Assemblea regionale della Toscana del Movimento per la Confederazione dei Comunisti

 

Ordine del giorno sulla presentazione elettorale

 

L’assemblea regionale del Movimento per la Confederazione dei Comunisti, riunitasi il 29 ottobre 2000 a Firenze, considera le elezioni politiche della primavera 2001 un’importante occasione di battaglia politica nella quale – per quanto possibile – non deve mancare la voce dei comunisti.

Il quadro che si sta delineando vede il rafforzamento del processo di omologazione all’interno dello schema bipolare; uno schema che ammette ambiguità, personalismi e magari doppiogichismi (Di Pietro, D’Antoni) a cavallo dei due poli in cui si struttura l’attuale regime, ma che ingloba inesorabilmente coloro che ancora si richiamano nominalmente al comunismo.

L’accordo tra centrosinistra e Prc non è stato ancora reso esplicito solo perché l’ambiguità serve agli uni quanto agli altri. L’accordo tuttavia è certo, deve solo essere perfezionato, prevedendo comunque la scomparsa del simbolo comunista dai collegi uninominali.

In questo modo Rifondazione Comunista indirizzerà i propri elettori verso il voto ai candidati dell’Ulivo, rivelando ancora una volta quanto sia di facciata l’attuale collocazione parlamentare di opposizione e quanto sia invece sostanziale la subalternità al centrosinistra.

Questo schieramento si troverà così senza oppositori a sinistra in nome dello slogan della “lotta alle destre”. Ma  il raggruppamento berlusconiano è oggi più forte proprio grazie alla politica di chi ha governato in questi 5 anni, votando insieme alla destra o comunque condividendo con essa le scelte fondamentali, fino a ricercare un accordo unitario per modificare la Costituzione.

I comunisti non possono permettere che cada il silenzio su queste scelte: lo schieramento di  centrosinistra (attraverso i governi Prodi, D’Alema e Amato) ha sostenuto la guerra di aggressione imperialista alla Jugoslavia, ha guidato l’adesione dell’Italia al polo imperialista europeo, ha introdotto il lavoro interinale, si appresta a trasferire forzosamente le liquidazioni nei fondi pensione,  ha proposto un sistema elettorale ancor più maggioritario, ha varato l’esercito professionale, ha rafforzato la politica di respingimento/sfruttamento dei lavoratori immigrati, al posto dell’amnistia ha introdotto nuove norme repressive.

Questi temi non devono essere assenti nella prossima campagna elettorale; come non deve mancare una presenza comunista pur nei limiti oggettivi imposti dall’odierna situazione.

L’assemblea regionale impegna perciò tutti i compagni e le compagne del movimento ad uno sforzo politico ed organizzativo per raggiungere l’obiettivo della presentazione elettorale nella quota proporzionale e nel maggior numero di collegi uninominali della Toscana.

L’assemblea si rivolge a tutti i compagni (singoli od organizzati che siano) presenti nella nostra regione, che condividono questa scelta di battaglia politica per costruire insieme la presenza elettorale nel modo più efficace ed unitario.

 

·        ROMPIAMO IL SILENZIO DEL REGIME BIPOLARE

·        LOTTIAMO CONTRO L’OMOLOGAZIONE AL PENSIERO UNICO DEL MERCATO

·        RIVENDICHIAMO IL NOME, IL SENSO, I CONTENUTI DI UNA RINNOVATA BATTAGLIA COMUNISTA

 

Firenze 29/10/2000