Meridionalista convinto, è riuscito a fare convergere l'interesse di educatore con quello di critico sociale, non solo in opere affidate alla stampa come "Educazione e Mafia. La scuola può...", ma assumendo direttamente iniziative coraggiose in difesa dei diritti della comunità.

Docente, educatore, preside, ufficiale dell'esercito, membro del Direttivo Nazionale dei dirigenti scolastici, consigliere e sindaco per più legislature, non ha perso occasione per rappresentare, anche con le sue scelte di vita, il valore della libertà dell'uomo e la sua necessaria ricerca di identità.

Alla scuola, nella quale opera dal 1970, ha assegnato il ruolo più significativo per la ripresa sociale della Calabria, contro la cultura mafiosa e contro la rassegnazione di tanti giovani senza speranza.

Alla scuola dell'Autonomia, affida la possibilità di un giusto equilibrio tra insegnamento ed apprendimento, oltre la sclerosi delle regole e delle formule, privilegiando l'iniziativa progettuale che garantisce il vero intervento individualizzato.

Per il dott. Gerardo Aiello, dirigente dell'Istituto Comprensivo di Mandatoriccio - Pietrapaola - Calopezzati, la scuola rappresenta il  punto di riferimento più solido ed incisivo, soprattutto per quanti non nascono in condizioni agiate, per coloro che non possono, perchè la società degli adulti è distratta o travolgente.

La teoria formativa, infatti, per il dott. Aiello non può non tener conto che in un contesto conflittuale, la crescita è sempre problematica. Rilevare tale conflittualità per tentare di ridurla, costituisce elemento di possibile e reale tutela per l'età evolutiva.

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