ISTITUTO SCOLASTICO STATALE

Comprensivo di scuola materna, elementare e media

VIGGIANO (PZ)

 

 

RELAZIONE FINALE

Attività F.O.

 

Area:   GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

 

Insegnante:   Maria Letizia PELUSO

 

Anno scolastico 2000/2001

  

PREMESSA

Il Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei docenti, all’inizio del corrente anno scolastico, aveva individuato i compiti da attribuire a ciascuna Funzione – obiettivo ed, in particolare, aveva affidato alla scrivente, responsabile dell’Area 1 “Gestione del Piano dell’Offerta Formativa”, nominata con provvedimento  del Dirigente scolastico, emesso in data 10/10/2000 (protocollo 3015/B13), le seguenti finalità da perseguire: 

·      Coordinamento dei gruppi per l’elaborazione e la revisione del P.O.F. e cura dei raccordi con l’attività delle altre Figure obiettivo;

·      Predisposizione degli strumenti e delle modalità di monitoraggio dell’attuazione del P.O.F., verifica e valutazione delle attività del piano, particolarmente della congruenza tra finalità ed esiti;

·      Supporto organizzativo alla realizzazione dei progetti; raccolta e comunicazione strutturata dei dati sulle risorse economiche di competenze e di materiale, in ordine alla compatibilità con i progetti predisposti.

 

Tutte le attività sono documentate nel “Registro-giornale per i docenti incaricati dei progetti Funzione-obiettivo”, dal quale si possono evincere le modalità ed i tempi di attuazione del lavoro svolto, le ore impiegate e gli incontri promossi. Alla presente relazione sono, inoltre, allegati tutti i documenti prodotti:

·        convocazioni,

·        verbali,

·        fogli per le firme di presenza dei componenti dei gruppi,

·        progetti.

 

 

1.     Costituzione e coordinamento dei gruppi di lavoro.

 

Tra le possibilità date dal collegio dei docenti alle F.O. vi era anche quella di costituire dei gruppi di lavoro, in base alle esigenze individuate di volta in volta, per la realizzazione dei progetti e delle attività programmate, avendo a disposizione 100 ore da incentivare con il fondo d’istituto.

Grazie a tale facoltà ho ritenuto opportuno organizzare dei gruppi flessibili, ma sempre rappresentativi dei tre ordini di scuola e di tutti i plessi.

 

Un primo gruppo è stato formato all’inizio dell’anno scolastico per individuare le linee portanti del P.O.F., per analizzare le esigenze emergenti dalle varie realtà scolastiche e per assemblare i dati rilevati in un documento unitario da elaborare e presentare all’approvazione degli organi collegiali e dell’assemblea dei genitori.

 

Un secondo gruppo, composto da due soli docenti:

·        Ins. Santina Scaldaferri, F.O. dell’Area della documentazione;

·        Ins.Biagio Russo, esperto di informatica e grafica editoriale,

ha provveduto alla stesura ed alla pubblicazione della sintesi del P.O.F. da consegnare ai genitori degli alunni.

 

Un terzo gruppo ha lavorato alla stesura del progetto per la realizzazione di un “Museo delle tradizioni locali”, promosso e finanziato dall’amministrazione comunale. I componenti di quest’ultimo sono i docenti:

 

·        Ins. Favale Immacolata – collaboratrice del plesso di scuola elementare di S.Salvatore

·        Ins. Cerrato Maria Cristina – collaboratrice del plesso di scuola materna di Viggiano cap.

·        Ins. Romano Maria Rosaria – collaboratrice del plesso di scuola materna “R.Colombo”

·        Ins. Marsicano Giuseppina – collaboratrice della scuola media

·        Ins. Mitidieri Giulio – F.O. “Multimedialità”

·        Ins. Guarascio M.Rosaria – F.O. “Valutazione e monitoraggio”

·        Ins. Di Pierro Antonietta – referente del progetto della scuola media denominato “Territorio”

 

Infine, un quarto gruppo, ha curato l’allestimento della “Mostra permanente” sulle tradizioni agro-pastorali aperta presso l’ex convento francescano di S.Maria di Gesù., i cui componenti  sono:

 

·        Ins. Petrone Gina – scuola elementare di Viggiano cap.

·        Ins. De Marco Giuseppina – scuola elementare di Viggiano cap.

·        Ins. Petruccelli Maria – scuola elementare di Viggiano cap.

·        Ins. Guarascio M.Rosaria – scuola elementare di Viggiano cap.

·        Ins. Cerrato M.Cristina – scuola materna di Viggiano cap.

·        Ins. Di Pierro Antonietta – scuola media Viggiano

·        Ins. Mitidieri Giulio – scuola media Viggiano

 

I gruppi non si sono riuniti a cadenza fissa, ma in base alle esigenze di lavoro, costituendo un valido supporto all’attività da me coordinata.

 

 

 

 

2.     Organizzazione del lavoro.

 

Tenendo conto delle attribuzioni che mi erano state affidate e dopo aver valutato quali potessero essere le modalità più valide, ho organizzato le attività nel modo seguente:

 

1. Assemblaggio organico e funzionale della Bozza del Piano dell’offerta formativa, dopo la discussione e l’approvazione da parte dell’assemblea dei genitori e degli altri organi collegiali.

 

In questa fase del lavoro mi sono avvalsa della collaborazione dei docenti responsabili dei plessi, con due incontri, durante i quali sono state  stabilite anche le modalità per la stesura delle Programmazioni di plesso, al fine di renderle coerenti a quanto delineato nel P.O.F. ed il più possibile  aderenti al principio della continuità fra i tre ordini di scuola, della flessibilità , della dinamicità e della modularità, in quanto criteri essenziali per renderle adeguate ai fini della chiarezza e della fattibilità.

In un secondo momento, con la collaborazione di docenti esperti nell’uso delle tecnologie multimediali e di un insegnante specialista in grafica editoriale, si è proceduto alla pubblicazione di un fascicolo, contenente la sintesi del Piano dell’Offerta Formativa, presentato e consegnato alle famiglie degli alunni.

L’intento è stato quello di trasmettere, in maniera chiara e con termini comprensibili le informazioni essenziali inerenti alla vita della scuola  e di spiegare in modo semplice come è stata articolata l’organizzazione dell’attività didattica.

All’interno del fascicolo vi era anche un glossario dei termini maggiormente in uso in ambito pedagogico-didattico, che spesso, i “non addetti ai lavori”, trovano incomprensibili. Ciò al fine di tradurre nella maniera più semplice possibile il nostro linguaggio, rendendo più agevole  la comunicazione e favorendo la collaborazione e l’interazione tra scuola e famiglia.

 

 

 

 

2. Predisposizione degli strumenti e delle modalità di monitoraggio dell’attuazione del P.O.F., verifica e valutazione delle attività del piano, eventuale stesura di progetti da realizzarsi in tutti gli ordini di scuola di cui si compone l’istituto.

 

Il lavoro inerente alla predisposizione degli strumenti di monitoraggio e valutazione della congruenza tra finalità ed esiti nell’attuazione del Piano dell’offerta formativa è stato svolto in stretta collaborazione con la docente F. O., responsabile del Monitoraggio e della valutazione.

Inoltre, ho compilato le schede per il monitoraggio dell’Autonomia e del P.O.F., promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione (B.D.P. Biblioteca Documentazione Pedagogica), su supporto magnetico con il sistema GOLD.

Le schede sono state inviate alla referente dell’IRRE di Basilicata, che ne pubblicherà i risultati. Alla presente relazione è allegata copia cartacea delle schede compilate.

 

3. Supporto organizzativo; raccolta e comunicazione strutturata dei dati sulle risorse economiche di competenze e di materiale, in ordine alla compatibilità con i progetti predisposti; coordinamento delle attività con le altre Funzioni obiettivo.

 

La mia presenza nell’istituto per due ore settimanali, ogni venerdì mattina dalle ore 10.30 alle ore 12.30, a disposizione dei colleghi e di quanti fossero coinvolti nei progetti, mi ha consentito di seguire da vicino e di organizzare un coordinamento il più possibile rispondente alle esigenze di tutti.

Particolare attenzione è stata data alla stesura ed al coordinamento dei progetti che interessavano tutto l’istituto. (vedi tabelle allegate)

 

Tra questi , ha richiesto un impegno rilevante quello per la strutturazione   di un “MUSEO DELLE ARTI E DELLE TRADIZIONI POPOLARI DI VIGGIANO”, proposto ed interamente finanziato dall’amministrazione comunale.

È stata prevista una suddivisione del lavoro in ambiti specifici di ricerca da concretizzare nel prossimo triennio come segue:

 

1.Aspetti significativi della storia locale; avvenimenti di rilievo verificatisi nelle varie epoche e ricognizione delle tracce presenti nel territorio.

 

2.  Le tradizioni locali:

 

·LA  MUSICA: popolare (zampogne e ciaramelle)  e colta (arpa, flauto, violino…);

·LA COSTRUZIONE DEGLI STRUMENTI MUSICALI (zampogne ed arpe);

·LA RELIGIOSITÀ POPOLARE (Il culto della Madonna nera)

 

3.     Gli aspetti letterari: ricerca di testi in prosa e poesia di autori locali e non, riguardanti il paese, la sua storia, le sue tradizioni.

 

4.     Reperimento di materiali: reperti, attrezzi, oggetti e arredi…, loro catalogazione anche con l’apporto delle strumentazioni multimediali, recupero ed eventuale restauro.

 

5.     Il costume e la danza popolare: ricognizione del materiale esistente ed allestimento di un laboratorio di danza.

 

A conclusione delle attività svolte dagli alunni, in tutti i plessi scolastici, è stata allestita una mostra permanente sulla tradizione agro-pastorale nei locali del Convento di “S.Maria di Gesù”.

 In essa sono stati raccolti oggetti, suppellettili, attrezzi, atti a ricostruire gli ambienti originali di una cantina, di una stalla, del luogo dove si provvedeva alla trasformazione del latte in prodotti caseari tipici.

È stata, altresì, allestita una mostra fotografica con la raccolta delle immagini riprese durante le escursioni sul territorio effettuate dagli alunni; sarà possibile anche visionare filmati fatti nelle stesse occasioni, nonché filmati che documentano tutte le altre attività svolte all’interno dell’istituto nel corso degli anni.

Particolarmente significativa è stata la partecipazione al progetto dei bambini della scuola materna di Viggiano, che hanno mostrato impegno ed interesse per la danza e la musica popolare.

Gli alunni della Scuola media hanno realizzato un plastico del convento che è stato esposto in una delle sale allestite.

 

 

 

 

 

 

Gli altri  progetti comuni a tutto l’Istituto sono i seguenti:

 

 

“SISTEMAZIONE E CURA DEGLI SPAZI ESTERNI AGLI EDIFICI SCOLASTICI” ed “EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA non sono stati realizzati, a causa di difficoltà organizzative e mancanza dei tempi necessari, sia nella scuola media che nella scuola elementare. Saranno riproposti per il prossimo anno scolastico ed inseriti nel nuovo Piano dell’offerta formativa.

 

 

Il “Progetto Giornalino – Pagina Web” è stato ampliato, adeguato in rapporto alle esigenze dell’Istituto e seguito dalla F.O. incaricata dell’area “Documentazione”  e dal gruppo costituito nel suo ambito.

 

A conclusione di un progetto triennale, in collaborazione con il Gal.Acta, è stato completato il percorso programmato dalla scuola elementare e media denominato “Sport e territorio: conoscere la Val d’Agri” .

 

Tutti i progetti ed i laboratori relativi a ciascun ordine di scuola, al fine di offrire maggiori occasioni agli alunni per diversificare le attività, rendendole più piacevoli, sono stati portati a termine con risultati abbastanza soddisfacenti. I particolari, a tal proposito, potranno essere rilevati con maggiore precisione dai documenti sulla verifica finale, approntati dagli insegnanti di ciascun plesso.

 

Qui di seguito sono riportate, in maniera schematica,, tali attività:

 

SCUOLA MATERNA DI VIGGIANO CAP.

 

-    Telegiocando (multimedialità)

-    Ospiti a scuola (Educazione ambientale e tradizioni popolari)

 

SCUOLA MATERNA DI S.SALVATORE

 

-    Le mani e l’intelligenza: progettare, manipolare, modellare.

-    Come nasce il…(Progetto di educazione ambientale).

 

 

 

 

 

SCUOLA ELEMENTARE DI VIGGIANO

-    Laboratorio multimediale

-    Laboratorio di attività creative

-    Laboratorio di lettura (solo classi seconde)

-    Progetto “Recupero e consolidamento”

-    Progetto di ampliamento e arricchimento del curricolo

-    Progetto di “Propedeutica musicale”

 

 

 

 

SCUOLA ELEMENTARE DI S.SALVATORE

 

-         Laboratorio di musica e drammatizzazione(I ciclo)

-         Laboratorio di attività manuali e pratiche (I ciclo)

-         Laboratorio di animazione alla lettura (II ciclo)

-         Laboratorio di musicoterapia (II ciclo)

-         Laboratorio di multimedialità (II ciclo)

-         Laboratorio “Sport e gioco (II ciclo)

 

 

 

 

 

SCUOLA MEDIA

Insegnamenti opzionali aggiuntivi pomeridiani

 

-         Arte decorativa

-         Inglese

-         Pittura

-         Territorio

-         Cineforum

-         Latino

-         Canto e musica

-         Io, giornalista

-         Il costume

-         Creare con le materie plastiche

-         Francese

-         Le banconote insegnano

-         Scenografia

-         Un po’ di matematica

-         Il linguaggio del corpo

-         Attività pratiche

-         Teatro

-         Laboratorio di lettura

-         Un po’ d’italiano.

 

Per quanto concerne il progetto di “Propedeutica musicale”, attuato nella scuola elementare di Viggiano cap., bisogna sottolineare quanto segue:

a)     Le attività sono state svolte in orario extracurricolare da una docente specializzata esterna;

b)    Ha coinvolto gli alunni del primo ciclo e quelli delle classi terze;

c)     Sono stati formati cinque gruppi di alunni che hanno frequentato il corso in giorni diversi, in base alle loro esigenze e secondo un orario concordato con le famiglie;

d)    Ogni gruppo ha frequentato per quindici lezioni di un’ora ciascuna;

e)     Il progetto è stato promosso e finanziato dall’amministrazione comunale, l’istituto ha messo a disposizione i locali, l’assistenza del personale non docente ed ha provveduto all’acquisto di alcuni strumenti musicali Korf;

f)      Le insegnanti delle classi coinvolte hanno collaborato alla realizzazione del saggio finale, provvedendo alla scenografia; i genitori dei bambini hanno, invece, contribuito con la realizzazione dei costumi.

g)     Sono stati necessari numerosi incontri con i genitori per l’organizzazione delle attività e per il coordinamento delle varie fasi del lavoro conclusivo.

 

Tale progetto, così come tutte le iniziative di arricchimento e di ampliamento concretizzate nell’Istituto, ha avuto, quale  scopo primario, quello di offrire a tutti i bambini l’occasione di sperimentare nuove strade di apprendimento, di avere le medesime opportunità, in relazione alle proprie possibilità ed alle proprie preferenze.

 Le attività svolte hanno permesso ai bambini di avvicinarsi alla musica, acquisendo la capacità di usare correttamente i suoni e la voce, ma anche la fantasia e la creatività, che sono una componente importantissima del mondo dell’infanzia, con la messa in scena di un saggio sull’uso corretto del ritmo, da parte dei bimbi delle classi terze e di una favola musicale, ambientata nei fondali del mare, ricca di personaggi simpatici ed allegri, da parte degli alunni del primo ciclo.

Inoltre, non sono da sottovalutare gli aspetti che hanno coinvolto  la socialità con il miglioramento dei rapporti all’interno del gruppo-classe e quelli attinenti alla crescita globale ed armonica dei bambini, nonché  allo sviluppo delle loro capacità intellettive, percettive ed emozionali.

Sarebbe auspicabile poter estendere tale esperienza anche alle altre classi ed alle altre scuole.

 

Come previsto dal P.O.F., è stato istituito un Corso di alfabetizzazione informatica” per i genitori degli alunni della scuola elementare e della scuola materna, che hanno contribuito economicamente ai costi di gestione, nei locali della scuola elementare di Viggiano. Tale iniziativa non ha potuto essere estesa anche ai genitori degli alunni della scuola media a causa del mancato raggiungimento di un numero minimo di iscritti, tale da formare un altro gruppo.

I risultati ottenuti, sia in termini di partecipazione che di finalità raggiunte, sono stati soddisfacenti. I partecipanti, nella scheda per il monitoraggio, hanno evidenziato la positività del corso, auspicandone la prosecuzione per il prossimo anno scolastico.

 

 

 

3.     Valutazioni conclusive.

 

A conclusione di quanto fin qui esposto, ritengo necessario evidenziare i fattori che hanno influenzato positivamente il lavoro svolto e quanto invece debba essere modificato, al fine di renderlo più funzionale e produttivo.

Dopo il secondo anno di attività, svolta nel ruolo di Funzione obiettivo dell’Area 1., credo di poter evidenziare quelli che, a mio avviso, sono gli elementi di forza dell’esperienza condotta:

·        Sul piano personale, è stato rilevante l’arricchimento della professionalità, dovuto al confronto continuo con i colleghi, anche degli altri ordini di scuola;

·        La possibilità di approfondire le tematiche della continuità e di lavorare, cercando di promuoverne la completa attuazione;

·        La collaborazione instaurata con i colleghi F.O. e la realizzazione di alcuni  progetti, integrati e completati nelle diverse aree;

·        I rapporti intrattenuti con l’amministrazione comunale, che ha sempre offerto la propria collaborazione economica, mettendo anche a disposizione i propri mezzi ed il personale necessari alla realizzazione di numerose attività, quali visite guidate, saggi di fine anno, allestimento di mostre ed altro.

·        La sempre attiva collaborazione da parte del responsabile amministrativo e del personale di segreteria;

·        L’apertura dei genitori nei confronti di tutte le iniziative proposte e la loro collaborazione.

 

Devo, però, rilevare anche alcuni punti di debolezza, riscontrati nel sistema, in base ai quali ritengo utile formulare delle proposte per correggere gli errori riscontrati:

 

·        La difficoltà nel coinvolgere in un progetto veramente unitario i tre ordini di scuola, a causa  della resistenza mostrata nei confronti dell’innovazione;

·        Lo scetticismo, spesso  mostrato nei confronti delle attività promosse

·        Lo scarso riconoscimento dell’utilità delle Funzioni obiettivo, che a volte sono state intese come il solito “incarico di referenza retribuito”, ma inutile al sistema;

·        La mancanza di una costante informazione al collegio dei docenti di quanto si andava realizzando.

 

Al fine di migliorare  e rendere più produttiva l’attuazione del P.O.F. bisognerà, pertanto, per il prossimo anno scolastico:

 

·        Strutturare le attribuzioni di ciascuna area e le aree stesse, evitando le sovrapposizioni degli incarichi;

·        Prevedere incontri più frequenti con i docenti, sia per discutere ed informare, sia per raccogliere suggerimenti e consigli;

·        Prevedere momenti di incontro a cadenza fissa tra le varie Funzioni – obiettivo, per portare avanti il piano generale in maniera unitaria;

·        Coinvolgere un maggior numero di docenti nella realizzazione dei progetti;

·        Fare in modo che tutte le attività programmate abbiano le caratteristiche della fattibilità e siano il più possibile rispondenti alle esigenze dell’utenza e degli operatori scolastici.

 

La figura obiettivo

Area 1: Gestione del P.O.F.

Maria Letizia PELUSO

 

 

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