n. 80 - Giugno-Luglio 2000

Foglio interno di collegamento della Fraternità Secolare Agostiniana di Vita Consacrata "Communio"

ASSEMBLEA  GENERALE DI  COMMUNIO

Riano (Roma), Casa Santa Rita
23 - 29 Agosto 2000

Argomento della riflessione
"L'obbedienza come cammino di libertà
nel disegno d'amore di Dio"

Le conferenze saranno tenute dal  P. Antonio  Baldoni  OSA

Programma di massima
24 - 25 e 26 Agosto: Esercizi spirituali
27 Agosto
: Assemblea generale di Communio
28 Agosto:
Giornata Agostiniana  e Giubileo 

Inoltre:
Ingressi nella Fraternità  -  Rinnovo voti annuali
Emissione dei primi voti  -  Emissione dei voti perpetui

All'Assemblea possono partecipare tutti coloro che
sono interessati a conoscere la Fraternità  Communio

Per informazioni e prenotazioni rivolgersi a:
 Erminia Tirabassi – 

Via Angelo Marabini, 61 - 00133 Roma 
Tel. 06 / 20 52 889 ; 0368 / 7559488

 

 

La relazione di Communio
al Capitolo della
PROVINCIA AGOSTINIANA D’ITALIA

Il 22 giugno, nel giorno in cui il nuovo Superiore della Provincia Agostiniana d’Italia prendeva la responsabilità del suo nuovo incarico, sono stati invitati al Capitolo i rappresentanti di Communio, della F.A.S. (Fraternità Agostiniane Secolari) e dell’Associazione Apurimac per alcuni momenti di fraternità e per presentare ai Capitolari la loro attività. La segretaria di Communio, Imma Fanelli, ha presentato la seguente relazione.

A nome di Communio ringrazio per l'invito rivoltoci e porgo il nostro saluto ai Reverendi Padri Capitolari.

Communio deve i suoi inizi non solo alla vocazione di alcune persone vicine alla spiritualità agostiniana che sollecitavano una propria configurazione nel seno dell'Ordine, ma anche - e soprattutto - alle determinazioni scaturite dai lavori del Capitolo Generale del 1989, dove si ritenne di dover maturare con i laici uno stesso cammino di fede e con essi impegnarsi per uno stesso progetto di Chiesa, ritenendo di dover riscoprire la profonda unità della Chiesa di  Cristo e la corresponsabilità di tutti nella costruzione del Regno". 

Fu quel Capitolo ad istituire il "Segretariato Internazionale per i Laici" con il compito di promuovere una maggiore elaborazione delle linee portanti di una spiritualità laicale ad ispirazione agostiniana; coordinare e armonizzare le diverse forme di fraternità secolari già esistenti nell'ordine e industriarsi a suscitarne di nuove".

Nuova è, appunto, la realtà di Communio, nata due anni dopo, poiché non si tratta di un gruppo di pie persone che si mettono insieme per approfondire la spiritualità agostiniana e viverla nell'interiorità ed all'interno della fraternità, cosa questa già di per sé giusta e buona. Ci si trova, piuttosto, di fronte a persone che pur vivendo la propria vita professio-nale, familiare e sociale, pur impegnate nelle attività pastorali, catechetiche e missionarie, accanto e con le comunità agostiniane, offrono la propria vita al Signore per il Suo Regno, mettendo a disposizione ed in comune - nella fraternità, nelle comunità agostiniane e nella chiesa locale - le proprie capacità spirituali, culturali ed operative, per essere all'interno di questa sofferta società lievito evangelico, segno e strumento di comunione.

Un nostro foglietto di collegamento, a scadenza quasi mensile, viene inviato da otto anni a tutte le Comunità Agostiniane d'Italia; abbiamo partecipato con un nostro rappresentante ai Congressi ed ai Capitoli dell'Ordine e della Provincia degli ultimi cinque anni; una copia degli Statuti, con lettera di accompagnamento, è stata spedita a tutte le comunità; siamo stati presenti su molti dei fogli che vengono pubblicati all'interno della famiglia agostiniana; aggiorniamo regolarmente le nostre pagine web su Internet, ma non sappiamo se tutto ciò sia stato sufficiente per far comprendere che cosa sia la fraternità di vita consacrata Communio, i suoi scopi, la sua vita, il significato della sua presenza.

Eretta canonicamente dal Priore Generale nel 1991, "Opera propria dell'Ordine" con la Regola di S. Agostino e gli Statuti propri, Communio è finora l'unica esperienza di laici consacrati facente parte dell'Ordine. Sappiamo di un'altra fraternità, le Oblate di Gesù Sacerdote, fondate nel 1995 da Padre Antonio Torío Estéban in Argentina, ma è soltanto aggregata all'Ordine.

Communio comprende uomini e donne non sposati, coniugi e giovani anche con esperienza di consacrazione temporanea. Attualmente conta una trentina di membri, dei quali 8 hanno emesso i voti perpetui e 14 i voti annuali. Ogni anno il Signore ne aggiunge qualcun altro.

Le fraternità locali sono dislocate in nove località:  Roma, Loano, Milano, Forlì, Latina, Palermo, Sassari;  Bordeaux in Francia e La Valletta a Malta.

Fuori d'Italia varie province sono interessate a questa proposta. Gli Statuti della Fraternità sono stati tradotti in spagnolo, inglese e francese.

Noi di Communio siamo da anni al vostro fianco, Reverendi Padri, perché abbiamo messo Gesù Cristo e la sua missione al centro della nostra vita. Ci riconosciamo nella comunione fraterna e ci sentiamo di esserne segno e strumento, pur nei nostri limiti personali.

Agostiniani fra gli agostiniani, condividiamo la spiritualità dell'Ordine, le ansie e i dolori, le premure pastorali e lo stile di vita nell'attenzione verso i poveri e l'accoglienza fraterna. Presenti nella chiesa locale, operiamo come catechisti, ministri straordinari, collaboratori nelle iniziative parroc-chiali e diocesane, nei consigli pastorali ed affari economici, nelle feste e negli affanni.

Siamo grati al Signore per il dono della vocazione che abbiamo ricevuto, a S. Agostino per la ricchezza della sua spiritualità,  ai Padri Agostiniani che ci hanno iniziati alla sua conoscenza e che continuano a guidarci ed a nutrirci.

Quando si è allenati alla preghiera e all'ascolto è più facile riconoscere la voce dello Spirito che chiama; ed il Signore può tutto in un cuore che ama.

Se nella Vostra attività pastorale e nella guida spirituale incontrerete persone che sono alla ricerca di un cammino più profondo e radicale, nella spiritualità agostiniana, pur rimanendo nella condizione di laici, valutate la possibilità di offrire la proposta di Communio. Grazie.

 

LA TESTIMONIANZA DI UNA VOCAZIONE
sul filo di Internet

“...Se lo ami, seguilo.

Tu dici: lo amo, ma per quale via devo seguirlo? Se il Signore tuo Dio ti avesse detto: io sono la verità e la vita, tu, desiderando la verità e bramando la vita, cercheresti di sicuro la via per arrivare all'una e all'altra.

Diresti a te stesso: gran bene è la verità, gran bene è la vita: oh! se fosse possibile all'anima mia trovare il mezzo per arrivarci!

Tu cerchi la via? Ascolta il Signore che ti dice in primo luogo: Io sono la via. Prima di dirti dove devi andare, ha premesso per dove devi passare: " Io sono",  disse, la via!

La via per arrivare dove? Alla verità e alla vita.

Prima ti indica la via da prendere, poi il termine dove vuoi arrivare.

Io sono la via, Io sono la verità, Io sono la vita Rimanendo presso il Padre, era verità e vita; rivestendosi della nostra carne, è diventato la via.

Non ti vien detto: devi affaticarti e cercare la via per arrivare alla verità e alla vita; non ti vien detto questo.

Pigro, alzati! La via stessa è venuta a te e ti ha svegliato dal sonno, se pure ti ha svegliato.

Alzati e cammina! Forse tu cerchi di camminare, ma non puoi perché ti dolgono i piedi. Per qual motivo ti dolgono? Perché hanno dovuto percorrere i duri sentieri imposti dai tuoi tirannici egoismi? 

Ma il Verbo di Dio ha guarito anche gli zoppi.

Tu replichi: sì, ho i piedi sani, ma non vedo la strada. Ebbene sappi che egli ha illuminato perfino i ciechi”.

(S. Agostino, Trattato 34,8,9)

Non potrebbe aiutarci a meditare su come vivere ogni giorno la nostra Pasqua? E a parlarne assieme? Un saluto a tutti.

(M.Costanza)

Da:  "Cassiciaco List - issue by Istituto Santa Caterina: santacat@tin.it" <cassiciaco@jetai.unipv.it>
A: 
"Lista Cassiciaco" <cassiciaco@jetai.unipv.it>
Data: 
10/04/00 22.19

Oggetto: sintonia... agostiniana

Carissima M. Costanza, mi hai battuto sul tempo! Questo  brano di S. Agostino che hai mandato alla Lista è proprio quello che volevo scrivere io. Quando una decina di giorni fa è apparsa la proposta di condividere un brano di S. Agostino, ho subito pensato a questo del trattato 34. Infatti queste  parole di S. Agostino hanno avuto una grande importanza nella mia vita. 

Non mi dilungherò adesso nel raccontarvi (non ti do del voi, mi riferisco a tutti gli amici della lista) la storia della mia conversione, dovuta all'esempio incoraggiante di S. Agostino, nel corso dell'anno centenario della sua conversione (1986/87). Parto direttamente dalla quaresima del 1988, quando avevo ormai capito che il Signore mi chiamava a seguirlo sulle orme di S. Agostino tra le Suore Agostiniane Serve di Gesù e Maria. Però non mi decidevo del tutto. 

In quel tempo frequentavo il secondo anno di Scienze Naturali a Pavia e crescevo nella fede e nello spirito agostiniano all'ombra dell'arca di S. Agostino. Ero anche già stata a vivere una breve esperienza nella comunità di Voghera (e mi era piaciuta), però mi tratteneva il pensiero di lasciare gli studi universitari a metà, mi dicevo: "Cara mia, se non riesci a portare a termine un impegno di breve durata, come puoi pensare di perseverare in una scelta definitiva?" E così non mi decidevo, finché mi sono trovata tra le mani un brano di S. Agostino che la Chiesa ha deciso di far leggere ai suoi fans più affezionati nell'Ufficio delle Letture della IV domenica di Quaresima. 

Come avrete già capito era proprio il brano proposto da M. Costanza. Ad un anno di distanza dalla mia conversione e vocazione trovavo un'altra risposta per un ulteriore passo nel mio cammino: "Se lo ami, seguilo!" Non ci sono scuse, niente "ma". Quello stesso giorno scrissi alla Madre Generale che volevo entrare in convento. Certo passò ancora qualche mese ma ormai ero pronta. E così  è stato ma Agostino non aveva finito di aiutarmi con questo brano del trattato 34. Due anni più tardi, nel '90 ho ricevuto l'abito religioso proprio la IV domenica di Quaresima, iniziando così il noviziato. Non si trattava ancora di pronunciare i voti ma anche deporre definitivamente gli abiti di sempre per vestire un abito religioso è un passo che ha il suo peso. 

Le opere di Dio, si sa, sono sempre contrastate dalle tentazioni, dai dubbi, dal misurare la propria miseria e comincia a venire una certa tremarella: "Sarò all'altezza di ciò che il Signore vuole? Sarò degna di quest'abito?". Fino a poco prima della funzione la mia testa scoppiava e il cuore mi veniva in gola. Dalla preoccupazione mi ero dimenticata di recitare l'Ufficio delle Letture (è una sana abitudine che ho preso dai Padri e anche se le Suore di vita attiva non sono tenute a recitarlo, cerco di non trascurarlo). Immaginatevi la mia sorpresa quando mi sono trovata di nuovo di fronte a quel brano di S. Agostino: "Se lo ami, seguilo!" Mi sono chiesta: "Lo amo? Sì, e allora lo seguo". 

Ogni volta che mi trovo tra le mani i passi della Scrittura o di S. Agostino che hanno dato una svolta alla mia vita, mi invade un senso di stupore e di gratitudine verso il Signore. Amarlo è seguirlo, "Quando l'amore vi chiama, seguitelo, anche se ha vie sassose e ripide" dice Gibran. E' quello che auguro a tutti voi, ognuno secondo il progetto che Dio ha tracciato per lui. Buon cammino dietro Cristo risorto!

(Sr. Marta)

COMMUNIO - Foglio interno di collegamento della Frater-nità Secolare Agostiniana di vita consacrata "Communio".Redazione: P. Pietro Bellini, via Paolo VI, 2500193 Roma - tel. (06) 68 00 61; fax: (06) 68 00 62 99.E-mail Responsabile: pbellini@aug.org

E-mail Segreteria:  communio@libero.it


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