Comitato Francoitaliano del Notariato Ligure e Provenzale
Comité Franco-Italien des Notariats Ligure et Provençal 
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XXII Congresso annuale - Genova, Porto Antico, 21/22/23 settembre 2001
XXIIème Congrès - Gênes, Porto Antico, 21/22/23 Septembre 2001
Atti autentici in Europa e firma elettronica
Actes authentiques en Europe et signature électronique
saluto introduttivo del presidente Ugo Bechini

  
Autorità, gentili invitati, cari colleghi, signore e signori,

è per me un onore ed un privilegio porgervi il benevenuto, a nome
del Comitato Franco Italiano dei Notariati Ligure e Provenzale,
ai lavori di questo ventiduesimo congresso annuale. Il primo
ringraziamento va all'Autorità Portuale di Genova, che ha posto a
nostra disposizione questo splendido edificio ed in particolare
la sala ove ci troviamo, la sala del Capitano del Popolo, fatta
realizzare nel 1260 da Guglielmo Boccanegra.

Questo congresso segna venticinque anni di attività del Comitato;
passata la boa del quarto di secolo, il comitato si è proposto di
allargare un poco i propri orizzonti sotto molteplici profili. Le
presenze sono più numerose che in passato ma soprattutto sempre
meno legate al tradizionale bacino ligure/provenzale: abbiamo
quest'anno partecipazioni da quasi tutte le regioni italiane,
sino alla Sicilia, ed una rappresentanza dei notariati di Parigi
e Lione. Siamo poi particolarmente felici della foltissima
partecipazione dei vertici nazionali dei notariati dei due paesi:
il Presidente del CNN notaro Antonio Mascheroni ed il
vicepresidente del CSN notaio Bernard de Rasque de Laval; sono
pure presenti altri sei Consiglieri Nazionali capitanati dal
nostro Consigliere di zona, la Collega Concetta Priore; il
vertice della Cassa Nazionale col Vicepresidente Andrea Teti, ed
il consigliere di zona Ilario Marsano, e la Giunta di Federnotai
praticamente al completo guidata dal Presidente Andrea Sacchetti.
Grazie a tutti voi.

Il tema congressuale abbandona per una volta la tradizionale
attività di comparazione tra l'ordinamento francese e quello
italiano, approccio per la verità del massimo interesse
scientifico cui non mancheremo, credo, di tornare in future
edizioni. Avendo però scelto per la presente occasione un tema
squisitamente operativo, è parso indispensabile affrontarlo
nell'unica dimensione che oggi conservi un senso compiuto, e cioè
quella europea. Ci saranno in questo guide efficacissime i nostri
relatori: saluto e ringrazio per averci fatto l'onore di
accettare il nostro invito i Colleghi Bernard Reynis, notaro in
Parigi, e Mario Miccoli, notaro in Livorno, che sono senza ombra
di dubbio tra i personaggi più prestigiosi del notariato europeo,
come dimostra il loro imponente curriculum, di cui in verità
l'invito a stampa riporta, per ragioni di spazio, solo un
modestissimo florilegio.

Non me ne vorranno però gli amici Mario e Bernard se riservo uno
speciale benvenuto al nostro relatore inglese, il notaro Bill
Kennair, che per la prima volta interviene ad un convegno
notarile in terra italiana. Il notariato londinese è una sorta di
marca di frontiera, e come tale una miniera di preziosissima
esperienza: notariato di tipo latino ma che si trova ad operare
nel mondo di common law. Mondo che conosce solo sporadicamente la
figura del notaro latino ma in cui sta maturando, almeno per
quella che è la mia percezione, un fenomeno persino più
importante: la coscienza, specie degli Stati Uniti,
dell'insopportabilità dell'attuale esplosione dell'attività
contenziosa, con costi per la collettività sempre più
vertiginosi. Non debbo certo ricordare a tutti voi quanto basso
sia invece, in Europa continentale, il tasso di contenziosità
nelle materie soggette al filtro preventivo rappresentato
dall'attività del notaro. L'antico e venerabile sistema latino,
ben lungi dal nutrire complessi di inferiorità, sembra quindi
poter portare una sfida al mondo di common law anche su un
terreno per molti inaspettato: quello dell'efficienza economica.

Molti tra voi avranno già intravisto qui a fianco, nella
cinquecentesca Sala delle Compere, i diabolici marchingegni che
consentono di realizzare la firma digitale. So bene che qualcuno,
nel suo intimo, pensa che queste tecnologie rappresentino una
minaccia mortale per il notariato. Le mura di questa sala forse
ne sorriderebbero, se potessero: sono antiche abbastanza per
avere raccolto analoghi borbottii di nostri Colleghi all'epoca in
cui l'affidabile e resistente pergamena lasciava il posto alla
carta, fragile e sottile. La firma elettronica è uno strumento.
Uno strumento che occorre conoscere, che dobbiamo imparare ad
usare per offrire i servizi che la società attuale giustamente
pretende, in quanto ormai abituata in ogni campo a determinati
standard di rapidità e sicurezza. Ma il cuore della nostra
attività sta altrove, sta nel nostro rapporto con la parte,
nell'indagine che compiamo della sua volontà, nell'assistenza
qualificata che dobbiamo sapergli offrire, nel controllo di
legalità degli atti che eseguiamo nell'interesse pubblico. In un
futuro non troppo vicino, forse, sistemi di intelligenza
artificiale potranno candidarsi a svolgere almeno in parte queste
funzioni, ma la firma elettronica è tutt'altra cosa. Volendo
semplificare, la mia sensazione è che quanti pensano che la firma
elettronica possa sostituire il ruolo del notaro, o non conoscono
la funzione notarile o non conoscono la firma elettronica.

Per quel che è in nostro potere proveremo oggi a colmare questa
seconda lacuna, con l'aiuto dei nostri relatori e di alcuni tra
gli intervenuti, tra i quali si aggirano quasi in incognito
alcuni tra i migliori esperti italiani della materia. Vorrei
citarne due in particolare, gli amici Enrico Santangelo, notaro
in Napoli, e Michele Nastri, notaro in Ercolano, che si sono
sobbarcati, specie negli ultimi mesi, una quantità di lavoro
semplicemente inimmaginabile per far sì che la firma digitale sia
applicata in Italia in un modo conforme alle esigenze di legalità
e sicurezza che il notariato naturalmente impersona.

In conclusione, desidero ringraziare quanti hanno reso possibile
la realizzazione di questo congresso. In primo luogo il Consiglio
Notarile di Genova, di cui saremo ospiti stasera, in occasione
della serata di gala, ed il cui presidente, Alessandro Corsi,
prenderà la parola tra pochi attimi per un saluto; il Banco di
Chiavari di Gruppo Intesa per la sua presenza istituzionale;
Notartel, società di servizi telematici del notariato italiano,
presente qui in forze con Presidente, Direttore Generale ed
altri; Infocamere, società di servizi telematici delle Camere di
Commercio, pure rappresentata al massimo livello dal suo
Presidente; le principali software houses che producono programmi
notarili (OA Sistemi, SAPES, SAU, Sistema Ufficio) che ci
mostreranno i loro prodotti.

Uno speciale ringraziamento conclusivo, questa volta tutto mio
personale, va al segretario del comitato, la collega Rosaria
Bono: tutto quanto vi possa sembrare azzeccato
nell'organizzazione di questo incontro, è infallibilmente merito
suo.

Lascio ora la parola all'Amico Alessandro Corsi, Presidente del
Consiglio Notarile di Genova, per il suo saluto.