ELEZIONI PROVINCIALI
IL
PROGRAMMA
DEL MOVIMENTO PER LA CONFEDERAZIONE DEI COMUNISTI
Il Movimento per la Confederazione dei Comunisti presenta il
proprio simbolo e i propri candidati anche in queste elezioni provinciali.
La lotta contro il bipolarismo e il regime complessivamente
autoritario della seconda repubblica trova così la sua necessaria articolazione
anche sul terreno delle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale.
Le gigantografie del presidente della Provincia
Tagliasacchi, del centrosinistra, fanno concorrenza a quelle del leader
nazionale del Polo del centrodestra Berlusconi e ne contendono l'invadenza sui
muri e sui pannelli elettorali.
E' l'americanizzazione della politica che ci viene proposta
e imposta da entrambi gli schieramenti e che, nel suo aspetto pubblicitario,
finisce per evidenziare la sostanziale uniformità e conformità di due
schieramenti che si contendono, oltre al governo nazionale, il potere locale.
I comunisti non possono che opporsi a questo stato di cose e
l'unico modo per farlo è quello di presentarci autonomamente per contrastare
anche sul piano locale il regime bipolare.
Competere per strappare all'influenza dei due poli quella
parte dell'elettorato che come noi è consapevole della necessità di lottare per
obiettivi democratici e di classe senza abboccare al tranello della
"logica del meno peggio" che conduce sempre e inevitabilmente al
peggio.
La nostra presentazione autonoma avviene quindi nel segno
dell'opposizione totale a tutto il sistema di oppressione e di sfruttamento che
rimane intatto chiunque vinca le elezioni.
Al parlamento o negli Enti locali, i padroni e le classi
dominanti continueranno a sfruttare uomini e risorse secondo la logica del
profitto e del dominio, traendo vantaggio sia dall'uno che dall'altro
schieramento che dovesse aggiudicarsi la vittoria.
Il nostro programma, che deriva dalla concezione della lotta
politica propria dei comunisti, costituisce un insieme di rivendicazioni e di
obiettivi, concepiti per la difesa degli interessi delle classi subalterne.
Nel proporre il nostro programma all'attenzione di tutto
l'elettorato ci incarichiamo di dare forma e sostanza alle esigenze di
opposizione politica e sociale che gli oppressi e gli sfruttati avanzano oggi
nei confronti del sistema politico intero, e quindi anche sul terreno delle
elezioni provinciali.
La giunta Tagliasacchi si vanta della riduzione della disoccupazione in
provincia di Lucca. In realtà i posti di lavoro veri sono diminuiti, sostituiti
da un lavoro sempre più precario e flessibile, una tendenza avallata tanto dal
centrodestra quanto dal centrosinistra. Lucca vanta inoltre il triste primato
dei morti sul lavoro in Toscana. I comunisti si battono perché il diritto ad un
lavoro sicuro sia affermato per tutti.
·
No alla
privatizzazione del collocamento. L’attuale gestione dei “Centri per
l’impiego”, tutta interna alla logica del mercato, deve essere sostituita da
nuove strutture rispondenti ai bisogni dei disoccupati e dei giovani in cerca
di prima occupazione
·
Deve cessare
l’utilizzo della formazione professionale come mezzo di finanziamento delle
aziende. I finanziamenti devono essere destinati agli utenti dei corsi per
facilitarne la frequenza.
PER LA DIFESA
DEL TERRITORIO, PER LA SICUREZZA IDRAULICA
L’assetto idrogeologico della provincia di Lucca è particolarmente
vulnerabile, come dimostrato dalle continue frane ed alluvioni. Le cinque
vittime di Vinchiana sono lì a ricordarcelo.
·
Realizzazione di
un piano di manutenzione dell’alveo del Serchio, dei suoi affluenti e della
rete idraulica della Piana
·
Stop alla
cementificazione selvaggia
·
Realizzazione di
un piano di interventi di sistemazione idraulica e forestale nelle zone di
montagna e di collina, capace di creare sicurezza e posti di lavoro anche per
contrastare la tendenza allo spopolamento
·
Riunificazione
degli impianti idroelettrici (dighe e centrali) in un’unica società,
sconfiggendo la scelta dell’Enel della suddivisione che tanti problemi
aggiuntivi ha determinato in occasione delle alluvioni del novembre scorso
·
No al
riempimento del bacino di Vagli per evitare rischi di nuovi Vajont
·
Imposizione del
versamento di 20 £ al chilowattora prodotto, per un totale di circa 10 miliardi
annui, alle aziende (Enel in primo luogo) che sfruttano le risorse idrauliche
della valle del Serchio, destinando il ricavato ad un fondo per la messa in
sicurezza e il ripristino ambientale
· Diversa organizzazione della protezione civile, con la costituzione di punti di riferimento pubblici per la segnalazione dei problemi, le informazioni e il rimborso dei danni. In questo quadro il ruolo del volontariato non deve essere sostitutivo delle strutture pubbliche.
APUANE: PER
L’AMBIENTE E IL LAVORO SICURO
Le scelte degli ultimi decenni sono state incapaci di tutelare sia l’ambiente
di queste montagne, che il lavoro di chi ci vive. I comunisti dicono no allo
sfruttamento del territorio a vantaggio di pochi e sì all’utilizzo razionale
delle risorse.
·
L’escavazione
del marmo, nel rispetto dei vincoli e dei valori ambientali, deve garantire i
posti di lavoro esistenti
·
Le condizioni di
lavoro dei cavatori devono essere migliorate. No quindi ad ogni ipotesi di
spostamento verso l’escavazione in galleria tanto voluta dalla giunta
Tagliasacchi
·
La Provincia
deve sostenere le rivendicazioni dei cavatori per la riduzione di cinque anni
dell’età pensionabile
·
L’escavazione
degli inerti è da considerarsi incompatibile non solo nel territorio del Parco,
ma anche nelle aree adiacenti dove è attualmente consentita
RIFIUTI: IL
FUMO DEL CENTROSINISTRA!
La giunta uscente ha predicato bene e razzolato male. A parole il Piano
provinciale non prevede inceneritori, eccetto quello di Castelnuovo. Nei fatti
abbiamo invece che: l’inceneritore di Pietrasanta è ormai ultimato, quello di
Castelnuovo continua a sprigionare diossina (come attestato anche dalle analisi
ufficiali); l’impianto di bricchettaggio di Gallicano ha iniziato la sua
(innocua?) attività.
·
Chiusura
immediata di tutti gli inceneritori
·
Piano di
riduzione della quantità dei rifiuti e potenziamento della raccolta
differenziata, aumentando in questo modo anche il numero degli addetti
VIABILITA’ E
TRASPORTI
·
Miglioramento
della viabilità esistente, contro ogni sogno di futuribili quanto improbabili
autostrade
·
Assunzione di un
numero di cantonieri adeguato a far fronte alle esigenze della viabilità
provinciale (ricordarsi del novembre 2000!)
·
Intervento della
Provincia per l’abbattimento del 50% dei costi dei trasporti (ormai
insostenibili per le famiglie) per gli studenti
·
Rilancio del
trasporto ferroviario per dare risposta alle esigenze dei pendolari
·
Raddoppio ed
elettrificazione della linea Lucca-Aulla
· Riapertura e risistemazione delle stazioni chiuse (non esiste solo quella di Lucca)
CULTURA E
DIRITTO ALLO STUDIO
·
La Provincia
deve contrastare la politica di poli scolastici, basata sull’accorpamento di
più istituti, che determina solo tagli ed inefficienze, soprattutto nelle zone
di montagna
·
Piano di
manutenzione degli edifici scolastici, in particolare per quanto riguarda la
loro messa in sicurezza
·
Qualificazione
dei finanziamenti verso quelle attività culturali tese al recupero del
patrimonio storico delle classi subalterne ed alla crescita dei livelli
culturali di massa
·
Decentramento
delle attività culturali, oggi concentrate soprattutto a Lucca e in Versilia
RIBALTARE
L’ATTUALE POLITICA DEL PERSONALE
·
No all’attuale
politica clientelare, identica a quella delle vecchie amministrazioni
·
No alla politica
dei premi in denaro ai funzionari (fino a 30 milioni annui), assegnati secondo
il criterio di “tanti soldi per pochi eletti”
DALLA PARTE
DEGLI IMMIGRATI
La lotta per il diritto alla libera circolazione per i lavoratori
migranti ha visto a Lucca un momento particolarmente significativo, nel
febbraio 2000, con l’occupazione della chiesa di S. Michele da parte di 26
nuclei familiari rumeni.
I comunisti si battono per il diritto alla libera circolazione degli
uomini e delle donne, contro i “flussi programmati” della legge
Turco-Napolitano, per la chiusura dei centri di detenzione per immigrati
irregolari.
·
La Provincia
deve promuovere progetti di regolarizzazione dei lavoratori, nel senso indicato
dall’esperienza dei lavoratori rumeni inseriti nel progetto 1999-2000
SPAZI
GIOVANILI AUTOGESTITI
La giunta Tagliasacchi non solo è venuta meno alle promesse fatte ai
giovani dell’ASA (Assemblea Spazi Autogestiti), ma li ha addirittura scaricati,
favorendo l’azione repressiva della polizia in occasione degli sgomberi dello
scorso anno.
·
La Provincia
deve individuare ed assegnare uno spazio idoneo destinato all’attività dell’ASA
candidato a Presidente della
Provincia
VALTER TARABELLA (insegnante)
I CANDIDATI AL CONSIGLIO PROVINCIALE
BALDUCCI FLORIANA (Insegnante) Collegio di Minucciano
BIANCHI DANTE (Pensionato) Collegio di Pescaglia
BIANCHI GRAZIANO (Operaio) Collegio di Camaiore I
BORTOLI MARIO (Operaio) Collegio di Viareggio II
CERVETTI MOSE’ (Medico) Collegi di Barga e Borgo a Mozzano
CIANELLI PIERLUIGI (Pensionato) Collegio di Bagni di Lucca
CINQUINI STEFANO (Commerciante) Collegio di Lucca I
DA COSTA MARIA GRAZIA (Infermiera) Collegio di Lucca III
DINI AMEDEO (Operaio) Collegi di Forte dei Marmi e Massarosa
FOSELLA ANDREA (Insegnante) Collegio di Lucca V
GIANNOTTI GABRIELE (Impiegato) Collegi di Pietrasanta I e II
GIOVANNETTI SERGIO (Artigiano) Collegio di Castiglione di Garfagnana
GIUNTOLI FRANCESCO (Maestro elem.) Collegi di Lucca VII e Seravezza
GRIDA OVIDIO (Operaio) Collegi di Capannori II e III
MACCARI GIUSEPPE (Impiegato) Collegio di Lucca VI
MARCUCCI GIAN PAOLO (Maestro elem.) Collegi di Capannori I e Lucca IV
MAZZEI LEONARDO (Impiegato) Collegio di Viareggio I
MAZZEI PATRIZIA (Impiegata) Collegio di Viareggio III
MORETTI MAURO (Artigiano) Collegi di Altopascio e Capannori IV
POLI VILMA in DISCINI (Operaia) Collegio di Castelnuovo di Garfagnana
TOGNOCCHI DANIELA (Impiegata) Collegio di Camaiore II
TRONCHETTI EZIO (Coll. scolastico) Collegio di Lucca II
RANIERI MARIA (Coll. scolastica) Collegio di Viareggio IV
CONTRO IL BIPOLARISMO
PER PARLARE DEL LAVORO, DELLO SFRUTTAMENTO, DELL’OPPRESSIONE
PER RICOSTRUIRE UN’OPPOSIZIONE
AI PARTITI DEL CAPITALISMO ITALIANO ED EUROPEO
COMUNISTA NON FARE L’OPPOSIZIONE A META’ !
VOTA LA STELLA ROSSA
DEL MOVIMENTO PER LA
CONFEDERAZIONE DEI COMUNISTI