n.78 - Gennaio 2000

Foglio interno di collegamento della Fraternità Secolare Agostiniana di Vita Consacrata "Communio"

DIALOGO CON GESU’ BAMBINO

di Piazza San Pietro...

 Caro Gesù Bambino, in questi gelidi giorni del dopo-Natale, primi giorni del 2000, passo davanti al grande e suggestivo presepio costruito in piazza S. Pietro a Roma, sotto l’obelisco, e ti vedo non più adagiato tra la paglia della mangiatoia, ma nel tepore delle braccia rassicuranti di Maria, che ti avvolgono e ti sorreggono amorosamente. Mi sembra di trovarti felice e sorridente.

Non so che cosa ti aspettavi da noi per il tuo compleanno: 2000 anni sono tanti (almeno per noi) e andavano festeggiati adeguatamente. Veramente il traguardo del 2000 è stato preparato e atteso: miliardi di dollari sono stati spesi per questo, migliaia di città si sono illuminate a giorno, tutti hanno aspettato. L’Atteso però – te ne sarai accordo – non eri tu; era un altro, e si chiamava "Millennium bug": temuto e aspettato allo stesso tempo; doveva essere il protagonista, ma ha fatto "flop" (fiasco, o "buca" come dicono a Roma).

Chissà cos’era in realtà questo "baco"! Forse il fantasma della paura dell’ uomo di oggi, che teme che ad un certo punto le sue stesse scoperte gli sfuggano di mano. O forse la trovata pubblicitaria di un gruppo di potere, per attirare un fiume di denaro nelle proprie tasche. O forse il nuovo look che si è messo per l’occorrenza il nemico tuo e nostro, per distrarre l’Umanità e far passare in secondo piano la tua festa.

Si è ripetuto così anche questa volta quello che successe quando sei nato nella stalla di Betlemme: l’Umanità era "in tutt’altre faccende affaccendata" e soltanto poche persone si sono accorte di te. Nonostante tutto però, caro Gesù, due realtà ti avranno reso certamente felice.

La prima. Che lo vogliano o no, che se ne rendano conto o no, tu sei entrato nella storia dell’Umanità come nessun altro. Il tempo lo segni tu. Dall’Asia che non ti conosce all’Europa a cui non interessi più di tanto; dal mondo islamico che non ti accetta all’America che ti snobba o ti strumentalizza: tutti segnano 2000 nei loro orologi, nei loro calendari (anche quelli porno tanto di moda), nei loro contratti e atti legali. Il 2000 sei tu, è la tua nascita. Una bella soddisfazione, Gesù, non ti pare?

La seconda. In un mondo che ha il terrore di invecchiare e che spende tempo e denaro a non finire per tentare di evitare o cancellare rughe e segni dell’età, tu sei l’unico che puoi presentarti giovane e bello come sempre. I 2000 anni che porti non ti si vedono, li porti proprio bene. Sei e rimani l’eternamente giovane. Sei forte, direbbero quelli di una certa età. Sei fichissimo, direbbero i nostri ten-ages.

Per questo, nonostante la gente passi freddolosa e ormai indifferente davanti al presepio di piazza S. Pietro, tu appari sereno e sorridente. (pb)

 

 CON MARIA

IN CAMMINO VERSO BETLEMME

 In questo Avvento appena concluso, ho colto nel cuore il profondo desiderio di cercare, di scoprire il messaggio di questo nuovo Natale, nuovo perché il primo vissuto come Sposa di Gesù. Per questo motivo mi sono messa al fianco di Maria, la Madre, ed insieme abbiamo percorso questo cammino con umiltà e disponibilità, accoglienza e totalità. Sì, perché - proprio come Maria - ogni persona consacrata al Signore sceglie di lasciare a Dio la proprietà del proprio cuore, così da imparare a "filtrare" tutto attraverso di esso: situazioni, sentimenti, problemi, gioie e fatiche della vita.

Maria mi ha aiutata a tornare alle origini della novità di questo Natale, a scoprire – cioè – l’annuncio che il Signore ha fatto alla mia esistenza: "Colui che ti ha desiderata e voluta sua sposa, nascerà in te."

Una contraddizione? Non certo per Dio!

Nel mio cuore è riecheggiata quella domanda che ha posto anche Maria all’angelo: "Com’è possibile?"…. ma è stata accompagnata da una certezza grande: "Ciò che è generato in te è opera dello Spirito Santo. Nulla è impossibile a Dio".

Ed il desiderio fiducioso di questa nuova generazione si accresceva di settimana in settimana, attraverso la vita d’ogni giorno e la preghiera.

Oggi è Natale. Sono qui davanti a te, Gesù, in silenzio. Tu, Tenerezza di Dio Padre, sei qui, sei nato, ed il mio cuore è colmo di gioia e d’immensa gratitudine: hai voluto che il mio cuore fosse la tua mangiatoia… povero, piccolo, ma riscaldato da tanto amore!

Maria ha creduto alle parole dell’angelo ed anche a me hai chiesto di credere con tutta me stessa alla tua promessa.

Gesù, eccomi qui, felice di aver saputo accogliere il tuo dono di fedeltà ed anche attraverso le mie debolezze aver camminato con Maria fin qui nella fede, perché ora proprio agli occhi della mia fede si svela il Mistero: la tua Incarnazione diviene Festa della Condivisione. Tu ti fai uomo nel mio cuore e nel cuore d’ogni uomo che ti accoglie, e ne fai la tua terra, terra dove viaggerai, predicherai, spezzerai il pane, morirai ed il terzo giorno risorgerai.

Ecco il senso profondo del mio essere tua in questo Natale. Ti chiedo solo, con quell’umiltà che è ancora dono tuo, di servirti di me come meglio crederai, affinché la mia vita sia testimonianza silenziosa ma eloquente del Tuo immenso Amore. (Vittoria

 

Esperienze

L’APPUNTAMENTO DEL LUNEDI

Questa sera la via Flaminia era particolarmente vuota e silenziosa, il freddo intenso dava al paesaggio un aspetto di particolare rigidità (sono i momenti in cui anche il calduccio dell'auto sembra un rifugio sicuro), me ne tornavo quindi sola sola verso casa colma d'entusiasmo come mi capita ogni volta che torno dopo una riunione, ma era buio, freddo, la strada deserta.... e mi sono chiesta perché.... perché me ne vado correndo per strade sconosciute invece di starmene prudentemente a casa (come vorrebbe un umano buon senso che guarda a motivi di età o di salute).

Eppure quest'appuntamento del lunedì sta diventando un punto fisso nella mia settimana, scandisce i miei programmi e interromperlo, o quantomeno saltarlo, mi sembra del tutto impensabile. Lo attendo con ansia e, se per qualche motivo mi manca, sento che mi è mancata una parte importante della settimana.....

Tutto è cominciato qualche mese fa....

Le giornate passate in agosto all'Aquila sono state bellissime.

I corsi di esercizi della mia giovinezza sono tra i ricordi più vivi e sereni che porto nel cuore. Ripetere un'esperienza di quel tipo era il gran sogno che da anni mi portavo dentro... Ma per tanto tempo è stato solo un miraggio...

Poi mi sono trovata all'assemblea dell'Aquila; quasi nulla sapevo di Communio, conoscevo ben pochi, eppure mi sono sentita accolta, semplicemente, fraternamente.

Speravo certo fin da allora che qualcosa continuasse, perché mi sembrava di aver trovato una grande famiglia e avevo tanta paura che tutto sparisse...

Il rivedersi nei mesi invernali era quindi fin da allora un desiderio grande, ma mi preoccupavano la distanza, gli orari, gli impegni quotidiani e familiari (la paura, molto spesso, di quello che non si conosce).

... Ma sono certa che sentivo fino in fondo il desiderio, l'urgenza e il bisogno di un impegno di questo tipo... vivere con altre una consacrazione a Dio in modo che essa diventi di giorno in giorno centro e motore della vita, perché il dono grande che Dio ci fa riesca fino in fondo a sconvolgere la nostra vita, le nostre certezze, a permearci pian piano per essere come Lui vuole.

Un rapporto d'amore che sia filiale e sponsale insieme, per trovare quella pienezza che sola ci permette di riempire la "desolazione e solitudine" di cui parla S. Agostino.

Solitudine riempita di Dio e amicizia: ecco la gioia di ritrovarsi insieme ed accorgersi di parlare la stessa lingua, condividere lo stesso entusiasmo per uno spunto, una pagina, una meditazione da approfondire o chiarire...

Tornare a casa per rileggere di nuovo lo stesso capitolo, per cercare di capire di più, per vedere ancora...

Non occorre essere in molti per incontrarsi: importante è vedersi e parlare.

Eppure veniamo da realtà tanto diverse, la vita ha dato ad ognuno esperienze e sofferenze, di cui portiamo dietro e dentro il pesante fardello; un anno fa non ci conoscevamo neppure, oggi ci chiamiamo sorelle e lo siamo senza dubbio nel significato più vero: il desiderio grande di scoprire assieme sempre più profondamente l'amore di un Dio che rende nuova giorno per giorno la nostra vita, dà colore alla nostra giornata e ci colma di una gioia che con le parole non si riesce ad esprimere.

Scoprire è bello, ma cercare di vivere questa realtà è ancora più importante e difficile... Aiutarci per rispondere a questo (nonostante i nostri limiti ) è un dono immenso.....

Se la vita per tutti è una strada in salita irta di ciottoli e pietre, è pur vero che tanta luce la illumina ed è bello ripetere con S. Agostino: "Canta e cammina! Se progredisci cammini, ma devi progredire nel bene, nella retta fede, nella buona condotta. Canta e cammina!"

Rivedere e aggiornare ogni settimana il nostro impegno è veramente un grande dono che il Signore ci fa.

Questa è per me l'esperienza di Communio: un cammino appena iniziato in una spiritualità che mai come ora mi è sembrata viva e attuale per accostarci ad un mondo che, nonostante tutto, ha un gran desiderio di Dio e cerca disperatamente una serenità che solo in Lui può trovare.

Per inserirci nel nostro ambiente familiare e parrocchiale con la libertà di figli e in un rapporto di comunione che ci affratella con tutti e ci fa sentire a casa dovunque si parla e si ama Gesù.

I tanti doni di Dio! E' col cuore colmo di gratitudine che scrivo perché veramente non so come ringraziare ogni giorno per le infinite tenerezze di Dio, ...nella gioia di altri incontri e di altre sorprese... e di tanti, tantissimi aiuti... fino all'attesa festosa di un incontro che ci porterà ad una gioia senza fine. (M. Costanza)

 

UNA NOSTRA SORELLA

Chevalier de l’Ordre des Palmes Académique

Nel giugno del 1999 la nostra sorella Marie-José Biondini di Bordeaux è stata nominata coordinatrice del programma europeo ERASMUS nell’ambito dell’Agenzia Nazionale Socrates France, che opera all’interno del Ministero francese dell’Educazione Nazionale, Ricerca e Tecnologia.

Il giorno 15 febbraio 2000 il Prof. Frédéric Duthel, Presidente dell’Università Michel de Montaigne – Bordeaux 3 (presso la quale Marie-José ha lavorato molti anni), le conferirà la distinzione di "Chevalier de l’Ordre des Palmes Académiques". Congratulazioni e auguri a Marie-José.

 

GRAZIE DEGLI AUGURI

La Fraternità di Roma desidera ringraziare i fratelli e le sorelle delle Fraternità locali per i deliziosi biglietti augurali inviati, auguri e benedizioni reciproche che sono rimbalzati da un luogo all’altro per portare a ciascuno l’affetto e il ricordo nella preghiera dell’altro, confermando ancora una volta che non esiste distanza per i cuori uniti nella comunione in Cristo Gesù.

Alla sede ed alla segreteria di Communio sono giunti, per tutti i membri di Communio, anche gli auguri di tanti amici, che elenchiamo sia per ringraziarli che per renderne partecipe l’intera Fraternità:

- il Priore Generale O.S.A., P. Miguel Angel Orcasitas;

- il P. Provinciale P. Gianfranco Casagrande ed i suoi Consiglieri;

- le Comunità Agostiniane di Latina (Parr. S. Rita), di Milano (Santuario S. Rita), di Cartoceto (con i novizi), di Palermo-Rocca, di Benevento;

- la Preside Federale dei Monasteri Agostiniani d’Italia Sr. M. Rita Mancini;

- le comunità monastiche agostiniane di Bevagna, di Bologna, di Lecceto;

- Giusy e Francesca di Palermo;

- Simona Congia di Sanluri (SS);

- Senka-Maria e Azra Kasunovic de L’Aquila

… e speriamo di non aver dimenticato nessuno.

A tutti rinnoviamo i nostri auguri perché l’Anno Santo 2000 rappresenti per ciascuno il momento propizio per librarsi con ali d’aquila

 

Sentire cum Ecclesia

DAL CARDINALE DI PALERMO

 Pubblichiamo il testo di una lettera inviataci dal Cardinale Arcivescovo di Palermo, lieti e riconoscenti per le sue parole di stima e di incoraggiamento

Palermo, 26.11.199

Reverendissimo Padre Bellini,

Ricevo con piacere l’opuscolo dello Statuto della Fraternità Secolare Agostiniana di Vita Consacrata "Communio". Esso è ricco di contenuti soprattutto della spiritualità agostiniana ed ha spunti di riflessione veramente pregevoli.

L’iniziativa da Lei avviata costituisce una promozione della vita consacrata e penso che riesce molto gradita sia al suo Ordine agostiniano sia soprattutto alla Chiesa. Questa nuova forma di vita rende più ricca la molteplicità dei carismi.

Volentieri mi associo a quanti hanno sperimentato questa proposta di vita consacrata. La Chiesa vuole tutti santi e perciò la santità è l’elemento base per vivere intensamente la spiritualità della vita consacrata.

Mi auguro che la fraternità possa estendersi presso quei laici che seguono la vita agostiniana.

Anche nella mia Arcidiocesi esistono alcuni membri della spiritualità agostiniana che seguono con fedeltà il cammino di "Communio". Sono certo che questi laici sono in grado di far conoscere l’iniziativa e viverla con intensità.

Mentre mi complimento con Lei, carissimo padre, augurando ogni bene, Mediatrice Maria SS. La benedico di cuore

Salvatore Card. De Giorgi

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Rev.mo P. Pietro BELLINI
Vicario Generale O.S.A.
Responsabile di "Communio"
R O M A

 

GIUBILEO DELLA VITA CONSACRATA

2 Febbraio 2000

Giovanni Paolo II dal 1997 ha stabilito che il 2 febbraio, festa della Presentazione del Signore al Tempio, per alcuni significati propri del mistero celebrato, fosse un giorno dedicato nella Chiesa a rendere grazie per il dono della vita consacrata. Nel Calendario dell’Anno Santo del 2000, quindi, la giornata del 2 febbraio sarà dedicata, a Roma e nelle chiese particolari, alla celebrazione del Giubileo della vita consacrata.

Nella Nota introduttiva alla celebrazione si legge:

Oggi, con Simeone e Anna, contempliamo il Bambino Divino, il Verbo fatto Carne, che viene portato al Tempio: il Tempio del nostro cuore.

Questo Oggi singolare in questo anno particolare, ci veda più fedeli, in una vita completamente donata a Dio con la risposta di una dedizione totale ed esclusiva (v. VC,2 e 17).

Sia in questo Oggi il Fiat del nostro impegno di obbedienza al Vangelo, alla voce della Chiesa, della nostra regola di vita.

Con gioia confermiamo il nostro proposito di vivere con sobrietà e austerità, per vincere l’ansia del possesso mediante la grazia del dono, di servirci dei beni del mondo, per la causa del Vangelo e la promozione dell’uomo.

Di custodire con amore la castità del corpo e la purezza della mente, di vivere con cuore indiviso per la Gloria di Dio e la salvezza dell’uomo.

Ci accompagni in questo cammino Maria, la Vergine Madre, Tempio Santissimo di Dio; ci aiuti soprattutto nel momento della prova, Lei, che fu trapassata dalla spada dello Spirito, a serbare nel cuore ciò che aveva contemplato.

"Infervoriamo perciò il nostro animo, rinsaldiamo la fede in ciò in cui abbiamo creduto e lo spirito aneli, in pienezza di desiderio, alla patria celeste" (Gregorio Magno).

In questa grande celebrazione giubilare la vita consacrata, riscoprendosi come segno della vita in comunione, indica al mondo contemporaneo la risposta che Dio stesso dà all’uomo che anela ad una relazione vera con Lui e con gli uomini.

Nella nostra epoca, dolorosamente segnata da individualismi estremi che pongono l’uomo contro l’uomo e, nello stesso tempo, da collettivismi in cui la persona viene sacrificata per l’affermazione di una etnia o nazione sull’altra, il grande giubileo ricorda a tutti il mistero della comunione rivelataci in Cristo e offerta a tutti gli uomini, che scaturisce dal cuore stesso di Dio Trinità. Qui, ad immagine dell’ineffabile mistero divino, le persone sono chiamate a uscire da se stesse per trovare la propria vera identità nel dono di sé all’altro.

La vita consacrata, con la sua bimillenaria esperienza di vita fraterna, è chiamata più che mai in questo inizio del terzo millennio a testimoniare la comunione come la realtà in cui l’uomo giunge veramente a se stesso, lasciandosi amare ed imparando a fare di sé un autentico dono, nel rispetto e nella valorizzazione di tutte le differenze, che nel mistero della comunione divengono ricchezza e fattori di unità e non più di divisione.

Perciò tutti coloro che Dio ha chiamato ad una speciale conformazione a Cristo siano consapevoli che "la Chiesa affida alle comunità di vita consacrata il particolare compito di far crescere la spiritualità della comunione prima di tutto al proprio interno e poi nella stessa comunità ecclesiale ed oltre i suoi confini, aprendo o riaprendo costantemente il dialogo della carità" (v. VC, 51).

(Dal Sussidio celebrativo per il triduo di preparazione e la festa della Presentazione del Signore – gennaio 2000

CELEBRARE INSIEME
L’INCARNAZIONE DI GESU’ CRISTO

Sussidio per la Formazione permanente
sui temi del Giubileo 2000

E’ a disposizione un sussidio per celebrazioni giubilari (libretto di 92 pagine, cm 21x14, stampato in proprio da Communio). Dalla Prefazione riportiamo:

La gioia di...

"Farete risuonare in tutta la vostra terra il suono del corno accompagnato da grida di gioia... Quest’anno porterà il nome di Giubileo" (Lev. 25,9.10).

Il Giubileo è un anno di festa e di gioia, perché il Signore si fa più vicino al suo popolo e lo colma di benedizioni e di misericordia.

Con questo spirito viene presentato il sussidio per meglio vivere questo anno di grazia: i motivi della celebrazione diventano motivi di gioia.

I temi di riflessione sono stati presi dalla Bolla di Indizione del Giubileo "Incarnationis Mysterium" di Giovanni Paolo II. Per le tre "feste" agostiniane invece abbiamo utilizzato la lettera inviata all’Ordine dal Priore Generale O.S.A.

Allora, buon Giubileo e... buona gioia!

Indice degli argomenti

01. Introduzione

    La gioia di celebrare insieme

02. Il disegno di Dio sull’umanità passa attraverso Cristo

    La gioia di essere amato

03. Guardare lontano

    La gioia di guardare avanti con ottimismo

04. Giubileo, manifestazione della Trinità

    La gioia di far parte della Famiglia divina

05. Giubileo, cammino di comunione

    La gioia di sentirci fratelli

06. Giubileo, icona della Chiesa-Sposa/Madre

    La gioia di far parte della Chiesa

07. Festa della Conversione di Sant’Agostino

    Giornata della conversione e del pellegrinaggio

08. L’uomo pellegrino verso Dio

     La gioia di camminare verso la patria

09. Cristo è la porta della vita

     La gioia di trovare la porta aperta

10. La pienezza della misericordia

    La gioia di essere perdonati

11. La comunione dei santi

     La gioia di essere "figli di santi"

12. Il "Christus totus"

    La gioia della comunità ritrovata

13. La purificazione della memoria

    La gioia della libertà ritrovata

14. La Chiesa "casta meretrix"

     La gioia della verginità ritrovata

15. L’abbraccio del Padre

    La gioia dell’abbraccio del Padre

16. La giustizia sociale

     La gioia dell’essere giusti

17. Il grido del povero

    La gioia della condivisione

18. La memoria dei martiri

    La gioia della testimonianza

19. La Madre della Misericordia

    La gioia di avere una Madre

20. Festa di Sant’Agostino

    Giornata di lode e di solidarietà

21. Festa di Tutti i Santi dell’Ordine

    Giornata di comunione e di santità

Preghiera Agostiniana per l’Anno Santo

Struttura del sussidio

Ogni argomento o trattazione è stato impostato nella seguente maniera:

Ambientazione: brevissima introduzione al tema

La Parola di Dio: un passo della Scrittura

Tema di riflessione: un brano tratto dalla Bolla di indizione del Giubileo o dalla lettera del Priore Generale OSA.

Per la riflessione e l’azione: una breve guida

Riflessione agostiniana: un passo di S. Agostino

Preghiamo con S. Agostino: una preghiera di S. Agostino da recitare insieme a conclusione dell’incontro.

Per ordinazioni chiedere alla Segreteria di Communio.

La Famiglia Mariani ringrazia

Caro P. Bellini, volevo ringraziarti per "Communio" di novembre. E' veramente bello come avete ricordato mamma. Sembra strano che non sia più accanto a noi. Ma devo anche riconoscere che i suoi insegnamenti, il suo stile di vita e soprattutto la sua fede, oggi mi appaiono in una luce più radiosa e coinvolgente.

Approfitto per ringraziarti anche della bellissima serata del 30 ottobre. E' stato tutto così emozionante che difficilmente potrà essere scordato.

Saluto tutta la Fraternità Communio, e un abbraccio a te. (Stefano Mariani)

 


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