SCENA SESTA

(Inseguiti dalla “Fame”)

 

Entrano in scena, sempre più stremati.

 

PANNOCCHIA    Non ce la faccio più… ci possiamo fermare un po’?

MILLEMOSCHE  Sì, bravo, così ci prendono!

PANNOCCHIA    Ma no… ormai li abbiamo seminati… (guarda lontano)… Non c’è nessuno… Quelli hanno un assedio da fare… figurati se pensano ad inseguire noi tre…

CARESTIA          Quelli no, ma… qualcuno che ci segue c’è… (guardando lontano)

MILLEMOSCHE  E chi è? (guardano anche gli altri)

CARESTIA          Non lo so… mi sembra una… donna…

PANNOCCHIA    Una donna da queste parti?

CARESTIA          Però è strano… ogni volta che si fa vedere, mi vengono subito i crampi qui allo stomaco…

PANNOCCHIA    Ma dov’è?

CARESTIA          Adesso dev’essere nascosta dietro quelle rocce… eccola!… È là!… Adesso si vede!

 

Tutt’e tre si tengono lo stomaco e si contorcono.

 

CARESTIA          Ahi!…

MILLEMOSCHE  Che dolore!…

PANNOCCHIA    Mamma mia!…

 

Ad un tratto passa il dolore.

 

PANNOCCHIA    Non c’è più… s’è nascosta…

CARESTIA          Cosa vi dicevo? Appena si fa vedere arrivano dei terribili dolori allo stomaco…

MILLEMOSCHE  Non sarà una strega?

PANNOCCHIA    è vero!… Sicuramente è una strega!

CARESTIA          E perché ci segue?

PANNOCCHIA    Ce l’ha con noi!

CARESTIA          Io non le ho fatto niente…

MILLEMOSCHE  Le streghe ce l’hanno con tutti…

CARESTIA          Cosa ci può fare?

PANNOCCHIA    Dicono che le streghe attaccano la peste…

CARESTIA          Come ci possiamo difendere?

MILLEMOSCHE  Basta trattenere il respiro… devi tener fermi i polmoni e non la prendi…

PANNOCCHIA    Io so che le streghe hanno paura dell’aglio e dei diavoli…

CARESTIA          Allora vestiamoci da diavoli…

MILLEMOSCHE  Ci vorrebbero le corna!

CARESTIA          Voi le avete le corna?

PANNOCCHIA    L’anno scorso io avevo un cornetto… ma poi avevo fame e l’ho mangiato…

MILLEMOSCHE  Venendo qua, ho visto una macelleria con tante corna di montone appese davanti alla porta…

CARESTIA          Andiamo a prenderle, allora, così faremo paura alla strega!

PANNOCCHIA    Andate voi… io non ce la faccio più… vi aspetto qua…

CARESTIA          E se arriva la strega?

PANNOCCHIA    Trattengo il respiro e non arriva…

MILLEMOSCHE  Va bene… aspetta qua!

 

Pannocchia inizia a trattenere il respiro, diventa tutto rosso, si sforza, ecc.

Dall’altra parte entra la “donna”. Furtiva si avvicina da dietro e lo afferra allo stomaco.

 

PANNOCCHIA    Ahi!… Lo stomaco!… La strega!… Mamma mia!… Lasciami!… Ma chi sei!… Vattene!…

FAME                   Non me ne vado se non mangi!

PANNOCCHIA    Eh?… Se non mangio?… Ma tu chi sei?

FAME                   Sono la fame!

PANNOCCHIA    La fame? E non bastava quella che già mi porto appresso?

FAME                   Sono sempre io che ti vengo dietro da quando sei nato!

PANNOCCHIA    Eh! Me ne sono accorto, purtroppo! Ma perché non mi lasci in pace?

FAME                   Tu mangia e io ti lascio in pace!

PANNOCCHIA    è facile dirlo!… Ma cosa mangio?… Non riesco mai a trovare un accidenti!

FAME                   E allora io mangio te… (comincia a rosicchiarlo)

 

Tornano i suoi compagni.

 

MILLEMOSCHE  Ma cosa fai? Perché gridi in quel modo?

PANNOCCHIA    Liberatemi dalla strega!

MILLEMOSCHE  Ma quale strega?

PANNOCCHIA    Questa che ho sullo stomaco!

MILLEMOSCHE  Ma non c’è niente sul tuo stomaco…

PANNOCCHIA    E questo è il guaio! Presto! Mettetemi qualcosa nello stomaco!

CARESTIA          Eh! Se avessimo qualcosa lo metteremmo prima nel nostro stomaco, che è più vuoto del tuo!

 

A sentire questo, la fame, invisibile ai due, salta addosso a loro e attanaglia anche il loro stomaco. Poi di colpo, come è arrivata, così va via.

 

PANNOCCHIA    Se n’è andata?

MILLEMOSCHE  Chi?

CARESTIA          La fame?

PANNOCCHIA    Fra poco torna… ogni tanto mi vengono certe crisi… è lei!… La strega!… cioè… la fame!… L’ho vista! Mi ha parlato!

MILLEMOSCHE  Sì! Adesso veramente per la fame cominciamo ad avere le visioni…

PANNOCCHIA    Prendi le corna… almeno ci difendiamo dalla strega…

MILLEMOSCHE  Però dobbiamo anche trattenere il respiro… così…

 

Si mettono le corna.

 

CARESTIA          Sto bene così?

MILLEMOSCHE  Sembri un caprone!

PANNOCCHIA    Non è che per caso ci chiameranno cornuti?

MILLEMOSCHE  E che c’importa!… Almeno teniamo lontano le streghe…

 

Passano due contadine. Li guardano impressionate, poi buttano gli attrezzi e scappano a precipizio.

 

PANNOCCHIA    Che avevano quelle?

MILLEMOSCHE  Mah!… C’è tanta gente strana al mondo… andiamo… non voglio che la notte ci sorprenda in questo posto di streghe. (escono)

 

Tornano le due contadine, con altra gente del villaggio, armata di attrezzi agricoli e corde.

 

1° CONT.             Ecco… erano qui!

3° CONT.             Ma qui non c’è nessuno…

2° CONT.             Ma sì… erano proprio qui… Erano tre diavoli con certe corna lunghe almeno due metri… tutti rossi in viso…

1° CONT:             Con una coda lunga quattro metri… i capelli come due serpenti… le mani con certi artigli così… e i denti come i lupi…

2° CONT.             E spruzzavano fuoco dal naso e dalla bocca…

4° CONT.             Io dico che il sole vi ha dato in testa!

1° CONT.             Ma se ci hanno rincorso fino al villaggio e galoppavano come cavalli selvaggi!

5° CONT.             Sì… e dove sono? Adesso ti faccio vedere che avete sognto tutto… ascolta: Diavoli! Se ci siete venite fuori!

 

In quel momento entrano i tre compagni con le corna, sempre guardandosi alle spalle e trattenendo a tratti il respiro.

 

2° CONT.             Eccoli!… Che vi dicevo? (tutti i contadini impugnano gli attrezzi)

5° CONT.             Fermi!… Vade retro!...

3° CONT.             Prendete le corde, presto!… Vade retro!

 

I tre rimangono sbalorditi e si lasciano catturare.

 

MILLEMOSCHE  Ma che fate?

6° CONT.             Zitto Satana! Vade retro!

4° CONT.             Volevate assaltare il nostro villaggio? Ma vi abbiamo scoperto!

7° CONT.             Al rogo!… Al rogo!

8° CONT.             Sì!… Bruciamoli!

9° CONT.             Bruciamoli vivi!

10° CONT.           Rimandiamoli all’inferno!

5° CONT.             Prendi quel palo!

6° CONT.             Legali stretti… i diavoli sono pericolosi!

MILLEMOSCHE  Ma quali diavoli?

CARESTIA          Lasciateci!

PANNOCCHIA    Assassini!

5° CONT.             Fateli tacere!

 

Li imbavagliano. Li legano tutt’e tre allo stesso palo e ammucchiano degli sterpi, o paglia, vicino ai loro piedi.

 

5° CONT.             Presto, il fuoco!

7° CONT.             Accendete!

8° CONT.             Accendete!

9° CONT.             Accendete!

5° CONT.             Chi ha i fiammiferi?

6° CONT.             Io no…

10° CONT.           Io non fumo…

 

Tutti rovistano nelle tasche.

 

9° CONT.             Io dovrei avere l’acciarino… ma dove l’ho messo?

4° CONT.             Niente… non c’è niente…

3° CONT.             Nessuno ha un fiammifero?

5° CONT.             Ma insomma… abbiamo preso tre diavoli e non li possiamo bruciare?

6° CONT.             Però loro sono dei diavoli… dovrebbero avere il fuoco…

5° CONT.             è vero… Scusate… vi dispiace soffiare dal naso un po’ di fiamme sulla paglia?

 

I tre mugolano, tentando disperatamente di gridare.

 

6° CONT.             Niente… dobbiamo tornare al paese a prendere i fiammiferi…

5° CONT.             Chi ci va?… Vai tu…

6° CONT.             Io da solo non ci vado con i diavoli in circolazione… chissà quanti ce ne sono in giro…

10° CONT.           Dite che ce ne sono degli altri?

7° CONT.             Quelli si muovono sempre in gruppi di almeno millecinquecentocinquantatre…

8° CONT.             Eh?

7° CONT.             L’ha detto il prete l’altro giorno alla predica...

9° CONT.             Sentite… io vorrei tornare a casa… (si guardano intorno spaventati)

4° CONT.             Hai ragione… Anch’io ho un impegno… l’avevo dimenticato…

3° CONT.             Sì… sì… s’è fatto tardi… meglio stare insieme e tornare in gruppo…

5° CONT.             Andiamo…

 

Furtivi e prudenti se ne vanno, lasciando i tre legati al palo.

Cominciano a comunicare mugolando, finchè riescono a farsi scivolar via il bavaglio. In quel momento torna la Fame.

 

PANNOCCHIA    Ahi!… Lo stomaco!

MILLEMOSCHE  Che crampi!

CARESTIA          Datemi qualcosa da mangiare!

MILLEMOSCHE  Non ce la faccio più!

TUTTI                  Aiuto!

 

Svengono.

 

FAME                   Mamma mia… non hanno ancora mangiato!… Bhè neanche posso stare solo dietro a loro… devo andare a tormentare tante altre persone…

 

La fame si avvicina e mette un qualcosa in bocca ad ognuno di loro. Essi cominciano a masticare con gli occhi chiusi.

 

FAME                   A dire il vero… mi fanno anche un po’ pena… in fondo sono sfortunati… e anche simpatici!

 

Poi li slega uno per uno e li adagia per terra. Poi, lentamente se ne va. Essi continuano a masticare. Poi cominciano a parlare, sempre con gli occhi chiusi.

 

MILLEMOSCHE  C’è qualcuno che mastica?

PANNOCCHIA    Io…

CARESTIA          E anch’io…

MILLEMOSCHE  Cosa state mangiando voi?

PANNOCCHIA    Io sono un vassallo… il nobile marchese Pannocchino dei Pannocchioni e sto sgranocchiando una bellissima vacca al forno… con una montagna di insalata sopra…

CARESTIA          Io sono un valvassore… il Conte Carestiazzo dei Carestioni… e mi sto tuffando in un barile di ricotta bianca come la neve…

MILLEMOSCHE  E io sono seduto alla tavola dell’Imperatore… anzi, sono proprio l’Imperatore… e tutti i vassalli, i valvassori e i valvassini mi portano dei favolosi doni… galline, conigli, pecore, torte alla crema… biscotti e amaretti… fagiani e galletti… e passo il mio tempo a mangiare… comincio alle dieci di mattina e finisco alle dieci della mattina seguente… e poi ricomincio perché è ora di pranzo…

PANNOCCHIA    Che ne dite, signor Conte, di cenare insieme una di queste sere?

CARESTIA          Ma con piacere, signo marchese… per me sarà un onore…

MILLEMOSCHE  Allora venite tutti e due al castello dell’Imperatore… daremo una bellissima festa…

 

Un po’ di silenzio.

 

MILLEMOSCHE  Ehi!… Ma voi dormite o siete svegli?

PANNOCCHIA    Io sto dormendo come un sasso…

CARESTIA          E io dormo più di voi…

MILLEMOSCHE  Anch’io…

PANNOCCHIA    Se parli, sei sveglio…

MILLEMOSCHE  Parlo nel sonno…

CARESTIA          Io sto facendo un sogno meraviglioso…

PANNOCCHIA    Anch’io…

MILLEMOSCHE  Il mio è stupendo…

CARESTIA          Allora… stiamo dormendo tutt’e tre… Ssss! Facciamo piano… e stiamo zitti… se no ci svegliamo… Buon Appetito…

 

 

F I N E

 

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