PLASMOCITOMA CUTANEO:
DESCRIZIONE DI UN CASO
M.Cespa, R.Chiodini, M.Mosconi, M.Gatti
I.R.C.C.S. Policlinico San Matteo, Pavia
Il caso da noi
descritto è semplice e lineare, ma ci è sembrato interessante da mostrare per
quanto riguarda la sua rarità.
E' giunta presso il
nostro ambulatorio una persona di sesso maschile di 45 anni, per sottoporre
alla nostra osservazione una lesione che. era comparsa da circa due mesi, alla
base della piramide nasale, in prossimità della coana destra. La lesione
suddetta aveva una forma cilindrica di circa 3 mm di diametro e 5 mm di
lunghezza, era di consistenza teso-elastica, il colorito era simile alla cute
circostante, la superficie liscia. Soggettivamente la lesione non provocava
alcun disturbo se non di tipo estetico, anche se il paziente segnalava un
continuo lento accrescimento della lesione. Le condizioni generali del paziente
stesso erano apparentemente buone. L'esame istologico conseguente alla
asportazione chirurgica era il seguente:
infiltrato
plasmocitario dermo-epidermico, ben differenziato, massivo. La diagnosi era
quindi compatibile con plasmocitoma cutaneo. Sono siate consigliate indagini
specifiche (emocromo con formula, elettroforesi delle proteine plasmatiche ed
urinarie, Rx cranio e Rx torace, aspirato midollare) per escludere la presenza
di un mieloma multiplo in evoluzione o di una leucemia plasmocitica. Il
plasmocitoma cutaneo a volte potrebbe essere anche un' estensione superficiale
di un focolaio osseo sottostante. Le indagini prescritte sono risultate essere
tutte nella norma, considerando anche la differenziazione cellulare del nostro
preparato istologico, ci siamo sentiti di affermare che la lesione asportata era
un plasmocitoma cutaneo primitivo, patologia molto rara, con aspetto clinico
non sempre specifico.