Elisa Springer all’età di 26 anni fu arrestata e deportata ad Auschwitz, nel 1944.

Successivamente fu anche deportata a Bergen-Belsen e Thereienstädt.

Salvata dalla camera a gas dal generoso gesto di un Kapo, Elisa vive e sperimenta tutto l’orrore dei più famosi campi di sterminio nazista.

Dopo una breve presentazione da parte del Prof. Vittorio Prinzi, Sindaco di Viggiano e dalla Preside del Liceo Classico di Viggiano, la signora Springer ci ha parlato brevemente della sua esperienza nei campi di sterminio nazista.

Durante l’incontro, la signora Springer, ci ha mostrato due filmati nei quali le venivano poste delle domande da alcuni giornalisti, sulla vita che conduceva nei campi.

Elisa ha conservato per molti anni dentro di sé la sua tragica esperienza, tenendo all’oscuro di tutto suo figlio Silvio. In seguito alla morte di suo marito, Elisa trova la forza e il coraggio di parlarne con suo figlio, il quale la esorta a pubblicare un libro che doveva raccontare la sua triste esperienza.

Questo libro è stato pubblicato sotto il titolo “Il silenzio dei vivi”.

Durante l’incontro, alcuni alunni del liceo classico, le hanno formulato delle domande sull’esperienza che lei ha vissuto nei lager.

Elisa Springer ci ha illustrato il suo libro ed è emerso che ne ha scritto un secondo dal titolo “L’eco del silenzio” che potrebbe essere la continuazione del primo nel quale Elisa descrive con maggiori particolari la sua esperienza. 

Nel corso del dibattito, la signora Springer si è commossa, perché ha sentito una grande partecipazione dei ragazzi al tema della shoà e quindi della sua storia.

A noi ragazzi, ha molto colpito la sua esperienza ad Auschwitz.

Ci siamo emozionati perché   abbiamo provato angoscia per questa immane tragedia che, speriamo, non debba ripetersi.

 

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