Provincia:
Milano
Abitanti: 3850 (anno 2002)
Superficie: Kmq 3,48
Altitudine: min 168 - max 188 s.l.m.
Comuni limitrofi:
Grezzago,
Pozzo dAdda, Basiano, Roncello, Busnago
Centro
agricolo e industriale dellalta pianura milanese, alla destra dellAdda,
nella campagna asciutta che declina a sud verso il piano irriguo delle
Martesana, Trezzano Rosa dista 29 chilometri da Milano, capoluogo di provincia
e 11 da Cassano dAdda dove si trova la stazione ferroviaria.
Il suo territorio è attraversato dallautostrada Milano-Venezia.
Notizie
Feudali
Nel
censimento dei benefici ecclesiatici ordinato nel 1398 dal duca Gian Galeazzo
Visconti troviamo elencata la cappella (ossia cappellania)
de Dezzano, immediatamente dopo quella de Granziano
(cioè Grezzago), entrambe nellantica Pieve di pontirolo;
nel cathalogue Cleri del 1564 dopo la Rettoria de Santo martino
de Gratiagho vi è la Rettoria de Santo Carpophoro de
Terzago, di cui era investito un certo domino Joanne Petro
Brughora.
La Chiesa di San Martino di Grezzago divenne poi sussidiaria della parrocchiale
di Trezzano, ma civilmente i due comuni continuarono ad essere distinti.
La
parte della Pieve di Pontirolo rimasta sotto la diocesi milanese (e politicamente
nello Stato di Milano) divenne ecclesiasticamente un vicariato foraneo
con sede in Trezzo, ma conservò il rito romano (secondo la propria
tradizione).
Trezzano Rosa era compreso nel feudo di Cassano dAdda
che, assieme a Vaprio, Groppello, Pozzo con Bettola, Bellinzago, Incugnate,
Trecella, Pozzuolo martesana, Fornasetta e Fornace, era situato nel comitato
di Lecco. Il primo conte di Lecco conosciuto è Corrado marchese
di lombardia, vivente nel 1892; estintisi i conti di Lecco, il feudo con
diploma di re Enrico passò al monastero di San Dionisio (22 febbraio
1045), poi entrò a far parte del feudo di Pontirolo. Smembrato
questultimo, vari comuni furono dati dal re Lodovico XII ad Anton
Maria Pallavicino, che vi rinunciò per il feudo di Castel San Giovanni
il 24 marzo 1508; la camera ducale li vendette allora a Lodovico Maggi.
Nel 1538 il feudo di Cassano passò a Pagano dAdda; nel 1543
fu concesso dallimperatore Carlo V al suo generalissimo Giambattista
Castaldi, ma allestinzione della famiglia ritornò alla camera.
Con diploma 20 luglio 1572 di Filippo II re di spagna e duca di Milano
Girolamo Bonelli ottenne Cassano e i paesi uniti e li trasmise ai discendenti.
Il 20 agosto 1781 il duca Pio Bonelli ebbe dalla camera
la facoltà di cedere tutto al marchese Giambattista dAdda,
con trasmissibilità in favore dei discendenti maschi primogeniti:
Cassano con Trezzano e gli altri comuni rimasero infeudati a questo casato
sino allabolizione dei feudi nel 1796.
Con
legge 19 ottobre 1862 Trezzano ebbe lappellativo Rosa
per distinguersi da quello omonimo detto sul Naviglio e situato
tra Corsico e Gaggiano.
Alcuni, osservando le denominazioni Derzano e Terzago degli elenchi ecclesiastici
sopra citati, opinano che il borgo abbia preso il nome da un antico proprietario
chiamato Tertius; lo stesso pare sia avvenuto per Trezzano
sul Naviglio, presso cui troviamo la frazione Terzago; altri invece pensano
che in passato Trezzano si chiamasse Terrazzano.
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Stemma
Lo
stemma di Trezzano Rosa è stato estratto dallArchivio di
Stato di Milano ed ha la seguente blasonatura:
dargento, alle tre montagne al naturale di verde, fondate sulla
campagna doro accompagnate in capo dalla treccia di rosso, posta
in fascia centrata, con la punta verso destra.
Ornamenti esteriori da Comune.
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Gonfalone
Drappo
troncato di giallo e di rosso riccamente ornato di ricami dargento
e caricato dello stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in
argento: Comune di Trezzano Rosa.
Le parti in metallo ed i cordoni sono argentati.
Lasta verticale è ricoperta di velluto dei
colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale.
Nella freccia è rappresentato lo stemma del Comune
e sul gambo inciso il nome.
Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati
dargento.
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Notizie
Nel
territorio non sorge alcuna cascina isolata. Nellambito vi è
loratorio di S. Maria del Rosario. La parrocchiale (situata in posizione
centrale) è dedicata a San Gottardo vescovo e fu consacrata nel
1911.
Il patrono San Gottardo, si celebra il 4 maggio, ma la
festa religiosa più importante è quella della Madonna del
Rosario, che vede la partecipazione attiva dei quarantenni ed ha luogo
la prima domenica di ottobre.
Dal
1976, la terza domenica di ottobre è dedicata alla Sagra
della Caldarrosta. Partita come semplice occasione di ritrovo per
i trezzanesi, durante la quale venivano distribuite gratuitamente caldarroste,
nel corso degli anni ha raggiunto dimensioni notevoli, coinvolgendo tutto
il paese e recuperando una tradizione trezzanese di inizio secolo: il
Palio degli asini.
Le manifestazioni culturali e sportive si susseguono per
tutta la settimana: il sabato sera eventi musicali e culturali con assaggio
delle caldarroste,dal mattttino della domenica, Fiera per le vie del paese,
gruppi folcloristici, madonnari, gruppi di strada, Palio degli asini e
caldarrostata gigante gratuita.
Il
24 ottobre 1999 in occasione della Sagra della caldarrosta, dopo il suo
recupero, è stata inaugurata la Villa Ida.
La Villa di proprietà comunale, è posta
in posizione baricentrica rispetto al paese, è circondata da un
giardino di circa 1.200 mq e confina con il Parco.
Al primo piano troviamo la Biblioteca e al piano terra
laula consiliare che può ospitare Mostre, riunioni e concerti.
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