Preparativi per la sagra del raviolo

Rappresenta un ottimo richiamo turistico "la sagra del raviolo" che si svolge in una delle tre feste in onore di Santa Margherita, esattamente la domenica dopo il 13 luglio . Essa è originata da un'antica "leggenda" secondo cui , quel medesimo giorno di un tempo lontano, venne ritrovata in campagna la "statuina"di Santa Margherita mentre alcuni giovani stavano rincasando dopo la Messa per andare a pranzo . La statuina venne riportata dal parroco che , nel frattempo era già seduto a tavola , davanti ad un piatto di tre ravioli .
Tanta era la felicità del parroco che invitò al pranzo frugale i tre giovani , non solo , ma tutte le persone che accorrevano a vedere sia il ritrovamento della statuina ma anche a quel piatto di ravioli che sembrava non finire mai , ma il bello è che tutti ne rimasero sazi . Da quel momento si festeggiò Santa Margherita agattada (trovata) o de is cruguxionis (dei ravioli). La santa viene festeggiata anche il 22 maggio , la festa più importante , la festa principale , la festa "dei fanciulli" perché sono invitati dal parroco a suonare un'antica campanella d'argento i cui tintinni sembrano avere il potere di far riacquistare la favella a chi l'ha perduta e di far riacquistare il linguaggio a chi ascolta il tintinnire argentino e prega con fede Santa Margherita. In oltre si beve la famosa "acqua a campanedda" così chiamata perché si beve con una piccola campanella d'argento . L'altra ricorrenza è quella del 20 luglio , che è la festa patronale della Santa di Baradili .
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