Mappa dell'esperienza

 

Il culto della Madonna

 

La Madonna di Viggiano è una statua lignea ricoperta di oro dal colore scuro, infatti è detta anche “ Madonna Nera”.

La leggenda racconta che quando i Saraceni arrivarono in Basilicata alcuni fedeli per sottrarre l’immagine sacra alle devastazioni, la nascosero su una vetta e non si sa per quanto tempo vi sia rimasta nascosta. Intorno all’anno 1400, una notte, dei pastori videro delle luci che illuminavano la vetta e poiché l’episodio si ripetè per più notti, incuriositi si recarono sul luogo dal quale provenivano le luci, ma non trovarono niente, allora cominciarono a cercare, a  scavare e trovarono la parte superiore dell’attuale immagine.

In seguito gli Spagnoli le diedero la posizione di seduta e le aggiunsero in grembo il Bambino a somiglianza della loro Madonna che si trova nel santuario di Montserrat.

I paesi di origine di quei pastori erano: Viggiano, Marsicovetere e Calvello, perciò ognuno di essi voleva avere il privilegio di portare nel proprio paese l’immagine sacra.

 

Sul fatto che l’icona della Madonna sia stata portata a Viggiano ci sono diverse versioni: c’è chi dice che essendo stata trovata in territorio di Viggiano era logico portarla in paese; c’è chi sostiene che i pastori non riuscendo a mettersi d’accordo decisero di costruire tre porte ognuna in direzione del proprio paese e al centro vi collocarono l’immagine e la lasciarono così per un’intera notte, ma il mattino successivo trovarono l’icona girata verso la parte che indicava Viggiano. Da allora fu venerata e chiamata Madonna del Sacro Monte di Viggiano. Sul luogo del ritrovamento,  venne costruita una cappella per collocarvi l’immagine per un certo periodo dell’anno;  infatti l’icona viene portata in questa cappella la prima domenica di Maggio e vi rimane tutta l’estate dove viene venerata da moltissimi pellegrini, i quali prima di entrare in chiesa fanno tre giri intorno alla cappella. La prima domenica di Settembre viene riportata in paese accompagnata, in solenne processione, da una moltitudine di pellegrini che cantando e ballando anche sotto il peso dei “cinti” (castelli fatti con candele di cera, un tempo molto numerosi e che oggi vanno man mano scomparendo), la venerano come miracolosa.

La nostra Madonna fu incoronata Regina della Lucania nel 1882 e con l’avvento centenario dell’incoronazione, il rito si è rinnovato con Papa Giovanni Paolo II, nella Piana di Tito nel 1991.

 

 

 

 

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