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Scuola DELL’INFANZIA, elementare

E media

San demetrio corone (c.s.)

 

Carta dei servizi scolastici

 

 

Decreto presidenza del consiglio dei  ministri

(7 GIUGNO 1995)

 

 

 

 

anno scolastico 2000/2001

 

 

 

 

gruppo di lavoro

 

¨     De Angelis Rosina

 

¨     Falco Maria

 

¨     Gabriele Elisa

 

¨     Mendicelli Ida

 

¨     Chiurco Lidia

 

Ha collaborato il Prof. Mario Corina  Collaboratore Vicario.

 

 

 

INDICE

 

Premesse e principi fondamentali.

Parte I: situazione Ambientale in cui opera l’Istituto Comprensivo.

Parte II: principali caratteristiche strutturali degli edifici.

Parte III: attività e presenze culturali.

Parte IV: obblighi di lavoro.

Parte V: regolamento d’Istituto.

Parte VI: area didattica.

Parte VII: area educativa.

Parte VIII: Contratto Formativo.

Parte IX: servizi amministrativi.

Parte X: Procedura dei reclami e valutazione dei servizi.

Parte XI: attuazione ed approvazione.

 

PREMESSA

La carta dei servizi scolastici di questo Istituto trova la sua fonte d’ispirazione nei principi fissati dagli art. 3 – 33 e 34 della Costituzione italiana, nonché nella ricca messe di norme previste dalle seguenti leggi e decreti:

·        Legge n° 241 del 7 Agosto 1990 sulla trasparenza.

·        Decreto Legislativo n° 29 del 3 febbraio 1993 che individua e regolamenta alcuni istituti giuridici nella dimensione organizzativa dei servizi;

·        Legge n° 2  del 14 gennaio 1994 sui nuovi compiti della Corte dei Conti per adeguare il controllo alle nuove finalità.

·        Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27/01/1994, che individua i soggetti erogatori dei servizi pubblici obbligati al rispetto dei principi fondamentali e fissa i principi di eguaglianza, imparzialità, continuità, diritto di scelta, partecipazione efficienza ed efficacia , sancendo l’obbligatorietà della fissazione di standard di qualità e il diritto dell’utente al rimborso a carico del dipendente in caso di dolo o di negligenza.

·        Direttivo della presidenza del Consiglio dei Ministri dell’11/01/1994, fissa i principi per l’istituzione e il funzionamento degli uffici per le relazioni con il pubblico;

·        D.L.N. del 12/05/1995 convertito nella legge 273 dell’11/08/1995 che fissa in 120 giorni il tempo entro cui approvare le singole carte dei servizi;

·        Decreto Presidente del Consiglio dei Ministri del 07/06/1995 che emana la carta dei servizi, che attribuisce al Ministero della Funzione Pubblica i poteri di monitoraggio e l’obbligo di comunicare i risultati al servizio di controllo interno; fissa i principi, i criteri di attuazione e le finalità della carta scolastica.

·        Contratto Collettivo Nazionale comparto scuola 1995 che contiene il codice di comportamento dei dipendenti pubblici.       

La carta dei servizi della scuola, elaborata da un’apposita commissione di lavoro è un documento nel quale la scuola, in quanto soggetto erogatore di un servizio pubblico, predefinisce e rende noto all’esterno:

1.     I principi fondamentali;

2.     Le caratteristiche di qualità che l’utente si aspetta;

3.     Gli obiettivi o livelli qualitativi o quantitativi ai quali dovranno tendere le attività della scuola;

4.     Meccanismi approntativi per valutare e monitorare l’attività svolta;

5.     I mezzi e i rimedi messi a disposizione degli utenti.

I principi fondamentali ai quali intende attenersi l’Istituto Comprensivo, che opera nel rispetto dei diritti e degli interessi degli utenti, si ispira a questi principi:

 

UGUAGLIANZA

 Nessuna discriminazione nell’erogazione del servizio scolastico può essere compiuta per motivi riguardanti sesso, razza ,etnia , lingua, religione opinione politica, condizioni psico – fisiche e socio – economiche. L’Istituto, perciò, attraverso una costante attività di progettazione ( educazione alla salute, alla legalità, alla interculturalità , educazione all’inserimento culturale, educazione ambientale, stradale ecc.) si impegna per offrire il massimo delle opportunità educative ed occasioni di arricchimento culturale a tutti gli alunni, specie per chi si trova in situazioni di difficoltà e offrire ai docenti momenti di riflessione e di studio su tutte quelle tematiche , trattate nei progetti, che assumono peculiare rilevanza: la delinquenza organizzata, scarsa considerazione della salute, la mancanza del senso di rispetto dell’ambiente.

Per gli alunni è garantito il diritto di avvalersi dell’I.R.C. Gli alunni che non si avvalgono dell’I.R.C. potranno seguire attività alternative che saranno indicate agli insegnanti nella programmazione didattico – educative.

IMPARZIALITA’ e REGOLARITA’.
 Tutti gli operatori scolastici ispirano i propri comportamenti e le proprie decisioni nei confronti dell’utente, a criteri di obiettività, di giustizia ed imparzialità senza privilegi favori e facilitazioni a persone a se vicine. Devono essere respinte le raccomandazioni a favore o a danno di chiunque.

La scuola con tutte le sue componenti garantisce la regolarità, la continuità del servizio e la continuità educativa nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla Legge.

ACCOGLIENZA ED INTEGRAZIONE.

L’Istituto s’impegna con opportuni atteggiamenti, da parte di tutto il personale docente e non, a favorire l’accoglienza dei genitori  e degli alunni, oltre che l’inserimento e l’integrazione di questi ultimi, con particolare riguardo alla fase d’inserimento nelle classi iniziali ed alle altre situazioni come alunni trasferiti da altre scuole, alunni provenienti dall’estero, alunni portatori di Handicap, alunni con particolari situazioni socio –familiari. L’accoglienza, pertanto, non si può limitare, alla fase iniziale dell’anno scolastico, infatti, l’educazione è l’accoglienza in “fiore”. Il punto forte della progettualità dell’accoglienza è rappresentato dal progetto “Continuità”. L’Istituto Comprensivo, anche quando tale non era, svolgeva il progetto “continuità” tra scuola Materna Elementare e Media, per garantire a tutti gli alunni senza distinzione un percorso formativo organico e completo, che mirasse a promuovere uno sviluppo articolato del soggetto , il quale, pur nei cambiamenti evolutivi, costruisce così la sua particolare identità. Nella scuola Materna , come primo grado del sistema scolastico, si realizza il diritto dell’infanzia a formazione integrale attraverso un’equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità. Alla prima storia scolastica del bambino si collega la scuola elementare, ambiente preposto all’alfabetizzazione culturale e base della convivenza democratica. A sua volta la scuola media persegue il raggiungimento di una preparazione di base e pone le premesse per l’ulteriore educazione permanente.

Oggi con l’istituzione dell’Istituto Comprensivo il progetto “continuità” deve diventare più saldo e il raccordo con i segmenti scolastici precedenti e successivi saranno attuati tramite:

1.     Conoscenza dei programmi reciproci;

2.     Identificazione dei percorsi curricolari continui;

3.     Momenti di collaborazione incrociati dei tre ordini di scuola sulla base di specifici progetti;

4.     Incontri e attività in comune tra gli alunni delle classi degli anni “ponte” insieme ai loro insegnanti;

5.     Realizzazione di spettacoli;

6.    Ricerche, visite guidate inerenti ai vari progetti;

Partecipazione ai Giochi  della Gioventù a livello locale e provinciale;

Realizzazione di mostre;

Pubblicazione di giornalini e testi illustrati;

Partecipazione a concorsi.

 

 

Si cercherà in tutti i modi di facilitare lo “star bene a scuola” attivando, oltre a tali attività, corsi di recupero nelle ore curriculari e, se ciò non bastasse, anche nelle ore extracurriculari, per quei ragazzi immigrati svantaggiati che non conoscono la lingua italiana e si sentirebbero dei disadattati se non curati adeguatamente. Per gli alunni in condizione di handicap la scuola offre adeguate opportunità educative, realizzandone l’effettiva integrazione secondo un articolo progetto educativo e didattico che costituisce parte integrante della programmazione. Il dirigente scolastico, gli insegnanti e quanti operano nella scuola per l’integrazione scolastica dei bambini disabili si impegnano a stendere un piano di lavoro e a verificare i risultati, a sollecitare le A.A.S.S.L.L. alla stesura delle diagnosi funzionali , a elaborare una ricognizione delle attrezzature e dei sussidi per l’integrazione presenti nella scuola e a favorirne lo scambio e l’uso dei plessi

Inoltre si impegnano a sollecitare l’.E.L. per l’eliminazione delle barriere architettoniche (laddove esistono) e promuovere incontri periodici con l’èquipe.

Infine, poiché la scuola è il banco di prova delle attitudini e delle capacità del soggetto, essa deve essere costantemente collegata al mondo del lavoro.

La scuola non deve muoversi come un corpo separato dalla società, ma deve calarsi in essa. Bisogna incoraggiare lo svolgimento di attività indipendenti e libere. Ci saranno esperienze di studio e di lavoro a carattere interdisciplinare, visite guidate a laboratori artigianali, a piccole industrie, a tutto ciò che può offrire all’alunno il concetto della dinamica e del lavoro.

 

PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA.

Istituzione, personale, genitori, alunni sono protagonisti e responsabili dell’attuazione della “Carta” attraverso una gestione partecipata della Scuola nell’ambito degli organi Preposti e delle procedure vigenti. I loro comportamenti devono favorire la più ampia realizzazione degli standard generali del servizio. Le istituzioni scolastiche e gli enti locali si impegnano a favorire le attività extrascolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature fuori dall’orario del servizio scolastico.

Le istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni serie di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed una informazione completa e trasparente ; si ribadisce inoltre che copia della presente Carta può essere richiesta in visione presso la scuola.

DIRITTO DI SCELTA, OBBLIGO SCOLASTICO E FREQUENZA.

L’obbligo scolastico e la regolare frequenza nell’istituto comprensivo non si limiterà ad una meccanica registrazione delle assenze e dei ritardi e all’esame fiscale delle motivazioni addotte dagli alunni, ma si esplicherà attraverso interventi preventivi nei confronti delle disaffezioni per la scuola che abitualmente precede l’abbandono e la dispersione.

In tale azione di prevenzione la Scuola promuoverà delle attività e delle iniziative sportive e culturali con gli enti locali e in cooperazione con i genitori, onde stimolare anche la loro partecipazione diretta alle iniziative scolastiche.

Il genitore che iscrive il proprio figlio a scuola, ha bisogno di essere informato, di conoscere ciò che la scuola può dare in termini di servizio e ha bisogno di avere delle garanzie sul fatto che tale servizio sia “di qualità”. E’ necessario, quindi, che la scuola chiarifichi le scelte che fa, i servizi che può offrire e che cosa gli utenti si possono aspettare. L’utente ha facoltà di scegliere , ma la scelta e subordinata alla capienza della classe o della sezione da frequentare. Non sarà impedita l’iscrizione o il trasferimento in altra sede.

 

LIBERTA’      D’INSEGNAMENTO ED AGGIORNAMENTO     DEL PERSONALE.

I docenti operano nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento prevista dall’art. 1 del D.P.R. 417/74 non prescindendo, però, dalla delicata fase di sviluppo fisico, psichico, intelettuale ed emotivo di tutti gli alunni. Nell’istituto comprensivo la libertà d’insegnamento si realizza attraverso progetti educativi e didattici elaborati dai docenti nel quadro della programmazione didattico- educativa preparata nel collegio docenti. La libertà d’insegnamento si estrinseca prevalentemente nella scelta dei contenuti, nell’organizzazione delle sequenze delle unità didattiche, nell’uso delle strategie e dei metodi didattici più opportuni ed adeguati. Per le stesse finalità la scuola garantisce ed organizza le modalità di aggiornamento del personale in collaborazione con istituzioni ed enti culturali nell’ambito delle linee di indirizzo e delle strategie di intervento definite dall’amministrazione.

 

PRINCIPALI CARATTERISTICHE STRUTTURALI DEGLI EDIFICI.

SCUOLA MATERNA

L’edificio, che è ubicato al centro del nostro paese, è composto da due aule, una sala gioco, un refettorio, una cucina servizi ed un ripostiglio. La parte anteriore dell’edificio è occupata da un cortile recintato. Si rileva, però, che nonostante i continui lavori eseguiti, rimane sempre non conforme alla normativa vigente. Pertanto, si prevedono lavori di ristrutturazione e conseguente trasferimento in altra sede.

SCUOLA ELEMENTARE

L’edificio è accogliente e spazioso, si trova nella parte centrale del paese ed è a due piani. Dieci sono le aule destinate agli alunni, vi è, inoltre, la biblioteca, la sala proiezione e un’aula adibita ad ambulatorio medico scolastico, per il quale si prevede l’aquisto di materiale di prima necessità.

Una parte dell’edificio è circondato da un ampio spazio non recintato. Pertanto, poiché non c’è palestra, viene usato, con i rischi che ciò comporta, per svolgere attività motorie ed altre attività didattiche. Gli arredi non sono adeguati alla funzionalità dell’utenza. La scuola è dotata di alcuni sussidi didattici e audiovisivi , non sufficienti ai reali bisogni.

La biblioteca scolastica non è aggiornata e dovrebbe essere ampliata e rinnovata.

SCUOLA MEDIA

La sede centrale dispone di un edificio costituito da nove aule, atrio grande e di tutti i comforts.

Attualmente l’Istituto non è agibile a causa dei lavori di ristrutturazione, disposti dall’amministrazione comunale, per curare crepe provocate dal sisma dell’aprile 1996.

Le attività didattico – amministrative, pertanto, si svolgono presso alcuni locali del Collegio italo – albanese di S. Adriano, che è ubicato nella parte sud – ovest del paese.

Notevoli sono i disagi per il corpo docenti, ma soprattutto per gli alunni, i quali per raggiungere il plesso devono percorrere parecchia strada. Mancano, inoltre, le attrezzature necessarie per lo svolgimento della normale attività didattica, tra cui la biblioteca e la palestra. Gli alunni dovranno svolgere per l'intero anno le attività sportive fuori, nel cortile antistante la scuola o nel campo sportivo.

 

POPOLAZIONE SCOLASTICA

La popolazione scolastica è cosi ripartita:

SCUOLA MATERNA

Alunni            Classi             Docenti          Sostegno             I.R.C.

 

40                      2                      4                      //                         1

SCUOLA ELEMENTARE

Alunni            Classi                Docenti           Sostegno            I.R.C.

155                   10                      16                   2                        2

SCUOLA MEDIA

Alunni             Classi                Docenti            Sostegno           I.R.C.

122                   6                        12                     1                       1

 

PERSONALE  A.T.A.

Direttore amministrativi:N°1

Assistenti amministrativi: N°4

Collaboratori scolastici:        N° 12 (previsti)

Attività ed impegni del personale docente.

Attività funzionale all’insegnamento.

Attività individuali:                  preparazione e programmazione

                                                   Correzione compiti

                                                   Rapporti con le famiglie.

                                                   Riunione plenaria

                                                   Gruppi di lavoro

                                                   Programmazione annuale

                                                   Informazione alle famiglie sui risultati di scrutini

                                                   E sull’andamento delle attività educative.

Partecipazione alle riunioni dei consigli di interclasse e di classe e senza genitori.

Svolgimento degli scrutini.

Svolgimento degli esami.

 

OBBLIGHI DI LAVORO.

-         Attività di insegnamento (orario di servizio). 

SCUOLA MATERNA (dalle ore 8,00 alle ore 16,00):

Docenti           25 ore settimanali

Alunni           40 ore settimanali.

L’orario è articolato in 5 gg. Settimanali da lunedì al venerdì con i seguenti turni:

1.     Dalle ore 8,00 alle ore 13,00

2.     Dalle ore 11,00 alle ore 16,00

Dalle ore 11,00 alle ore 13,00 compresenza.

 

   

SCUOLE ELEMENTARI

Docenti             22 ore settimanali + 2 di programmazione in ore pomeridiane.

Alunni             I° ciclo: 27 ore settimanali

                        II° ciclo: 30 ore settimanali.

L’orario è articolato nel seguente modo:

                      I° ciclo: dalle ore 8,30 alle ore 13,00 da lunedì a sabato

                     II° ciclo: dalle ore 8,30 alle ore 13,30 da lunedì a sabato.

 

SCUOLA MEDIA

      Docenti                  21 unità di 50 minuti, invece di 18 ore di 60 minuti ( orario flessibile – art. 31 C.C.N.L. 03.08.99).

Delle 21 unità 18 saranno utilizzate per lezioni frontali e 3 di compresenza e di recupero.

La compresenza può costituire un momento per attività a piccoli gruppi o per singoli alunni, finalizzata a rispondere a più diversificati bisogni ( recupero della motivazione, approfondimento di conoscenze / competenze etc. ).

 

ORARIO PERSONALE ATA.

Il personale A.T.A. segue un orario di 36 ore settimanali, così articolato:

-         PERSONALE AMMINISTRATIVO:( UNICO TURNO) – LUNEDI’- SABATO-

DALLE ORE 8.00 ALLE ORE 14.00

- DURANTE I PERIODI ESTIVI TUTTO IL PERSONALE ATTUA LA SETTIMANA CORTA: LUNEDI’ – VENERDI’ DALLE ORE 7.00 ALLE ORE 14.12.

-         NON PRESTERANNO SERVIZIO NEI GIORNI:

TUTTE LE DOMENICHE – TUTTE LE FESTIVITA’ NAZIONALI.

GIORNI PREFESTIVI ( soggetti ad eventuale recupero )- 9/12-  23/12/2000-

30/12/2000 -  14/4/2001 -  13-14/8/2001.

 

INFORMAZIONE ALL’UTENZA SULLA PROGRAMMAZIONE.

AREA DIDATTICA.

La scuola, con l’apporto delle competenze professionali del personale e con la collaborazione delle famiglie, delle istituzioni e della società civile, è responsabile delle attività didattiche e si impegna a garantire la qualità, l’efficienza organizzativa e l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto di obbiettivi educativi validi per il raggiungimento delle finalità istituzionali. A tal fine i docenti, prima della progettazione, procedono ad una attenta analisi della situazione socio- economico- culturale del territorio al fine di individuare risorse e carenze, poiché la scuola da sola non è in grado di assolvere la funzione educativa, le attività integrative e formative; esse dovranno essere un trait- union tra la scuola e la realtà socio- ambientale. La prima sicurezza del bambino – ragazzo è assicurata dalla continuità educativa fra i diversi ordini e gradi dell’istruzione, al fine di promuovere un armonico sviluppo delle loro personalità. A tal fine viene istituito il gruppo di lavoro per la continuità , composto da un insegnante per ogni plesso e coordinato dal dirigente o da un docente delegato.

-         Nella scelta dei libri di testo e della strumentazione didattica, la scuola assume come criteri di riferimento:

1.     La validità culturale;

2.     La funzione educativa;

3.     La presenza nei testi di elementi che favoriscano l’apertura a tutti i saperi;

4.     La forma di espressione;

5.     La continuità dell’itinerario formativo dell’alunno.

6.     La sveltezza, il peso e il prezzo del testo scolastico.

Si segnala inoltre l’opportunità che i docenti rappresentino alle famiglie l’esigenza di diari scolastici , la cui scelta è affidata alla loro determinazione, che siano aderenti agli scopi formativi ed educativi.

-         Nell’assegnazione dei compiti da svolgere in classe il docente tiene conto, nel rispetto dell’indicazione del POF della programmazione didattica del consiglio di interclasse e di classe , tenendo presente il ritmo razionale dei tempi di studio degli alunni, nonché delle loro esigenze legate all’utilizzo del tempo libero.

I docenti devono colloquiare in modo pacato e convincente con gli studenti, senza ricorrere a forme di intimidazioni o minacce di punizioni mortificanti.

 

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA.

Viene elaborata dai singoli consigli di classe e interclasse. Essa delinea:

1.     Il percorso formativo della classe e del singolo alunno, adeguando ad essi gli interventi operativi.

2.     Utilizza il contributo delle varie aree disciplinari per il raggiungimento degli obbiettivi e delle finalità educative, indicate dal Consiglio di classe e di interclasse.

3.     E’ sottoposta a verifiche e a valutazioni dei risultati al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in itinere.

La programmazione didattica viene redatta entro il 31 ottobre e viene pubblicizzata mediante affissione all’Albo della scuola e depositato in segreteria; chiunque ne abbia interesse può richiederla in Segreteria.

CONTRATTO FORMATIVO.

Il contratto formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata dell’operato della scuola. Essa si stabilisce fra il docente e l’allievo, ma coinvolge l’intero consiglio di interclasse, le classi, gli organi della scuola, i genitori e gli Enti.

Il contratto formativo, elaborato nell’ambito e in coerenza degli obbiettivi formativi,

definiti nei diversi livelli istituzionali definisce ciò che l’allievo deve conoscere, le azioni più rilevanti che il docente deve garantire con il proprio impegno e la propria attività. L’opera che il docente deve garantire, l’opera formativa e collaborativa del genitore sugli obbiettivi da realizzare.

I docenti si impegnano a:

1.     Conoscere l’alunno, le sue potenzialità e i modi di apprendimento;

2.     Favorire negli scolari i processi di conoscenza di sé , del suo percorso formativo e della capacità di autovalutazione;

3.     Mantenere un atteggiamento di disponibilità e dialogo, senza essere poco autorevoli;

4.     Documentare la propria proposta formativa;

5.     Verificare collegialmente e individualmente l’attività didattica;

6.     Informare i genitori su eventuali progetti e iniziative;

7.     Stabilire i tempi d’incontro con i genitori;

8.     Mantenere i ritmi di  apprendimento di ciascun alunno, con particolare riguardo a quelli che dimostrano difficoltà.

Ai genitori si richiedono i seguenti impegni:

1.     Assicurare  la regolarità di frequenza e il rispetto dell’orario scolastico ;

2.     Educare il bambino- ragazzo all’adempimento dei doveri scolastici;

3.     Conoscere le proposte della scuola partecipando alle assemblee;

4.     I genitori parteciperanno alla vita della scuola, offrendo la loro collaborazione per la realizzazione di progetti;

5.     I genitori potranno esprimere pareri e formulare proposte inerenti alle attività educative.

Agli scolari si chiede :

1.     Il rispetto nei confronti dei compagni, insegnanti o altro personale che opera nella scuola;

2.     L’esecuzione regolare e ordinata dei compiti, con impegno ed autonomia;

3.     Il rispetto del proprio materiale e delle strutture scolastiche;

4.     Il rispetto delle regole comportamentali.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO

 

L’istituto comprensivo è formato da componenti diverse; ognuna con un suo stato giuridico. Dette componenti sono:

 

Il Dirigente

Il Collaboratore Vicario

Il personale Docente

Gli  Alunni

Il personale  Ausiliario

I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe

Parte integrante delle istituzioni scolastiche sono:                                                        

Il Collegio dei Docenti –

Il Consiglio d’Istituto –

La Giunta Esecutiva –

Il Comitato per la valutazione del servizio dei docenti –

Il Dirigente, nell’ambito delle competenze attribuitegli dalle norme vigenti, esercita le sue funzioni a tutto l’istituto comprensivo.

Per l’esercizio delle sue funzioni, il dirigente si avvale negli altri plessi di un collaboratore da lui scelto, a suo insindacabile giudizio, nella prima riunione del collegio dei docenti, all’inizio dell’anno scolastico.

Il collaboratore svolge, nel plesso di sua competenza le funzioni generiche di rappresentanza verso i terzi, oltre ai compiti specifici che gli vengono affidati dal dirigente.

Nell’ambito delle funzioni e dei compiti che svolge, il collaboratore è responsabile ed ha potere di iniziativa di concerto con il dirigente.

Il docente nel rispetto della libertà d’insegnamento s’impegna a programmare le attività didattiche in coerenza con quanto deliberato nei consigli di interclasse nelle riunioni per livelli e nei consigli di classe.

I docenti si impegnano a garantire la formazione dell’alunno, facilitandone le potenzialità evolutive e contribuendo allo sviluppo armonico della personalità.

Il docente deve essere presente a scuola durante le ore a disposizione e nelle classi assegnate durante le ore di compresenza e di recupero.

Deve essere presente a scuola almeno cinque minuti prima di ogni ora di disponibilità dichiarata.

In caso di assenza è tenuto a comunicare entro le ore 8,00 la propria indisponibilità e far pervenire la domanda in ufficio di segreteria tempestivamente.

I genitori dovranno essere presenti agli incontri che si ritiene indispensabile realizzare per migliorare la collaborazione e l’integrazione scuola famiglia, funzionale alla conoscenza degli alunni e quindi al miglioramento dell’offerta educativa e didattica.

I genitori eletti nei consigli di classe saranno avvisati con anticipo sulla data delle riunioni tramite comunicazione scritta e potranno esprimere parere e fare proposte e collaborare nelle attività scolastiche non nell’attività didattica.

Nelle suddette riunioni si illustreranno le linee guida della programmazione, la situazione di partenza, i progetti formativi, di recupero, sostegno, sviluppo e consolidamento.

I genitori in caso di necessità e di esigenze di colloquio con i docenti devono rivolgersi al collaboratore scolastico o all’ufficio di segreteria.

 

Regolamento per gli alunni.

1)    Gli alunni devono trovarsi a scuola alcuni minuti prima dell’inizio delle lezioni.

2)    Ciascun alunno deve presentarsi a scuola pulito nella persona e nel vestito, fornito di tutto l’occorrente per la lezione della giornata.

3)    Gli ingressi in ritardo e le uscite anticipate sono ammessi solo in via eccezionale. Gli alunni che anno necessità di uscire in anticipo devono presentare al Dirigente Scolastico o in sua assenza al Collaboratore Vicario,  una richiesta scritta e motivata e firmata da uno dei genitori.

4)    E’ proibito portare a scuola oggetti estranei alle lezioni e qualunque altro oggetto che possa distogliere l’attenzione dalle lezioni.

5)    E’ vietato agli alunni uscire dalla classe durante gli intervalli tra una lezione e l’altra e nella momentanea assenza del professore per il cambio.

6)    E’ vietato agli alunni intrattenersi e conversare nei locali igienici e nei corridoi.

7)    Durante l’intervallo gli alunni dovranno restare in classe sotto il controllo del docente che si trova in classe all’inizio dell’intervallo; potranno liberamente consumare la colazione e potranno uscire dalla classe solo per recarsi ai bagni a gruppi di due per volta. E’ assolutamente vietato agli alunni durante la ricreazione recarsi nelle altre aule senza autorizzazione dei docenti.

8)    In attesa dell’inizio delle lezioni o al termine di esse gli alunni che si servono dell’autobus scolastico potranno sostare nel cortile d’ingresso. E’ vietato attendere l’autobus nella strada pubblica.

9)    L’alunno avrà cura di custodire con diligenza i propri libri e gli altri oggetti, non arrecherà danno a quelli degli atri o al materiale della scuola; non deturperà le pareti delle aule, dei corridoi o dei gabinetti con scritte e figure di ogni genere. Di ogni danno sarà tenuto al risarcimento, quando sul fatto gli sarà riconosciuta una colpa più o meno grave.

10)          L’alunno che arrivi in ritardo non può essere ammesso alle lezioni senza l’ordine del Dirigente o del Collaboratore Vicario.

11)          Per le giustificazioni delle assenze gli alunni si serviranno degli appositi libretti ovvero degli appositi spazi previsti sui diari. Per le assenze fino a due giorni, la giustificazione va presentata al docente della prima ora, che provvederà a firmarla e ad annotare sul registro di classe l’avvenuta giustificazione. Per le assenze superiori a due giorni, la giustificazione va presentata al Dirigente o al collaboratore, e se è stata determinata da motivi di salute, è necessario esibire il relativo certificato medico.

12)          Al termine delle lezioni l’uscita degli alunni avviene per corsi e sempre con la vigilanza del personale docente di turno, che abbandonerà l’aula dopo che tutti gli alunni saranno usciti. Durante l’uscita gli alunni non devono né correre né gridare.

13)          E’ dovere degli alunni portare il massimo rispetto ai docenti, al personale di segreteria e al personale ausiliario. Eventuali trasgressioni alla presente disposizione saranno punite con i provvedimenti disciplinari del caso.

14)          Gli alunni e le alunne hanno il dovere di rispettarsi reciprocamente. E bene ricordare che l’uso di parole sconcie e minacce fisiche, peggio, l’attuazione di tali minacce nei confronti dei compagni viene punito molto severamente.

 

Funzioni e Compiti del personale A.T.A.

Per il personale amministrativo si rimanda alla voce: servizi amministrativi.

I Collaboratori Scolastici svolgono le seguenti funzioni:

 

1)    Apertura e chiusura scuola:

Apertura scuola

Consegna chiavi al personale interessato, per apertura locali utilizzati dagli allievi.

Sorveglianza degli alunni durante l’entrata e l’uscita.

Sorveglianza ingresso pubblico.

Pulizia ingresso principale e relativa area esterna.

Chiusura scuola.

2)    Collaborazione amministrativa:

Apertura uffici.

Custodia e controllo delle chiavi di tutti i locali.

Uso del telefono secondo direttive fornite dal D.A .e D.S .

Controllo utenza (Alunni e Pubblico)

Manutenzione ed uso delle attrezzature meccaniche.

Pulizia locali.

Chiusura uffici.

3)    Apertura aule:

Apertura e chiusura aule del reparto assegnato.

Controllo dei danni agli arredi e manutenzione degli stessi.

Segnalazione malfunzionamenti o anomalie varie.

Sorveglianza degli alunni: ricreazione, servizi igienici, assenza momentanea docente.

Pulizia locali.

4)    Servizio locali straordinari (laboratori, mensa, biblioteche, eventuale palestra.

Apertura e chiusura  dei locali .

Controllo dei danni agli arredi e alle attrezzature, e manutenzione degli stessi.

Segnalazione  malfunzionamenti o anomalie varie.

Pulizia locali.

5)    Servizio Pomeridiano per attività extrascolastiche ,Collegio Docenti, Consigli di Classe, Interclasse, Incontro Genitori:

Apertura locali.

Collaborazione supporto docenti.

Vigilanza sugli allievi.

Accoglienza e controllo ingresso Genitori.

Pulizia locali.

Chiusura locali.

 

6) Assistenza agli alunni disabili. 

         

 

 

VII    I  SERVIZI AMMINISTRATIVI.

La scuola individua, fissandone pubblicandone gli standard e garantendone l’osservanza e il rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

1)    Celerità delle procedure;

2)    Trasparenza;

3)    Tempi di attesa;

4)    Informazione dei servizi di segreteria .

Sulla base dei fattori appena enunciati, si forniscono le informazioni che seguono;

-         La distribuzione al pubblico della modulistica viene effettuata “a vista” o            presso l’ufficio del collaboratore amministrativo nei giorni previsti in orario potenziato e pubblicizzato in modo efficace.

-         La segreteria garantisce lo svolgimento delle procedure di iscrizione alle classi in tempi brevi .

-         Il rilascio dei certificati viene effettuato nel normale orario di apertura della segreteria al pubblico entro il tempo massimo di tre giorni per quelli di iscrizione e di frequenza e di cinque giorni quelli con votazione e giudizi.

-         Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma sono consegnati “a vista” a partire dal terzo giorno successivo alla pubblicazione dei risultati finali-

-         Le schede di valutazione degli alunni sono consegnate dalla segreteria o da altro personale a ciò designato dal dirigente entro sette giorni dal termine delle operazioni di scrutinio.

-         Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio.

La scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendono il mouse dell’istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste.

-         L’istituto assicura spazi ben visibili all’informazione, in particolare sono predisposti:

1)    Tabella dell’orario di lavoro dei dipendenti ;

2)    Organigramma degli uffici ;

3)    Organigramma degli organi collegiali ;

4)    Organico del personale docente e A.T.A.

5)Albi d’istituto.

Sono inoltre resi disponibili spazi per :

1)    Bacheca sindacale

2)    Bacheca degli studenti

3)    Bacheca del personale

4)    Tabella orario ricevimento pubblico;

5)    Tabella orario ricevimento genitori da parte del personale docente;

6)    Decreto di assegnazione docenti a classi, sezioni ed ambiti disciplinari.

7)    Tabella giorno libero del personale docente;

8)    Numero, dimensioni e dotazione delle aule.

All’inizio dell’anno scolastico, il dirigente, sulla base delle indicazioni del collegio dei docenti e del consiglio d’istituto prepara un calendario delle riunioni mensili del consiglio di classe.

Il calendario, approvato dal collegio dei docenti, viene esposto all’albo della scuola in ciascuno dei due plessi.

Il consiglio di classe che è convocato dal dirigente, è presieduto dal dirigente stesso o da un suo delegato.

Il verbale della seduta del consiglio di classe viene redatto dal coordinatore del consiglio di classe sull’apposito registro,  al più tardi entro tre giorni dalla riunione.

Il collegio dei docenti si riunisce, per l’insediamento, all’inizio dell’anno scolastico e tutte le volte che viene convocato dal dirigente, o da almeno un terzo dei suoi componenti tramite richiesta scritta e motivata indirizzata al dirigente.

Gli organi collegiali, e cioè i consigli di classe, il collegi dei docenti, la giunta esecutiva ed il consiglio d’istituto, vengono convocati con lettera diretta ai singoli membri componenti. La lettera di convocazione, con l'indicazione degli argomenti che verranno trattati, va recapitata con un anticipo di cinque giorni rispetto alla data della riunione. In casi particolari , e per motivi di urgenza, si prescinde dal termine di preavviso di cinque giorni.

Delle sedute degli organi collegiali della scuola si redige un verbale scritto e firmato da chi li presiede e dal segretario, su apposito registro a pagine numerate progressivamente.

Il consiglio di classe, composto dai docenti della classe e dai rappresentanti dei genitori eletti nelle apposite elezioni, si riunisce di norma a scadenza mensile (scuola media) bimestrale(materna ed elementare, salvo diversa disposizione da parte del dirigente, per motivi interni inerenti l’organizzazione del servizio scolastico.

Ciascuno degli organi collegiali programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con sicurezza la necessità di adottare decisioni, proposte e pareri.

Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele, ma con diversa rilevanza, in determinate materie.

Il funzionamento della biblioteca della scuola, dei laboratori e della palestra è disciplinata dai criteri generali dettati dal consiglio d’istituto, sentito il collegio dei docenti.

In allegato organico al presente regolamento si acclude il dettato normativo che regala le competenze del consiglio d’istituto e detta giunta esecutiva.

Il consiglio d’istituto si riunisce su richiesta del presidente.

La convocazione del consiglio d’istituto è disposta dal presidente, con cinque giorni di anticipo sulla data della riunione.

Le delibere del consiglio d’istituto, purchè non riguardino singole persone fisiche, sono soggette a pubblicità, tramite affissione all’albo della scuola per dieci giorni consecutivi.

I verbali e tutti gli atti scritti inerenti le sedute del consiglio d’istituto sono depositati in segreteria  e se ne può prendere visione o ottenere copia fotostatica nei modi e nelle norme fissati dalla legge 7 agosto 1980 n°241, inerente il diritto di accesso ai documenti amministrativi.

D.P.R. 31 maggio 1974 n° 416.

Art. 5  consiglio d’istituto è giunta

Il consiglio d’istituto è costituito da 14 componenti:  6 rappresentanti del personale insegnante; 1 del personale non insegnante; 6 dei genitori degli alunni; il  Dirigente.

a)I rappresentanti del personale insegnante sono eletti dal collegio dei docenti ; quelli del personale non insegnante dal corrispondente personale di ruolo o non di ruolo in servizio nell’istituto, quelle dei genitori degli alunni sono eletti  dai genitori stessi o da chi ne fa le veci.

 Possono esse chiamati a partecipare alle riunioni del consiglio d’istituto, a titolo consultivo, gli specialisti che operano n modo continuativo nella scuola

      

 Il  consiglio d’istituto è presieduto da uno dei suoi membri, eletto a maggioranza assoluta dai suoi componenti  tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione , il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti. può essere eletto anche un vice presidente.

 5 Il consiglio d’istituto elegge nel suo seno una giunta esecutiva , composta

da un docente, un non docente e due genitori.

Della giunta fanno parte di diritto  il Dirigente, che la presiede ed ha la rappresentanza dell’istituto, ed è capo dei servizi  di segreteria che svolge anche funzioni di segretario della giunta stessa     

   Le riunioni del consiglio d’istituto hanno luogo in orario non coincidente con l’orario delle lezioni.

 6) Il consiglio d’istituto e la giunta durano in carica tre anni scolastici.

     Coloro che nel corso del triennio perdono i requisiti vengono sostituiti dai primi dei non eletti nelle rispettive liste.

7) Le funzioni di segretario del consiglio d’istituto sono affidate dal presidente ad un membro del consiglio stesso.

Art. 6 Attribuzione del consiglio d’istituto e detta giunta esecutiva.

1)    Il consiglio d’istituto delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e dispone in ordine all’impiego di mezzi finanziari per quando concerne il funzionamento amministrativo e didattico  dell’istituto.

2)    Il consiglio d’istituto, fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante, su proposta della giunta, per quando concerne l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie.

A)    adozione del regolamento interno dell’istituto che dovrà fra l’altro stabilire per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature culturali didattiche e sportive, per le esigenze degli alunni durante l’ingresso e la permanenza della scuola, nonché durante l’uscita dalla medesima.

B)    Acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifico e dei sussidi didattici e acquisti del materiale di consumo

C)    Adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali.

D)   Criteri per la programmazione e l’attuazione delle attività pre scolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di sostegno e di recupero,alle libere attività complementari, alle visite guidate e ai viaggi d’istruzione.

Promozione di contatti con altre scuole o istituti al fine di realizzare scambi di informazione e di esperienze e di intraprendere eventuali iniziative di collaborazione.

Partecipazione dell’istituto con attività culturali, sportive e ricreative di particolare interesse educativo.

Il consiglio d’istituto indica, altresi’i criteri generali relativi alla formazione delle classi all’adattamento dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche; esprime parere sull’ andamento generale didattico ed amministrativo dell’istituto.

Sulle materie devolute alla sua competenza, esso invia annualmente una relazione al provveditore agli studi e al consiglio scolastico provinciale.

La giunta esecutiva predispone il bilancio preventivo e il conto consuntivo; prepara i lavori del consiglio d’istituto.

Per tutto quando non espressamente previsto nel presente regolamento interno, valgono le norme del codice civile che regolano i rapporti di pubblico impiego.

Parte VIII

La valutazione del servizio-

La valutazione del servizio, intesa come valutazione dell’andamento generale della vita e dell’attività della scuola, compreso quello amministrativo, nonché come momento di confronto e valutazione dei risultati raggiunti in rapporto agli standard prefissati, nell’arco dell’intero anno scolastico viene perseguita mediante:

 

1)    Attività degli organi collegiali della scuola.

I consigli di interclasse (intersezione) di cui fanno parte i rappresentanti dei genitori, i collegi dei docenti ed il consiglio di circolo e di classe si riuniscono più volte nel corso dell’anno scolastico, per discutere e valutare l’andamento complessivo dell’attività didattica e dei servizi di supporto (mensa, trasporto ecc ) oltre che per esaminare proposte di miglioramento per l’anno in corso e per l’anno successivo.

I ragazzi vengono sottoposti periodicamente a prove di verifica elaborate dagli insegnanti sulla base delle attività svolte, per controllare i risultati raggiunti.

Incontri  assemblee

Periodicamente vengono convocate assemblee, incontri e colloqui con i genitori, al fine di rendere noti i risultati conseguiti dagli alunni, in riferimento agli aspetti educativi e didattici ed intensificare il rapporto, nonché la collaborazione    scuola- famiglia.

La scuola riconosce che la valutazione espressa dai genitori costituisce elemento irrinunciabile per la valutazione globale del servizio reso.

Monitoraggi

Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione e al miglioramento del servizio, in riferimento all’organizzazione all’amministrazione alla didattica e ai servizi di supporto della scuola, nonché al fine di misurare la corrispondenza trà prestazioni e standard, saranno effettuate, annualmente rivelazioni con questionari anonimi, opportunamente tarati per l’utenza.

Per tali questionari saranno utilizzati indicatori forniti dagli organi dell’amministrazione scolastiche e dagli enti locali; resteranno sugli aspetti organizzativi didattici e amministrativi del servizio e prevederanno:

 una graduazione delle valutazioni;

l’opportunità di formulare proposte;

la possibilità di apportare osservazioni e suggerimenti sull’andamento complessivo dell’attività della scuola e sui servizi di supporto.

Gli alunni faranno da tramite per la distribuzione e la raccolta di questionari, che dovrà , possibilmente, avvenire entro il mese di maggio.

Sarà istituita una commissione che, coordinata dal dirigente scolastico, sulla base di risultati emersi dall’indagine, elaborerà la relazione sull’attività formativa della scuola, che verrà sottoposta all’attenzione del collegio dei docenti e del consiglio di classe e di interclasse.

I questionari saranno con domande a scelta multiple, rivolte ai genitori e al personale della scuola in modo da poter dar loro la possibilità di formulare osservazioni e proposte.

I questionari avranno il duplice obbiettivo di conoscere le opinioni degli utenti sul funzionamento del servizio e di rilevare quali siano i problemi educativi considerati da questi ultimi più rilevanti.

Entro la fine di giugno il consiglio di circolo e di classe predispone una relazione di valutazione del servizio reso che, per l’area didattica, tiene conto della valutazione espressa dal collegio dei docenti.

IX

Procedura ponte dei reclami.

In un istituto inteso come comunità demografica di partecipazione e di corresponsabilità pone i soggetti, responsabili della formazione (genitori, enti locali, docenti, dirigente ) in un rapporto prioritario e dialettico.

In questa prospettiva gli eventuali disservizi trovano risoluzione attraverso il dialogo finalizzato alla migliore qualità dell'offerta formativa; il “reclamo” viene visto come estrema manifestazione di malesseri vari.

Ciò premesso, si precisa, di seguito, la procedura dei reclami:

1)    I reclami possono essere espressi in forma orale e scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e responsabilità del proponente;

2)    I reclami orali e telefonici debbono, in ogni caso e comunque nelle 48 ore successive, essere sottoscritti ,qualora ciò non dovesse succedere, non saranno presi in considerazione.

3)    I reclami anonimi, anche se circostanziali, non sono presi in considerazione.

Il capo d’istituto dopo aver fatto ogni possibile indagine in merito, risponde sempre in forma scritta, e comunque non oltre il quindicesimo giorno, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo.

Annualmente il dirigente formula per il consiglio d’istituto e per il collegio dei docenti una relazione analitica sui reclami pervenuti e sui provvedimenti adottati.

Parte X

Attuazione ed approvazione.

L’adozione e l’attuazione della carta costituiscono obbligo per l’utente; l’omissione di siffatto obbligo configura una vera e propria violazione di legge.

Pertanto l’osservanza dei principi e delle regole contenuti nella carta costituisce obbligo da parte di ogni operatore scolastico.

Quando ciò non si adempie, l’utente potrebbe invocare l’annullamento dell’atto amministrativo adottato in violazione della regola “interna”, denunciandolo come viziato da eccesso di potere.

La presente carta, ai sensi del Decr. Legge 12-5-96 n° 163 art. 2 Comma 2, viene adottata con deliberazione del Consiglio di Circolo e del Collegio dei Docenti di scuola Media – Elementare e dell’Infanzia Statale nella seduta congiunta.

Le indicazioni presenti nella presente Carta si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei contratti collettivi o in norme di legge e non intervengano sostanziali modificazioni delle realtà scolastiche.

Eventuali modifiche, aggiornamenti ed adeguamenti possono essere apportati all’inizio di ogni hanno scolastico, in rapporto a possibili cambiamenti della scuola, cui questa Carta si riferisce.

Il personale docente, non docente e direttivo, i genitori, gli organi collegiali della scuola, gli addetti ai servizi amministrativi e ogni altro operatore scolastico del Circolo, hanno il dovere di osservare, rispettare ed attuare quando è disposto dalla presente Carta.

La scuola adotta tutte le iniziative atte a rendere pubblico il contenuto di questa Carta e provvede al suo aggiornamento.