggior pericolo per l’unitarieta’ della
FIARC, peraltro non si sa’ quanto condivisa dalla base degli arcieri, che
sembra molto piu’ compatta di quanto non venga espresso dai vertici federali.
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