PIANO OFFERTA FORMATIVA

EDUCARE ALLA CONVIVENZA DEMOCRATICA

I programmi evidenziano che  nel corso dei cinque anni le conquiste da proporre all’alunno non consistono in contenuti da imparare né in precetti da accogliere, bensì in percorsi formativi così riassumibili:

 

-         educare all’impegno ossia alla realizzazione degli ideali liberamente assunti;

 

-         favorire le espressioni di iniziative, decisione, responsabilità, autonomia, nel quadro di un’integrazione sociale scevra da conformismi, aperta ad un’operosa collaborazione di gruppo;

 

-         prevenire l’insorgere di fenomeni di intolleranza, stereotipi e pregiudizi verso quelle forme di diversità che spesso emarginano individui o comunità che ne sono portatori;

 

-         sensibilizzare ai temi della salute, della sicurezza, della tutela dell’ambiente;

 

-         ampliare gli orizzonti oltre la realtà ambientale più prossima e riflettere su una realtà più vasta per favorire la cooperazione internazionale, l’integrazione europea, l’intercultura.

 

L’educazione alla convivenza democratica opera quindi sul piano cognitivo e sul piano del comportamento.

Il primo riguarda la conoscenza  delle regole e delle norme che disciplinano i rapporti sociali, in famiglia della scuola, nella più vasta continuità; il secondo riguarda la condotta morale, il rispetto sostanziale delle regole e delle norme, ossia la loro “interiorizzazione”.

 

Una scuola che voglia educare il bambino a vivere da adulto in una società democratica deve far compiere ai bambini all’interno della stessa scuola (e se possibile anche in collegamento con situazioni extrascolastiche) una quotidiana esperienza di rispettare gli altri, anzitutto i compagni, a dialogare con essi e confrontare opinioni, nel caso di una discussione di gruppo, a collaborare alla realizzazione di una attività comune, a verificare insieme gli altri risultati di lavoro svolto.

 

La scuola si struttura come AMBIENTE  EDUCATIVO DI APPRENDIEMNTO creando nella vita quotidiana “un clima sociale positivo e optando per una metodologia centrata su forme di lavoro di gruppo e aiuto reciproco”.

 

Nella realizzazione di questo “clima sociale” rientrano la conduzione della didattica e i rapporti interpersonali tra tutte le figure che agiscono all’interno della scuola come ORGANIZZAZIONE inserita in un SISTEMA FORMATIVO POLICENTRATO.