Salita posta vecchia
vivo,piccole salite lastricate.
Attraversando le stradine di via Calvario,via San Giuseppe,si finisce
per scoprire scalette in pietra,palazzotti gentilizi o interessanti motivi
architettonici nei portali e nelle balconate di antiche costruzioni private
come palazzo Bevilacqua che oggi è quasi completamente ristrutturato
ed è adibito a museo.
Portale di Palazzo Bevilacqua(ora ristrutturato
e sede del Museo ).
E poi le Chiese,numerose e pregevoli, come la
Chiesa dell' Immacolata costruita
nel tardo '700 piena di stucchi ben conservati realizzati dai fratelli
Guzzi di Gimigliano nei primi anni del 900,con una splendida facciata sormontata
da due bassi campanili cuspidali ed un elegante timpano sorretto da due
robuste colonne e abbellita da tre splendidi portali in bronzo dello scultore
Alessandro Romano .
Chiesa dell'Immacolata (dall'alto).
Sobria e solenne è la Chiesa Matrice intitolata a Sant'Andrea
,restaurata di recente, all'interno della quale si trovano stucchi e decorazioni
e delle interessanti sculture lignee del 600,ed una incantevole acquasantiera
in marmo col Cristo seduto ad altezza naturale realizzata a tutto tondo.
Infine il Santuario del Carmine,edificato su
un terrazzo isolato dal resto del paese ed affacciato sul golfo di Lamezia
anch'esso arricchito con il Portale del
Profeta Elia in bronzo massiccio.
Piene di decoro e cariche di storia,anche se
disadorne, le altre Chiese.
Nella parte alta del paese notevoli e ristrutturate
di recente sono i resti del Convento della Madonna del Carmine,erroneamente
detto S.Elia Vecchio.
Particolare interesse tra le frazioni che formano
il Comune riveste la frazione di Acconia,di origine più antica della
stessa Curinga centro.Fu sede di un monastero brasiliano,di una protopapa
e di una colonia monastica femminile di S.Maria de Canna.
E' certo che i sovrani Angioini vi ebbero una
villa per la caccia nel 1330.Ancora nel 1487 ebbe dagli Aragona capitoli
e privilegi e godette di una relativa prosperità.
Per la dolcezza del clima il territoriom di Lacconia
veniva consederatao il più adatto per la coltivazione della canna
da zucchero.
Alfonso di Aragona per incrementarne la coltivazione vi aveva costruito
grandi edifici e trappeti per la preparazione dello zucchero.Alluvioni
e terremoti hanno interrotto la vita tranquilla della città.Dopo
l'alluvione del 1706 quando l'Amato travolse ogni cosa della pianura si
trasferirono a Curinga.
Acconia nuova,che si è sviluppata intorno
alla triangolare piazza S. Giovanni,è oggi centro di grande interesse
agricolo.
Sulla costa,in c.da Torrevecchia a guardia del
Tirreno si erge una torre cilindrica scarpata in buono stato di conservazione
detta "torre di mezzapraia".
In località Trivio(prorpietà Greco)
sono leggibili gli avanzi attribuiti all'antica "statio ad turres",menzionata
dagli itinerari Romani.
In c.da parato s. Irene è stata scoperta
una necropoli greco-romana con suppellettili sepolcrali di età ellenico-latina.
Vestigia di età classica (in prossimità
del torrente Tre Carlini esiste un antico sepolcreto) si riscontrano
anche nel letto del torrente Turrino ed altrove.Fra i reperti di scavo:un
tesoretto di stateri Greci arcaici(VI sec. a.c.);nella frazione Acconia
visibili resti di un complesso termale,purtroppo in stato di abbandono,detto
"tempio di Castore e Polluce" con frigidarium e calidarium,peraltro l'unico
che si conserva in tutta la Calabria fino quasi all'altezza della copertura.
Il rinvenimento di una moneta bronzea Diocleziana
ha confermato la datazione dello stabilimento appartenente ad una grande
villa rustica alla fine del III.IV sec a.c.;il frigidarium a pianta rettangolare,absidato
ed orientato,permette l'ipotesi di una utilizzazione culturale cristiana.
L'economia del paese è in prevalenza basata
sull'agricoltura,con la produzione di ottimo olio di oliva e di vini esclusivi
e pregiati,ed affianca le colture specializzate presenti e firenti nella
pianura(ortofrutticoli,vivai,piante,ecc.)
L'artigianato,nonostante i vuoti generazionali
e la carenza di personale ad esso dedicato,conserva ancora oggi isole della
tradizione artigiana(lavorazione del ferro battutto,decorazione di mobili,tessitura).
Fiorentissima è anche l'arte del telaio:scialli
pregiati,coperte e biancheria da corredo vengono ancora lavorati con antichi
telai a mano da espertissime maestre.Incantevoli sono i corredi da sposa
impreziositi con finissimi lavori di ricamo,frutto di pazienza e perizia,e
di un gusto che ha sapore d'ltri tempi(quando ancora era diffusissimo l'allevamento
del baco da seta e le stoffe che si producevano nel Comune godevano di
grande rinomanza,e non solo in Calabria che ultimamente si stà cercando
di recuperare.
L'intero territorio ha una chiara vocazione turistica
grazie anche alla sua posizione geografica,tra mare e montagna.
Faggi ombrosi ricoprono l'alta collina,mentre
5 chilometri di spiaggia incantevole con un esteso arenile di sabbia silicea
alle cui spalle fiorisce una magnifica pineta,rendono piacevole il soggiorno
estivo.
Un paese,Curinga,dalle solide radici affondate
nel passato,ma proiettate nel futuro.