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Colletorto è situato nella parte sud-est del Medio Molise a 508 m. sul livello del mare, tra il territorio di San
Giuliano di Puglia e quello di Sant'Elia a Pianisi, a ridosso della vallata del Fortore che lo separa in gran parte dalla Regione Puglia.
Fonti storiche fanno risalire la sua edificazione a non prima del secolo XIII. Il suo nome, infatti, non si riscontra nelle bolle pontificie di Papa Lucio III del 1181 e di Innocenzo III del 1254 relative
alla Diocesi di Larino, né nella sentenza del 1175 del Metropolitano di Benevento.Sono i registri della Cancelleria Angioina ad attestare l'esistenza del paese, nel 1273, permettendo anche di conoscere il
nome del suo primo feudatario: Guglielmo d'Anglona. Il toponimo latino a cui si fa risalire il nome originario è Collis Tortus, nonostante compaia nei testi storici un Colle Forte che
rimanderebbe alla posizione strategica occupata. Radicata è la convinzione, non sostenuta da documenti storici, che il paese venne fondato a seguito di un forte terremoto che distrusse gli
antichi casali, tra cui, il più importante quello di Laureto, dove oggi è situata la Cappella di Santa Maria di Loreto. Il nucleo originario "Campo dei Fiori" si andò sviluppando attorno alla
chiesa, alla torre e il suo castello, secondo il tipico impianto medievale a ventaglio, caratterizzato da viuzze strette e tortuose, tanto anguste da consentire appena il passaggio delle persone. Alle pendici del colle Crocella, distaccato dal borgo medievale, su un preesistente conventino venne edificato il Monastero con la adiacente chiesa. Grazie a questo intervento cominciarono
a sorgere le prime case determinando una nuova direttrice di espansione. Agli inizi dell'800 i due borghi, la "Terra" e il "Colle", vennero collegati dall'attuale Corso Vittorio Emanuele che finisce per definire l'impianto urbano del
paese. In tutto l'agro l'attività agricola è prevalente. L'olivicoltura è di gran lunga la più praticata1 ogni nucleo familiare possiede qualche albero di olive.L'oliva nera
gentile, qualità locale pur non offrendo una resa generosa, produce olio finissimo, fruttato, gustosissimo. Le tecniche di raccolta e la lavorazione ancora artigianali garantiscono la genuinità del prodotto
a bassissimo tasso di acidità che ha sempre costituito la rinomanza di Colletorto nell'ambito regionale ed oltre. Il Comune, spinto dalla volontà di valorizzare e far conoscere la bontà
dell'olio prodotto nell'agro di Colletorto, nel 1994 ha contribuito, quale socio fondatore, alla costituzione dell'Associazione Nazionale "Città dell'olio. |