SU DI UN CASO DI LICHEN PLANUS BOLLOSO

B. Magini, R. Scarselli, M. Flammia, A. *Franchi, E.M. Difonzo

Istituto di Clinica Dermatologica, Universitā di Firenze

* Istituto di Anatomia ed Istologia Patologica, Universitā di Firenze

 

Maria Luisa, 73 anni, si ricovera nel nostro reparto per la comparsa alla gamba destra di un'ampia lesione infiltrativa, di colorito rosso-violaceo, che presentava nella parte centrale  due elementi bollosi a contenuto siero-ematico, parzialmente ricoperti da croste. Tale manifestazione era stata trattata in precedenza da un angiologo con corticosteroidi e antibiotici sistemici. Alla stessa gamba e bilateralmente alle cosce si notavano inoltre numerosi elementi papulosi con superficie lucida e brillante, di dimensioni variabili da 2 a 6 mm, tendenti a confluire tra di loro, alcuni con disposizione lineare. Infine pochi elementi papulosi con le stesse caratteristiche erano presenti anche alle superfici volari dei polsi e degli avambracci. Niente di rilevante dall'anamnesi familiare e fisiologica. Dall'anamnesi patologica remota emerge: epatite cronica C dal 1980, ulcera duodenale da circa dieci anni ed ipertensione arteriosa.

Nel sospetto di un lichen planus bolloso o di un lichen pemfigoide sono stati eseguiti due prelievi bioptici, rispettivamente da un elemento bolloso e   da una papula del ginocchio destro. In base ai reperti istologici ed immunopatologici č stata confermata la diagnosi di lichen planus bolloso.

Il lichen planus bolloso č una rara varietā di lichen caratterizzata dall'insorgenza di elementi bollosi  su lesioni tipiche di lichen planus. Le bolle, tese, localizzate soprattutto alle estremitā, raramente a livello del cavo orale, sono dovute ad una massiva degenerazione vacuolare dei cheratinociti basali.