PREMESSA
Il
Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei docenti, all’inizio
del corrente anno scolastico, aveva individuato i compiti da attribuire a
ciascuna Funzione – obiettivo ed, in particolare, aveva affidato alla
scrivente, responsabile dell’Area 1 “Gestione del Piano dell’Offerta
Formativa”, nominata con provvedimento del Dirigente scolastico, emesso in data 10/10/2000
(protocollo 3015/B13), le seguenti finalità da perseguire:
·
Coordinamento dei gruppi per
l’elaborazione e la revisione del P.O.F. e cura dei raccordi con l’attività
delle altre Figure obiettivo;
·
Predisposizione degli strumenti e delle
modalità di monitoraggio dell’attuazione del P.O.F., verifica e valutazione
delle attività del piano, particolarmente della congruenza tra finalità ed
esiti;
·
Supporto organizzativo alla realizzazione
dei progetti; raccolta e comunicazione strutturata dei dati sulle risorse
economiche di competenze e di materiale, in ordine alla compatibilità con i
progetti predisposti.
Tutte
le attività sono documentate nel “Registro-giornale per i docenti incaricati
dei progetti Funzione-obiettivo”, dal quale si possono evincere le modalità
ed i tempi di attuazione del lavoro svolto, le ore impiegate e gli incontri
promossi. Alla presente relazione sono, inoltre, allegati tutti i documenti
prodotti:
·
convocazioni,
·
verbali,
·
fogli per le firme di presenza dei
componenti dei gruppi,
·
progetti.
1.
Costituzione e coordinamento dei gruppi di lavoro.
Tra
le possibilità date dal collegio dei docenti alle F.O. vi era anche quella di
costituire dei gruppi di lavoro, in base alle esigenze individuate di volta in
volta, per la realizzazione dei progetti e delle attività programmate, avendo a
disposizione 100 ore da incentivare con il fondo d’istituto.
Grazie
a tale facoltà ho ritenuto opportuno organizzare dei gruppi flessibili, ma
sempre rappresentativi dei tre ordini di scuola e di tutti i plessi.
Un
primo gruppo è stato formato all’inizio dell’anno scolastico per
individuare le linee portanti del P.O.F., per analizzare le esigenze emergenti
dalle varie realtà scolastiche e per assemblare i dati rilevati in un documento
unitario da elaborare e presentare all’approvazione degli organi
collegiali e dell’assemblea dei genitori.
Un
secondo gruppo, composto da due soli docenti:
·
Ins. Santina Scaldaferri, F.O.
dell’Area della documentazione;
·
Ins.Biagio Russo, esperto di informatica
e grafica editoriale,
ha
provveduto alla stesura ed alla pubblicazione della sintesi
del P.O.F. da consegnare ai genitori degli alunni.
Un
terzo gruppo ha lavorato alla stesura del progetto per la realizzazione di un
“Museo delle tradizioni locali”,
promosso e finanziato dall’amministrazione comunale. I componenti di
quest’ultimo sono i docenti:
·
Ins. Favale Immacolata – collaboratrice
del plesso di scuola elementare di S.Salvatore
·
Ins. Cerrato Maria Cristina –
collaboratrice del plesso di scuola materna di Viggiano cap.
·
Ins. Romano Maria Rosaria –
collaboratrice del plesso di scuola materna “R.Colombo”
·
Ins. Marsicano Giuseppina –
collaboratrice della scuola media
·
Ins. Mitidieri Giulio – F.O.
“Multimedialità”
·
Ins. Guarascio M.Rosaria – F.O.
“Valutazione e monitoraggio”
·
Ins. Di Pierro Antonietta – referente
del progetto della scuola media denominato “Territorio”
Infine,
un quarto gruppo, ha curato l’allestimento della “Mostra
permanente” sulle tradizioni agro-pastorali aperta presso l’ex convento
francescano di S.Maria di Gesù., i cui componenti
sono:
·
Ins. Petrone Gina – scuola elementare
di Viggiano cap.
·
Ins. De Marco Giuseppina – scuola
elementare di Viggiano cap.
·
Ins. Petruccelli Maria – scuola
elementare di Viggiano cap.
·
Ins. Guarascio M.Rosaria – scuola
elementare di Viggiano cap.
·
Ins. Cerrato M.Cristina – scuola
materna di Viggiano cap.
·
Ins. Di Pierro Antonietta – scuola
media Viggiano
·
Ins. Mitidieri Giulio – scuola media
Viggiano
I
gruppi non si sono riuniti a cadenza fissa, ma in base alle esigenze di lavoro,
costituendo un valido supporto all’attività da me coordinata.
2.
Organizzazione del lavoro.
Tenendo
conto delle attribuzioni che mi erano state affidate e dopo aver valutato quali
potessero essere le modalità più valide, ho organizzato le attività nel modo
seguente:
1.
Assemblaggio organico e funzionale della Bozza del Piano dell’offerta
formativa, dopo la discussione e l’approvazione da parte dell’assemblea dei
genitori e degli altri organi collegiali.
In
questa fase del lavoro mi sono avvalsa della collaborazione dei docenti
responsabili dei plessi, con due incontri, durante i quali sono state
stabilite anche le modalità per la stesura delle Programmazioni di
plesso, al fine di renderle coerenti a quanto delineato nel P.O.F. ed il più
possibile aderenti al principio
della continuità fra i tre ordini di scuola, della flessibilità , della
dinamicità e della modularità, in quanto criteri essenziali per renderle
adeguate ai fini della chiarezza e
della fattibilità.
In
un secondo momento, con la collaborazione di docenti esperti nell’uso delle
tecnologie multimediali e di un insegnante specialista in grafica editoriale, si
è proceduto alla pubblicazione di un fascicolo, contenente la sintesi del Piano
dell’Offerta Formativa, presentato e consegnato alle famiglie degli alunni.
L’intento
è stato quello di trasmettere, in maniera chiara e con termini comprensibili le
informazioni essenziali inerenti alla vita della scuola
e di spiegare in modo semplice come è stata articolata
l’organizzazione dell’attività didattica.
All’interno
del fascicolo vi era anche un glossario dei termini maggiormente in uso in
ambito pedagogico-didattico, che spesso, i “non addetti ai lavori”, trovano
incomprensibili. Ciò al fine di tradurre nella maniera più semplice possibile
il nostro linguaggio, rendendo più agevole
la comunicazione e favorendo la collaborazione e l’interazione tra
scuola e famiglia.
2.
Predisposizione degli strumenti e delle modalità di monitoraggio
dell’attuazione del P.O.F., verifica e valutazione delle attività del piano,
eventuale stesura di progetti da realizzarsi in tutti gli ordini di scuola di
cui si compone l’istituto.
Il
lavoro inerente alla predisposizione degli strumenti di monitoraggio e
valutazione della congruenza tra finalità ed esiti nell’attuazione del Piano
dell’offerta formativa è stato svolto in stretta collaborazione con la
docente F. O., responsabile del Monitoraggio e della valutazione.
Inoltre,
ho compilato le schede per il monitoraggio dell’Autonomia e del P.O.F.,
promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione (B.D.P. Biblioteca
Documentazione Pedagogica), su supporto magnetico con il sistema GOLD.
Le
schede sono state inviate alla referente dell’IRRE di Basilicata, che ne
pubblicherà i risultati. Alla presente relazione è allegata copia cartacea
delle schede compilate.
3.
Supporto organizzativo; raccolta e comunicazione strutturata dei dati sulle
risorse economiche di competenze e di materiale, in ordine alla compatibilità
con i progetti predisposti; coordinamento delle attività con le altre Funzioni
obiettivo.
La
mia presenza nell’istituto per due ore settimanali, ogni venerdì mattina
dalle ore 10.30 alle ore 12.30, a disposizione dei colleghi e di quanti fossero
coinvolti nei progetti, mi ha consentito di seguire da vicino e di organizzare
un coordinamento il più possibile rispondente alle esigenze di tutti.
Particolare
attenzione è stata data alla stesura ed al coordinamento dei progetti che
interessavano tutto l’istituto. (vedi tabelle allegate)
Tra
questi , ha richiesto un impegno rilevante quello per la strutturazione
di un “MUSEO DELLE ARTI E DELLE
TRADIZIONI POPOLARI DI VIGGIANO”, proposto ed interamente finanziato
dall’amministrazione comunale.
È
stata prevista una suddivisione del lavoro in ambiti specifici di ricerca da
concretizzare nel prossimo triennio come segue:
1.Aspetti
significativi della storia locale; avvenimenti di rilievo verificatisi nelle
varie epoche e ricognizione delle tracce presenti nel territorio.
2.
Le
tradizioni locali:
·LA MUSICA: popolare (zampogne
e ciaramelle) e colta (arpa,
flauto, violino…);
·LA COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI (zampogne ed arpe);
·LA RELIGIOSITÀ POPOLARE (Il culto della Madonna nera)
3.
Gli
aspetti letterari: ricerca di testi in prosa
e poesia di autori locali e non, riguardanti il paese, la sua storia, le sue
tradizioni.
4.
Reperimento
di materiali: reperti, attrezzi, oggetti e
arredi…, loro catalogazione anche con l’apporto delle strumentazioni
multimediali, recupero ed eventuale restauro.
5.
Il
costume e la danza popolare: ricognizione
del materiale esistente ed allestimento di un laboratorio di danza.
A
conclusione delle attività svolte dagli alunni, in tutti i plessi scolastici,
è stata allestita una mostra permanente sulla tradizione agro-pastorale nei
locali del Convento di “S.Maria di Gesù”.
In
essa sono stati raccolti oggetti, suppellettili, attrezzi, atti a ricostruire
gli ambienti originali di una cantina, di una stalla, del luogo dove si
provvedeva alla trasformazione del latte in prodotti caseari tipici.
È
stata, altresì, allestita una mostra fotografica con la raccolta delle immagini
riprese durante le escursioni sul territorio effettuate dagli alunni; sarà
possibile anche visionare filmati fatti nelle stesse occasioni, nonché filmati
che documentano tutte le altre attività svolte all’interno dell’istituto
nel corso degli anni.
Particolarmente
significativa è stata la partecipazione al progetto dei bambini della scuola
materna di Viggiano, che hanno mostrato impegno ed interesse per la danza e la
musica popolare.
Gli
alunni della Scuola media hanno realizzato un plastico del convento che è stato
esposto in una delle sale allestite.
Gli
altri progetti comuni a tutto
l’Istituto sono i seguenti:
“SISTEMAZIONE E CURA DEGLI SPAZI ESTERNI AGLI
EDIFICI SCOLASTICI” ed “EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA”
non sono stati realizzati, a causa di difficoltà
organizzative e mancanza dei tempi necessari, sia nella scuola media che nella
scuola elementare. Saranno riproposti per il prossimo anno scolastico ed
inseriti nel nuovo Piano dell’offerta formativa.
Il
“Progetto
Giornalino – Pagina Web” è stato ampliato, adeguato in rapporto
alle esigenze dell’Istituto e seguito dalla F.O. incaricata dell’area
“Documentazione” e dal gruppo costituito nel suo ambito.
A
conclusione di un progetto triennale, in collaborazione con il Gal.Acta, è
stato completato il percorso programmato dalla scuola elementare e media
denominato “Sport
e territorio: conoscere la Val d’Agri” .
Tutti
i progetti ed i laboratori relativi a ciascun ordine di scuola, al fine di
offrire maggiori occasioni agli alunni per diversificare le attività,
rendendole più piacevoli, sono stati portati a termine con risultati abbastanza
soddisfacenti. I particolari, a tal proposito, potranno essere rilevati con
maggiore precisione dai documenti sulla verifica finale, approntati dagli
insegnanti di ciascun plesso.
Qui
di seguito sono riportate, in maniera schematica,, tali attività:
SCUOLA
MATERNA DI VIGGIANO CAP.
-
Telegiocando
(multimedialità)
-
Ospiti
a scuola (Educazione ambientale e tradizioni popolari)
SCUOLA
MATERNA DI S.SALVATORE
-
Le
mani e l’intelligenza: progettare, manipolare, modellare.
-
Come
nasce il…(Progetto di educazione ambientale).
SCUOLA
ELEMENTARE DI VIGGIANO
-
Laboratorio
multimediale
-
Laboratorio
di attività creative
-
Laboratorio
di lettura (solo classi seconde)
-
Progetto
“Recupero e consolidamento”
-
Progetto
di ampliamento e arricchimento del curricolo
-
Progetto
di “Propedeutica musicale”
SCUOLA
ELEMENTARE DI S.SALVATORE
-
Laboratorio
di musica e drammatizzazione(I ciclo)
-
Laboratorio
di attività manuali e pratiche (I ciclo)
-
Laboratorio
di animazione alla lettura (II ciclo)
-
Laboratorio
di musicoterapia (II ciclo)
-
Laboratorio
di multimedialità (II ciclo)
-
Laboratorio
“Sport e gioco (II ciclo)
SCUOLA
MEDIA
Insegnamenti
opzionali aggiuntivi pomeridiani
-
Arte
decorativa
-
Inglese
-
Pittura
-
Territorio
-
Cineforum
-
Latino
-
Canto
e musica
-
Io,
giornalista
-
Il
costume
-
Creare
con le materie plastiche
-
Francese
-
Le
banconote insegnano
-
Scenografia
-
Un
po’ di matematica
-
Il
linguaggio del corpo
-
Attività
pratiche
-
Teatro
-
Laboratorio
di lettura
-
Un
po’ d’italiano.
Per
quanto concerne il progetto di “Propedeutica musicale”,
attuato nella scuola elementare di Viggiano cap., bisogna sottolineare quanto
segue:
a)
Le attività sono state svolte in orario extracurricolare da una docente
specializzata esterna;
b)
Ha coinvolto gli alunni del primo ciclo e quelli delle classi terze;
c)
Sono stati formati cinque gruppi di alunni che hanno frequentato il corso
in giorni diversi, in base alle loro esigenze e secondo un orario concordato con
le famiglie;
d)
Ogni gruppo ha frequentato per quindici lezioni di un’ora ciascuna;
e)
Il progetto è stato promosso e finanziato dall’amministrazione
comunale, l’istituto ha messo a disposizione i locali, l’assistenza del
personale non docente ed ha provveduto all’acquisto di alcuni strumenti
musicali Korf;
f)
Le insegnanti delle classi coinvolte hanno collaborato alla realizzazione
del saggio finale, provvedendo alla scenografia; i genitori dei bambini hanno,
invece, contribuito con la realizzazione dei costumi.
g)
Sono stati necessari numerosi incontri con i genitori per
l’organizzazione delle attività e per il coordinamento delle varie fasi del
lavoro conclusivo.
Tale
progetto, così come tutte le iniziative di arricchimento e di ampliamento
concretizzate nell’Istituto, ha avuto, quale
scopo primario, quello di offrire a tutti i bambini l’occasione di
sperimentare nuove strade di apprendimento, di avere le medesime opportunità,
in relazione alle proprie possibilità ed alle proprie preferenze.
Le attività svolte hanno permesso ai bambini di avvicinarsi
alla musica, acquisendo la capacità di usare correttamente i suoni e la voce,
ma anche la fantasia e la creatività, che sono una componente importantissima
del mondo dell’infanzia, con la messa in scena di un saggio sull’uso
corretto del ritmo, da parte dei bimbi delle classi terze e di una favola
musicale, ambientata nei fondali del mare, ricca di personaggi simpatici ed
allegri, da parte degli alunni del primo ciclo.
Inoltre,
non sono da sottovalutare gli aspetti che hanno coinvolto
la socialità con il miglioramento dei rapporti all’interno del
gruppo-classe e quelli attinenti alla crescita globale ed armonica dei bambini,
nonché allo sviluppo delle loro
capacità intellettive, percettive ed emozionali.
Sarebbe
auspicabile poter estendere tale esperienza anche alle altre classi ed alle
altre scuole.
Come
previsto dal P.O.F., è stato istituito un “Corso
di alfabetizzazione informatica” per i
genitori degli alunni della scuola elementare e della scuola materna, che hanno
contribuito economicamente ai costi di gestione, nei locali della scuola
elementare di Viggiano. Tale iniziativa non ha potuto essere estesa anche ai
genitori degli alunni della scuola media a causa del mancato raggiungimento di
un numero minimo di iscritti, tale da formare un altro gruppo.
I
risultati ottenuti, sia in termini di partecipazione che di finalità raggiunte,
sono stati soddisfacenti. I partecipanti, nella scheda per il monitoraggio,
hanno evidenziato la positività del corso, auspicandone la prosecuzione per il
prossimo anno scolastico.
3.
Valutazioni conclusive.
A
conclusione di quanto fin qui esposto, ritengo necessario evidenziare i fattori
che hanno influenzato positivamente il lavoro svolto e quanto invece debba
essere modificato, al fine di renderlo più funzionale e produttivo.
Dopo
il secondo anno di attività, svolta nel ruolo di Funzione obiettivo dell’Area
1., credo di poter evidenziare quelli che, a mio avviso, sono gli elementi di
forza dell’esperienza condotta:
·
Sul piano personale, è stato rilevante
l’arricchimento della professionalità, dovuto al confronto continuo con i
colleghi, anche degli altri ordini di scuola;
·
La possibilità di approfondire le
tematiche della continuità e di lavorare, cercando di promuoverne la completa
attuazione;
·
La collaborazione instaurata con i
colleghi F.O. e la realizzazione di alcuni progetti, integrati e completati nelle diverse aree;
·
I rapporti intrattenuti con
l’amministrazione comunale, che ha sempre offerto la propria collaborazione
economica, mettendo anche a disposizione i propri mezzi ed il personale
necessari alla realizzazione di numerose attività, quali visite guidate, saggi
di fine anno, allestimento di mostre ed altro.
·
La sempre attiva collaborazione da parte
del responsabile amministrativo e del personale di segreteria;
·
L’apertura dei genitori nei confronti
di tutte le iniziative proposte e la loro collaborazione.
Devo,
però, rilevare anche alcuni punti di debolezza, riscontrati nel sistema, in
base ai quali ritengo utile formulare delle proposte per correggere gli errori
riscontrati:
·
La difficoltà nel coinvolgere in un
progetto veramente unitario i tre ordini di scuola, a causa
della resistenza mostrata nei confronti dell’innovazione;
·
Lo scetticismo, spesso
mostrato nei confronti delle attività promosse
·
Lo scarso riconoscimento dell’utilità
delle Funzioni obiettivo, che a volte sono state intese come il solito
“incarico di referenza retribuito”, ma inutile al sistema;
·
La mancanza di una costante informazione
al collegio dei docenti di quanto si andava realizzando.
Al
fine di migliorare e rendere più
produttiva l’attuazione del P.O.F. bisognerà, pertanto, per il prossimo anno
scolastico:
·
Strutturare le attribuzioni di ciascuna
area e le aree stesse, evitando le sovrapposizioni degli incarichi;
·
Prevedere incontri più frequenti con i
docenti, sia per discutere ed informare, sia per raccogliere suggerimenti e
consigli;
·
Prevedere momenti di incontro a cadenza
fissa tra le varie Funzioni – obiettivo, per portare avanti il piano generale
in maniera unitaria;
·
Coinvolgere un maggior numero di docenti
nella realizzazione dei progetti;
·
Fare in modo che tutte le attività
programmate abbiano le caratteristiche della fattibilità e siano il più
possibile rispondenti alle esigenze dell’utenza e degli operatori scolastici.
La
figura obiettivo
Area
1: Gestione del P.O.F.
Maria
Letizia PELUSO
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