GOOD BY ‘900.
di Santina Scaldaferri
La
scena si presenta festosamente natalizia, con albero di Natale e addobbi vari…
C’è
una poltrona, un televisore, un computer…
Prima
scena: una bambina seduta, guarda il telegiornale.
Musica:
Sigla del Telegiornale.
Proiezione:
sigla telegiornale; poi, titoli telegiornale.
GIORNALISTA:
(fa finta di truccarsi- poi, sorpresa)
Sono in onda? (mette via la cipria e si ricompone) Buonasera
(secco)! Ecco le ultime notizie: ancora un’imbarcazione, carica di
profughi, è approdata sulla costa di Otranto … anche oggi una vittima della
droga … incidenti sull’autostrada… (squilla il telefono
sulla scrivania…) Scusate…sì… sì…ha
capito…va bene…(chiude il telefono)
Dalla regia è arrivata una nuova notizia: è stato trovato morto un uomo di
colore, vittima dell’ennesima violenza…
in
tutto il mondo si sta preparando il Natale…
Musica:
Sigla del Telegiornale.
Proiezione:
sigla telegiornale.
Si alza, spegne il televisore e si dirige verso il computer.
ALESSIA:
Quante brutte notizie! Meno male che si avvicina il Natale…sarebbe
bello se Babbo Natale cancellasse tutte queste cose tristi….(sbadiglia) Che giornata piena! Sono veramente stanca! Prima la
scuola…poi la danza…l’appuntamento dal dentista…gli acquisti di Natale
con la mamma…ora mi collego un attimo con i miei amici di Internet, ma solo il
tempo di salutarli e finalmente andrò a dormire…(sbadiglia)
Accende
il computer, controlla la posta e trova dei messaggi.
Proiezione: Diapositiva
Internet
ALESSIA: Ah, ecco! C’è un messaggio di Kimberly , dall’America (lo legge)
“Cara Alessia, oggi non posso giocare con te a VIRTUAL-PUB… devo
andare con la mamma dalla nonna. A domani!”
Va bhè! Tanto sono stanca.
Proiezione: Diapositiva
e-mail.
Però
voglio rispondere alla sua e-mail: “Cara Kimberly, ho ricevuto il tuo
messaggio, mi dispiace che non ci sei…la nostra amicizia è così bella…mi
sembra quasi di averti come compagna di classe, visto che giochiamo sempre
insieme…peccato però che non possiamo vederci veramente…chissà se un
giorno ci incontreremo…magari quando saremo grandi…”
Musica:
Inizia, pianissimo, NINNA NANNA - Chopin.
Scrive
sul computer e, intanto, dice tra sé e sé…
ALESSIA:
…sarebbe bello…(sbadiglia)
…ho sonno, però…
Si appoggia su un braccio e si addormenta davanti al computer.
Musica:
Aumenta di volume la NINNA NANNA – Chopin.
Si fonde con musica DANCE
Proiezione: diapositive sogno- poi foto
New Jork – poi caricatura.
Entrano
in scena dei bambini americani: calzoncini corti, berrettino al contrario,
skate-board, scarpette da ginnastica, Walkman, chewing-gum…ballando!
Alessia
si veglia, si stropiccia gli occhi, si alza; la sua sagoma (disegnata sulla
scenognafia) rimane vicino al computer, a dormire.
ALESSIA:
Sto sognando? Dove mi trovo? E voi
chi siete?
KIMBERLY (Americ.1): Ehilà, italiana! Cosa
fai da queste parti?
ALESSIA: Veramente non saprei…giurerei che fino a qualche minuto fa mi trovavo davanti al mio computer…ed ora sono qui…non chiedetemi perché: aiutatemi a capire cosa mi é successo (quasi piagnucolando)
Americ.2:
Hey amica! Non ti preoccupare siamo bambini come te…
Americ.3:
…sei in America!
Americ.4:
Non vedi le grandi
strade, gli immensi grattacieli…
Americ.4:
Non senti i rumori della grande metropoli…
ALESSIA:
Effettivamente tutto questo mi ricorda qualcosa…ma certo! È proprio
come nei film alla televisione…io mi chiamo Alessia e voi?
KIMBERLY:
Alessia? Non sarai per caso la stessa Alessia con la quale gioco su Internet? Io
sono Kimberly…
ALESSIA:
Ma no! Non è possibile…sono proprio io!
KIMBERLY:
E vai…batti cinque! Amici questa è ALESSIA la mia amica italiana!
Americ.2:
Già che sei qua, perché non ci insegni un gioco italiano?
Americ.3:
Sì, dai!
ALESSIA:
(pensierosa) Mhhhm…vediamo un
po’…ma certo! Ci sarebbe un gioco che si chiama “Giù dalla torre”
Americ.4:
Come si gioca?
Americ.5:
Non abbiamo una torre!!!
ALESSIA:
Non occorre una torre vera… il gioco consiste nell’eliminare persone
o cose, buttandole da una torre immaginaria…
KIMBERLY:
Inizio a capire…
Americ.3:
Chi buttiamo?
Americ.4:
Io butterei la mia maestra di matematica…e con lei tutte le tabelline….
ALESSIA:
Vedo che hai capito…ma vorrei fare una piccola modifica a questo
gioco…
Americ.5:
Che cosa vuoi cambiare? Buttiamo la maestra di storia?
ALESSIA:
Ma no! Pensavo a qualcosa di più importante…
KIMBERLY:
Certo! Potremmo buttare persone famose…
Americ.2:
O avvenimenti…
ALESSIA:
Ci sono! Visto che stiamo per salutare il millennio, giochiamo a buttare
tutte le cose brutte del vecchio secolo…quelle di cui parlano sempre al
telegiornale…così portiamo nel 2000 solo le cose belle…
Americ.4:
Inizio io…inizio io…
Americ.5:
(lo spinge) No, io!
KIMBERLY:
Mettiamoci d’accordo. Diciamo una cosa per ciascuno ed Alessia prende
nota…Inizia tu! (si rivolge ad Americ.3)
Americ.3:
Dunque! Vediamo un po’…ehmmm…giù dalla torre…giù dalla
torre…butterei….LA VIOLENZA! Sì, proprio la violenza…
Americ.4:
Certo! Così potremmo giocare per le strade più tranquillamente…
Americ.5:
…anche tutte le armi, potremmo buttare giù dalla torre…
Americ.2:
Io butterei dalla torre tutta la droga…
Americ.3:
Sì! E tutti gli spacciatori…
KIMBERLY:
Che bel mondo sarebbe!!! Dovremmo togliere anche tutte le malattie…
ALESSIA:
(mentre scrive su un bloc-notes attaccato al collo) Violenza…
armi… droga…spacciatori…malattie…
Entra
la stella-taxi
ALESSIA:
Guarda, guarda! Una stella a taxi! Prendiamola; Kimberly vieni con me,
giriamo un po’ per il mondo!
TASSISTA:
Pronti? Si parte!
Musica:
stacchetto POP.
Proiezione: diapositiva
stella cometa.
Kimberly
e Alessia si aggrappano alla stella e iniziano il viaggio.
Arrivano
in Africa.
Musica:
stacchetto TAMBURI AFRICANI.
Proiezione: diapositiva
TRAMONTO AFRICA – poi disegno capanna, palma e cammello.
Appena
sentono i tamburi, entrano i bambini africani, danzando.
ALESSIA:
Non posso crederci, siamo in Africa!
KIMBERLY:
Eppure direi di aver fatto poca strada.
ALESSIA:
Meno male che il nostro taxi non ha il tassametro, altrimenti…
CLOE
(Afric.1): Ghi siede?
Afric.2:
Da dove voi essere venudi?
Afric.3:
Come essere vesdidi sdrani!
Afric.4:
Loro avere pelle bianca, essere siguramende sdranieri.
ALESSIA:
Io sono Alessia e vengo dall’Italia.
KIMBERLY:
Io sono Kimberly e sono americana.
CLOE:
Io essere Cloe e questi essere i miei fratelli africani.
ALESSIA:
Sapete, siamo in giro a conoscere altri bambini per invitarli a giocare
con noi…
CLOE:
Io essere brobrio guriosa di sapere di ghe giogo barli!
ALESSIA
e KIMBERLY: Giù dalla torre.
Afric.3:
Aiudo, aiudo! Gi volere buttare dalla dorre!
ALESSIA:
Nooooo! Il gioco è così: bisogna buttare giù dalla torre problemi,
persone o cose che non ci piacciono.
Afric.4:
Io volere buttare giù dalla torre il mio cammello…perché essere
testardo come un mulo e sputare sempre!
KIMBERLY:
(ride) Pensiamo alle cose importanti, che
non vogliamo portare nel nuovo millennio…
CLOE: Problemi in Africa essere tandi quandi granelli di sabbia nel deserdo.
Afric.2:
Ecco: io avere mio fratellino che piangere sembre, notte e giorno, berghé
avere fame…
Afric.3:
Allora noi potere buddare tudda la sofferenza che noi provare con fame…
Alessia
scrive.
Afric.4:
Io volere buttare tutti uomini bianghi, perché essere moldo gattivi con
noi…loro pigghiare, sfruttare…in passato avere anche venduto nosdri fratelli
ad altri uomini bianghi… come loro vendere animali…
CLOE:
Noi non volere buttare altri uomini, anche se essere cattivi…ora non
essere più quei tempi, ma a me non piagere che qualcuno angora oggi domandare
perché io essere nera…
ALESSIA: Allora buttiamo giù dalla torre anche la fame e il razzismo! (scrive)
KIMBERLY:
Guardate la stella taxi… Cloe, dai, vieni anche tu con noi! Più siamo, più
bello sarà il nostro viaggio!
Tassista:
Altro giro…altri corsa!
Musica:
stacchetto POP.
Proiezione: diapositiva
CIELO.
Alessia,
Kimberly e Cloe si aggrappano alla stella-taxi e continuano a girare.
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