Istituto Scolastico Statale

Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media

VIGGIANO (PZ)

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  Anno Scolastico 2001/2002

SEZIONE SCUOLA ELEMENTARE

 

CLASSI IV A e IV B

 

Plesso di Viggiano Cap.

 

VERIFICA FINALE

 

 

 

 

 

 

PREMESSA

Il lavoro di verifica è stato condotto:

-   sull’organizzazione delle attività;

-   sul raggiungimento degli obiettivi da parte degli alunni;

-   sui livelli individuali di maturazione;

-   sulla metodologia e sugli strumenti adottati.

 

Le Unità didattiche avviate nelle classi quarte, hanno mirato a rispondere, nella maniera più adeguata, alle esigenze degli alunni e sono state organizzate in modo tale da inserire tutte le attività proposte in un contesto significativo, che scaturisse dalle richieste emerse di volta in volta e nel quale potessero essere inseriti gli elementi per l’acquisizione di nuove abilità e per il raggiungimento degli obiettivi prefissati.

 L’impegno di programmazione settimanale ha avuto importanza fondamentale al fine di far rimanere gli interventi didattici coerenti con gli obiettivi formulati nella programmazione annuale di plesso, con i principi contenuti nel Piano dell’Offerta Formativa e, soprattutto, per mantenere l’unitarietà dell’insegnamento.

 

 

Le attività curricolari

L’attività curricolare è stata programmata partendo dai seguenti “Nuclei tematici interdisciplinari”, intorno ai quali sono state organizzate unità didattiche specifiche: 

1.     2001 Odissea a New York

2.     L’acqua

3.     L’amicizia

4.     L’euro

5.     Il mio comune: Viggiano

6.     Il presepe attraverso i secoli

7.     Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare (L’inquinamento)

8.     Il Medioevo

9.     La Basilicata

La metodologia usata ha privilegiato l’impiego delle mappe concettuali, intese come mezzo di indagine e di studio e mezzo di sintesi conoscitiva finale, essendo strumento privilegiato di rappresentazione del pensiero.

 

 

Il recupero, il consolidamento e l'ampliamento

I percorsi di lavoro realizzati, hanno favorito sia la ricerca interdisciplinare che il recupero, inteso, quest’ultimo, non solo come consolidamento degli strumenti tecnici e delle abilità, ma anche come stimolo alla socializzazione e alla responsabilità individuale; essi, inoltre, hanno favorito un insegnamento-apprendimento qualitativamente diversificato, ricco di scambi tra gli alunni impegnati nei gruppi.

 Inoltre, l’individualizzazione ha consentito ai bambini di soddisfare, almeno in alcuni momenti della giornata scolastica, le proprie esigenze e le proprie curiosità. Essi sono stati costantemente stimolati al confronto, guidati nella discussione, aiutati ad avere autonomia di giudizio, interessati ai problemi del mondo che li circonda. 

Oltre al recupero, negli stessi percorsi sono stati inseriti anche l’ampliamento, il consolidamento e il lavoro dei laboratori di “lettura e drammatizzazione” e “multimediale”.

 

 

 

I laboratori

Il laboratorio di lettura e drammatizzazione è stato suddiviso in due momenti, strettamente collegati tra di loro e alla programmazione disciplinare.

Il primo momento ha visto i bambini impegnati nella lettura, nell’analisi e nell’interpretazione dei testi:

-         Serena, di S. Bambaren;

-         La freccia azzurra, di G. Rodari;

-         Storia di una gabbianella e del gatto che le insegno a volare, di L.Sepulveda.

Le attività consequenziali alla lettura dei libri di Bambaren e Rodari sono state descritte e trattate nella mappa n. 3, relativa all’amicizia.

Il libro di Sepulveda si è prestato all’approfondimento della tematica relativa all’inquinamento (mappa n.7) e di altre tematiche che non avevamo previsto all’inizio dell’anno.

Infatti, dopo aver visionato il cartone animato, tratto dal romanzo, e approfittando dell’entusiasmo mostrato dai bambini verso questo genere di attività, abbiamo ampliato il nostro progetto con un intervento più approfondito sul mondo del cinema.

Alla teoria non poteva che seguire la pratica e la realizzazione di quello che doveva essere un cortometraggio, ma che si è trasformato in un vero e proprio film.

Collegandoci, ancora una volta, alla programmazione disciplinare, predisponendo particolari raccordi con l’educazione all’immagine, la lingua italiana, l’educazione al suono e alla musica, l’educazione motoria e la storia, abbiamo cercato un soggetto che si riferisse al Medioevo (mappa n.8).

Abbiamo letto Bertoldo e Bertoldino, il romanzo di G.C. Croce, ma ci siamo rese conto che non era possibile trarre un soggetto cinematografico da quel racconto e che  il lavoro da intraprendere necessitava dell’intervento di uno specialista esterno. Ci siamo affidate, pertanto, all’ins. Leonardo Chiorazzi, esperto in attività teatrali e di drammatizzazione. Insieme al  lui abbiamo scelto un soggetto liberamente tratto da Storie dell’anno Mille, di L. Malerba e T. Guerra, in quanto offriva maggiori possibilità per essere trasformato ed adeguato alle nostre esigenze, sia per i contenuti che per la struttura del racconto stesso..

Il film ha visto come protagonisti tutti i bambini delle due classi, che hanno mostrato grande entusiasmo per le attività proposte, soprattutto per quelle di animazione e drammatizzazione, propedeutiche alla recitazione vera e propria.

Hanno avuto modo di studiare le fasi di lavorazione di un film, di esaminare e analizzare un testo per poi trasformarlo nell’idea cinematografica “Rappresentiamo il Medioevo”, con un’attenzione particolare allo studio della storia del paese in cui gli alunni vivono ed al suo territorio.

Anche le successive fasi di realizzazione del progetto sono state positivamente accolte dai bambini:

·        Organizzazione della sceneggiatura (campi e piani, colonna visiva e colonna sonora, story-board)

·        Individuazione sul territorio di luoghi adatti alla ripresa cinematografica;

·        Attribuzione dei ruoli;

·        Esercizi di mimica, dizione, intonazione della voce;

·        Esercizi di immedesimazione nei ruoli;

·        Riprese con la telecamera;

·        Primi elementi per realizzare il montaggio delle sequenze registrate. 

Gli  alunni hanno mostrato molto interesse, ciascuno di loro ha avuto la massima libertà nella scelta dei ruoli e dei compiti da svolgere, sentendosi così partecipe e responsabile del prodotto finale.

In questo modo essi hanno vissuto come un gioco la ricostruzione storica e la ricerca ambientale.

L’iniziativa ha rafforzato anche i rapporti con le famiglie degli alunni, a cui abbiamo accuratamente spiegato, in più incontri, le motivazioni didattiche e le fasi di lavoro. Essi hanno dimostrato di aver capito e di apprezzare i nostri sforzi per rendere l’esperienza scolastica, oltre che proficua,  piacevole e divertente. Hanno collaborato attivamente, non solo per la realizzazione dei costumi, ma anche sostenendoci moralmente e dimostrandoci tutta la loro stima.

La partecipazione del pubblico alla serata di presentazione presso il Convento di S.Maria del Gesù è stata numerosa e ha superato le nostre aspettative.

Il lavoro ha incuriosito anche persone esterne al mondo della scuola ed è stato molto apprezzato per le finalità educative ad esso sottese, per la qualità del prodotto finale e per la bravura dei piccoli protagonisti.

Questi ultimi hanno mostrato di aver raggiunto tutti gli obiettivi che avevamo stabilito all’inizio del lavoro ed anche qualcuno in più. Difatti, abbiamo visto crescere in loro la motivazione allo studio, l’interesse per la storia del Medioevo, la consapevolezza nell’uso dei codici della comunicazione; abbiamo potuto rilevare il superamento di alcune difficoltà linguistiche e logiche; molti bambini hanno migliorato il modo di relazionarsi agli altri: insegnanti e compagni, diventando più spontanei e disinvolti, più disponibili al confronto ed al dialogo.

Infine, abbiamo pensato di vendere le videocassette realizzate per poter fare beneficenza. Gli alunni, dopo essersi accuratamente documentati sulle diverse iniziative possibili, hanno deciso di inviare il ricavato ai bambini di strada che vivono in Brasile.

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Le attività svolte nel  laboratorio multimediale hanno portato gli alunni ad acquisire maggiori competenze nell’uso di alcuni software, in particolare Microsoft Word, che verranno utilizzate il prossimo anno per la realizzazione di prodotti multimediali.

Abbiamo usato il laboratorio anche per l’approfondimento del curricolo, visionando CDRom per la realizzazione di ricerche storiche e scientifiche.

 

 

I viaggi di istruzione

Anche i viaggi di istruzione hanno costituito parte integrante del percorso didattico attuato; sono stati programmati a completamento delle unità didattiche di storia, geografia e scienze, al fine di calare gli alunni nel contesto reale degli argomenti studiati.

La visita alla sede municipale di Viggiano ha consentito ai bambini di constatare l’organizzazione e la funzione del Comune. Per soddisfare i loro dubbi e le loro curiosità, hanno intervistato il Sindaco e gli impiegati, che si sono mostrati gentilissimi e disponibili.

Il primo viaggio di istruzione è stato effettuato a Potenza, per visitare la sede della Provincia, della Regione e la Prefettura, in modo da avere una visione reale dell’esistenza e della funzione delle istituzioni a livello regionale e provinciale. Abbiamo, inoltre, visitato il teatro Stabile, importante per la sua struttura architettonica e per le attività culturali che realizza nella nostra realtà.

Ci siamo poi recati al Pantano di Pignola, per visitare l’oasi naturalistica del WWF. I bambini hanno avuto modo di osservare da vicino alcune specie di uccelli e di capire l’importanza della salvaguardia dell’ambiente e la cura verso gli animali, soprattutto se feriti.

Il secondo viaggio di istruzione ha avuto come itinerario Lagopesole, Melfi, e Monticchio. Abbiamo visitato i castelli e i musei; purtroppo la visita ai laghi di Monticchio, all’abbazia di S.Michele e a quella si S.Ippolito sono state compremesse dal cattivo tempo.

Oltre all’approfondimento curricolare, i viaggi di istruzione hanno avuto effetti positivi sulla socialità: i bambini hanno assunto un atteggiamento più disponibile verso i compagni e i loro rapporti si sono rafforzati.

 

 

Considerazioni conclusive

Riassumendo, possiamo dire che i risultati ottenuti sono abbastanza soddisfacenti, sia per quanto riguarda l’acquisizione degli obiettivi da parte degli alunni e il loro grado di maturazione generale, sia per quanto riguarda l’organizzazione.

In particolare, ci siamo accorte che tutti gli alunni hanno frequentato le lezioni con sempre maggiore entusiasmo, vivendo l’esperienza scolastica in maniera serena, grazie alla diversificazione delle attività che ha alleggerito l’impegno quotidiano; infatti le assenze registrate sono pochissime e dovute esclusivamente a motivi di salute.

Possiamo, inoltre, ritenerci molto soddisfatte della collaborazione con le famiglie e con le istituzioni che ci hanno consentito di realizzare anche le attività extrascolastiche in maniera soddisfacente.

LE INSEGNANTI DEL TEAM

Lucia IMPESI

Rosa MELE

Maria Letizia PELUSO

Santina SCALDAFERRI

 

 

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