Polveri sottili e nanoparticelle

Il particolato è l'insieme delle sostanze sospese nell'aria.

Il particolato prodotto dai processi di combustione (motori, industrie, centrali elettriche) è caratterizzato dalla presenza preponderante di carbonio e sottoprodotti; si definisce pertanto particolato carbonioso.

 

Il particolato è costituito da particelle di diversa densità, forma e dimensione.

Ad esempio si parla di PM10 per le particelle con diametro inferiore a 10 micron, di PM2,5 per le particelle con diametro inferiore a 2,5 micron e via di seguito.

 

Il particolato PM10 è una polvere inalabile in grado di penetrare nel tratto respiratorio superiore (naso e faringe)

Il particolato PM2,5 è una polvere toracica, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni

Il particolato con dimensioni inferiori al PM1 (NANOPARTICELLE) è una polvere respirabile, cioè in grado di penetrare profondamente nei polmoni fino agli alveoli.

http://it.wikipedia.org/wiki/particolato

Il particolato è in grado di unirsi con altri composti della combustione diventando ancora più pericoloso.

 

La via preferenziale di ingresso è l'inalazione seguita poi dall'ingestione attraverso i vegetali sui quali si sono depositate le particelle.

 

Le nanoparticelle, dall'alveolo polmonare o dall'apparato digerente, entrano nella circolazione sanguigna. Dal sangue agli organi il passo è breve. Possono finire in fegato, reni, gangli linfatici, cervello ed altri organi.

Le nanoparticelle, oltre a non essere biodegradabili, non sono biocompatibili; il che significa che, per definizione, sono patogeniche, cioè capaci di innescare una malattia.

 

Una sorta di laboratorio per l'osservazione delle patologie da inalazione è rappresentato dai soccorritori di New York dell'11 settembre 2001.

Le patologie più riscontrate sono i linfomi e le leucemie, ma notevoli sono anche malattie neurologiche, morbo di Parkinson e di Alzheimer.

Dott. Stefano Montanari e Dott.ssa Antonietta Gatti

Ambiente risorse e salute n.110 sett./ott.2006

 

La Commissione Europea giudica la questione dell'effetto delle nanoparticelle sulla salute umana un problema importante da dedicarci, nel 2007, ben quattro programmi di ricerca.

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