Il
Didgeridoo, uno degli strumenti a fiato più antichi (si pensa che abbia
migliaia di anni), nasce fra gli aborigeni del Nord Australia. Tradizionalmente
viene suonato durante le danze cerimoniali (Corroborees) accompagnato
da bastoni o boomerang che tengono il ritmo. A volte il suonatore stesso
si aiuta tamburellando con le dita o con dei legni sulla superficie dello
strumento. La pianta da cui si ricava il Didgeridoo è l'eucalipto, ma
solo una dozzina di specie, tra le centinaia esistenti, è adatta. L'eucalipto
viene incavato naturalmente dalle termiti, i cui nidi abbondano a milioni
in Australia. Alle termiti occorre almeno un anno per scavare un tronco.
Per ottenere un strumento perfetto bisogna raccogliere il tronco quando
le pareti non sono ne troppo sottili ne troppo spesse. La tonalità dello
strumento è determinata dalla lunghezza, dalla forma e dallo spessore
delle pareti del tronco. Più corto sarà il tronco più alta sarà la tonalità.
Generalmente le tonalità dei Didgeridoo variano dal Sol alto al La basso.
Un didgeridoo "tipo" in do è comunque due ottave più basso del un do centrale
del pianoforte. Dopo che il legno è stato ripulito e le termiti rimosse,
viene applicato un orlo di cera d'api per ridurre il diametro dell'imboccatura
e per renderla più confortevole. Infine lo strumento viene decorato con
pitture che rappresentano la tribù.
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