I COSTUMI

 

 

I tessuti

I tessuti sono quelli classici della tradizione contadina abruzzese, ossia lana e canapa.

Nell’impossibilità di poter ritrovare le ormai desuete varietà di panni di lana utilizzate nei secoli scorsi, come la castorina o la borgognone, si è utilizzata una lana più pesante per gli uomini e più leggera per le donne.

Molto preziose sono le camicie degli uomini che sono state realizzate con il recupero presso alcune famiglie di stoffe di canapa tessute al telaio da donne del Cicolano tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento.

 La foggia

La foggia dei costumi si ispira al patrimonio iconografico contenuto nei Catasti preonciari delle Università del Cicolano del XVIII secolo conservati nell’Archivio di Stato dell’Aquila.

In particolare si ricorda quello  di Pescorocchiano del 1750 compilato dall’Abate Francesco Saverio Sallusti, dove si incontrano numerose e bellissime illustrazioni che ci offrono uno spaccato più unico che raro di vita contadina di quel tempo.

 I colori

Per i colori si è fatto riferimento alle notizie tratte dalle varie Statistiche del periodo murattiano (1808-1815) e dalle monografie realizzate nella seconda metà dell’ottocento nel corso dell’Inchiesta Jacini sulle condizioni della classe agricola, dove nel Cicolano è testimoniato l’utilizzo, anche casalingo, di erbe tintorie come la robbia, il guado, la guaderella ed il legno del campeggio che servivano appunto per tingere ed arricchire le vesti di diversi colori.