Chi siamo

Il gruppo è composto da persone handicappate e sane che cercano di superare il proprio disagio, il proprio problema o la propria "normalità" sfruttando le proprie potenzialità aprendosi agli altri. La Comunità è nata dall’intuizione e dall’esperienza di uno squilibrio, tra gli individui, ingiusto e non tollerabile. Alcune persone da molti anni, altre da minor tempo, hanno cominciato a vivere insieme, mettendo in comune risorse economiche e capacità personali, lavoro e impegno sociale. Vivere con pari dignità ha consentito di dar vita ad una ricerca di convivenza che dia a ciascuno strumenti di realizzazione e contemporaneamente offra a chi è in difficoltà occasione di riscatto e felicità. L’attenzione delle persone è posta sempre più sul soddisfacimento individuale dei bisogni, in una ricerca spasmodica di soluzioni contro la solitudine e l’infelicità. Eppure esiste un’altra strada per essere felici: quella di impostare le proprie relazioni con attenzione all’Altro. Si crea così la condizione per cui ciascuno può essere se stesso, senza che l’altro rinunci, a sua volta, alla propria identità: credendo nella socialità delle persone, come nei loro limiti. Tutti allora in qualche modo crescono; anche i più svantaggiati non vengono lasciati da parte, convinti che sul piano delle risorse, nessuno è completamente vuoto e inerte. Le colonne sulle quali poggia questa "casa della convivenza" sono:l'accogliere, facendosi carico dei problemi delle persone che vivono nel gruppo e di quelle che approdano in comunità;il condividere, mettendo in comune risorse e limiti di ognuno;il progettare, per sé, per il gruppo, perla comunità civile un futuro migliore per il riscatto della propria e altrui dignità. Il terreno sul quale tutto questo si fonda è l'eliminazione della "figura dell'assistito"; infatti, ogni persona, una volta soddisfatti i bisogni primari, è chiamata a diventare protagonista, prima della propria vita, sviluppando attitudini e aspirazioni, quindi nel gruppo, collaborando in base alle proprie capacità.

Perchè

Comunità di Capodarco

 

Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza