Chiesa Parrocchiale

Vista della Parrochiale Opera architettonica di grande valore conosciuta anche come Parrocchiale dell’Immacolata.

Le parti più antiche, ossia l’area presbiteriale rialzata e tripartita (tribuna con altare maggiore e le cappelle di San Pietro e Sant’Antonio), le volte a crociera gemmata, i pilastri a forma cruciforme con capitelli a fogliame, il sesto acuto degli archi rivelano una identità tardo-gotica risalente al 1590 circa. Le cappelle del Purgatorio e del Crocifisso, pur esse gotiche, sono imitazione tardiva delle cappelle del presbiterio e comunque anteriori alla ristrutturazione secentesca dell’aula divisa in tre navate pilastrate con arcate a tutto sesto di grande respiro architettonico.

Vista della Parrochiale Di grandissimo interesse la predella in legno policromo e dorato, l’altare marmoreo di scuola genovese e lo splendida ancona dipinta a tempera e attribuibile alla scuola cagliaritana di Stampace di Pietro Cavaro (forse Antonio Mainas) operante tra il 1550 e il 1560.

Potrebbe essere stata commissionata da don Azzore Zapata, al momento o poco prima di prestare giuramento di infeudazione nel 1564. Infatti nell’opera figura lo stemma degli Zapata: cinque calzari di foggia antica spagnola sullo scudo, a scacchi dorati e neri in campo vermiglio, posti ad ics e otto piccoli scudi in oro alla banda nera posti in bordura e motto Huellas onradas, cioè "orme onorate".