SCENA TERZA

(Il conte va alle crociate)

 

Passano tre fraticelli. Si siedono a riposare o si inginocchiano a pregare. I tre li spiano. Poi vengono sulla scena e, dopo un po’ di esplorazione, si decidono a parlare.

 

MILLEMOSCHE  Meno male che siete arrivati voi, fratelli frati…

I FRATE               Perché?

MILLEMOSCHE  Perché siamo nudi, scalzi e affamati.

II FRATE             Bravi! Digiunare è una giusta penitenza per i peccatori.

CARESTIA          E chi sarebbero questi peccatori?

III FRATE            Voi!

PANNOCCHIA    Io no! Non ho mai fatto un peccato in vita mia!

CARESTIA          Io nemmeno!

MILLEMOSCHE  E io neanche!

PANNOCCHIA    Perché non ci date i vostri vestiti?

II FRATE             Non possiamo…la Regola del nostro convento non ce lo permette...e noi siamo frati e dobbiamo osservare la Regola...

MILLEMOSCHE  Sì, ma noi non siamo frati e non dobbiamo osservarla, perciò ce li prendiamo con la forza!

 

Saltano addosso ai frati, li spogliano e li derubano delle tonache. Poi se la danno a gambe, inseguiti dai tre frati in mutande.

 

I FRATE               Ladri! Fermatevi!

III FRATE            Ridateci i nostri vestiti!

II FRATE             Mascalzoni! Tornate qua!

III FRATE            Vi prenderemo!

 

Escono tutti. Musica.

 

Entra in scena una processione di personaggi che gira e rigira e sembra non finire mai: soldati, cavalli, servi con sacchi e bagagli, ecc.

 

Tornano i falsi frati e rimangono stupiti a guardare quella gente.

 

Un ufficiale li chiama.

 

UFFICIALE          Ehi!… Voi, frati!… (non si girano)… Monaci!… Francescani!…

 

(qualcuno li scuote, si girano)

 

MIL. CAR. PAN.  Noi?

UFFICIALE          Sì, voi!… Siete gli unici frati qua, no?

MIL. CAR. PAN.  (si guardano i vestiti) Ah!… Sì!…

UFFICIALE          Venite qua! Il signor Conte Focarazzo dei Focarazzi sta partendo per le Crociate e chiede di essere confessato.

PANNOCCHIA    Eh?

CARESTIA          E chiamate un prete!

UFFICIALE          E voi chi siete?

CARESTIA          Ah! Già!

PANNOCCHIA    Cosa? Confessato?

MILLEMOSCHE  Da noi?… Ma non possiamo…

UFFICIALE          Come non potete? Osate rifiutare un così grande onore? (tira fuori la spada)

MILLEMOSCHE  Eh?… No!… Rifiutare no… è che noi…

CARESTIA          è che noi non siamo…

PANNOCCHIA    Non siamo proprio…

UFFICIALE          Cosa non siete?

MILLEMOSCHE  Volevamo dire che noi… non siamo… degni… ecco… non siamo degni di confessare il signor Conte Paparazzo…

UFFICIALE          Focarazzo…

PANNOCCHIA    Appunto… noi siamo troppo umili… per lui ci vorrebbe almeno un cardinale… Focarazzo come lui…

MILLEMOSCHE  Ma che cardinale?!… Ci vorrebbe il Papa in persona per il signor Conte!

CARESTIA          Giusto!

UFFICIALE          Ma lui vuole proprio dei fraticelli umili…

CARESTIA          Allora io no… non sono umile!

PANNOCCHIA    Neanch’io! (indicando MILLEMOSCHE) Lui è umile!

MILLEMOSCHE  Chi? Io? Ma quando mai! Io sono un prepotente… io ammazzo tutti… io… li spenno vivi…

UFFICIALE          Ma allora… non siete fraticelli?

MILLEMOSCHE  Come no! Certo che siamo fraticelli!

UFFICIALE          E allora avanti e senza storie! (si arrabbia)

MILLEMOSCHE  Va bene… come non detto…dov’è questo povero peccatore?

 

L’ufficiale fa un gesto e arriva il Conte, portato su una sedia.

 

CARESTIA          Poverino! È senza gambe…

PANNOCCHIA    Forse le ha perse in guerra…

MILLEMOSCHE  Stupidi! I nobili vanno in giro seduti.

PANNOCCHIA    Beati loro!

CARESTIA          Ho deciso: da grande farò il nobile anch’io!

CONTE                Cominciamo!

CARESTIA          Da dove si comincia?

PANNOCCHIA    Tu ti sei confessato qualche volta?

CARESTIA          Mai!

PANNOCCHIA    Stiamo freschi!

MILLEMOSCHE  Facciamo cominciare lui! (si rivolge al Conte) Ehm… signor Conte… la nuova regola del convento dice che è meglio se cominciate voi…

CONTE                Va bene. (Il Conte comincia a parlare una specie di latino, tra lo stupore dei “frati”)… us um ibiscus vobiscum… et facere… nostrum… confessio… confessio… peccatorum… absolvite, fratres!… (aspetta) absolvite, fratres!… (nervoso)Absolvite!

MILLEMOSCHE  Eh?

CONTE                Datemi l’assoluzione!

MILLEMOSCHE  Ah!… Sì!… (tra loro)…Prendi l’assoluzione… e dagliela!

PANNOCCHIA    L’assoluzione? Ma io non ce l’ho!

MILLEMOSCHE  (a Carestia) Ce l’hai tu?

CARESTIA          Cosa?

PANNOCCHIA    La soluzione!

CARESTIA          No… adesso non ve la prendete con me… io non l’ho vista, eh!

PANNOCCHIA    (al Conte) Fa lo stesso se ve la portiamo domani?

CARESTIA          Non fare promesse stupide! Domani dove gliela prendiamo?

MILLEMOSCHE  Che t’importa? Domani scappiamo…

CONTE                La voglio adesso! Sto partendo per la guerra…

CARESTIA          Ah! E dategli almeno una spada! (toglie di mano uno spadone ad un soldato e la alza; il Cnte piega la testa)

CARESTIA          Ma che fa?

PANNOCCHIA    Vuole che gli tagli la testa… accontentalo, così dopo ci lascia andare…

MILLEMOSCHE  Sì… così dopo lui la taglia a noi…

CONTE                Fammi la Croce!

CARESTIA          Subito! (con la spada traccia un segno di croce sulla testa del Conte)

CONTE                Bene! Adesso possiamo andare in guerra! (Il soldato si riprende la spada)

PANNOCCHIA    E noi possiamo andare in pace!

 

Il Conte e i soldati partono.

 

CARESTIA          Buona guerra!

MILLEMOSCHE Ciao, Paparazzo dei Paparazzi!

CARESTIA          Ma i nobili fanno tutto da seduti? Anche la guerra?

MILLEMOSCHE Gli piace stare comodi!

CARESTIA          Una buona abitudine… da vecchio la prenderò anch’io!

MILLEMOSCHE  Tu non diventerai mai vecchio!

CARESTIA          Ah!…Meno male!… Mi piace stare giovane!

MILLEMOSCHE  Morirai prima… di fame!

PANNOCCHIA    Bhè, che facciamo! Fra poco diventa buio…

MILLEMOSCHE Facile… siamo tre frati… e che fanno la sera i bravi fraticelli?

PANNOCCHIA    E che ne so? Vanno al cinema?

CARESTIA          Meglio in discoteca!

MILLEMOSCHE  Ignoranti! Siamo nel Medioevo: non ci sono ancora ne cinema, né discoteche…

CARESTIA          Ah, già! Allora stiamo a casa a guardare la televisione!

MILLEMOSCHE  Guardate là…

PANNOCCHIA    Dove?

MILLEMOSCHE  Lassù… che vedete?

CARESTIA          Un muro…

PANNOCCHIA    è un convento! Noi siamo frati e andiamo al convento…

MILLEMOSCHE Giusto! Perché al convento si ce…

PANNOCCHIA    Si ce…?

MILLEMOSCHE  Si ce…

CARESTIA          Si ce-rcano le stelle!

MILLEMOSCHE  Ma che stelle? Si ce…

PANNOCCHIA    Si ce-rcano le candele?

MILLEMOSCHE  Stupidi! SI CENA!!

PANNOCCHIA    Si cena?? Questa sì che è una bella notizia… andiamo! (escono di corsa)

 

 

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