Un caso di linfoma cutaneo

ad insolita presentazione clinica

L.M. Muscardin, A. Mastroianni, P. Donati, N. Poulantzas, A. Latini, A. Pulsioni*

Istituto S. Gallicano, *Clinica Ematologia Policlinico Umberto I, Roma

 

Un giovane rumeno di 34 anni si presentava alla nostra osservazione per la comparsa a livello del cuoio capelluto e delle zone pilifere del volto di numerose lesioni critemato-papulose, tendenti a confluire in placche, discretamente infiltrate, talora con aspetto vegetante, di colorato rossastro, talora erose ed essudanti un gemizio siero-ematico.

Tale obiettivitą cutanea aveva andamento a poussčs, con autorisoluzione di alcune lesioni da cui residuava un'alopecia cicatriziale, mentre nuovi elementi comparivano in gittate successive anche a livello del tronco, in corrispondenza della regione medio-toracica, della regione pubica, di quella inguinale e dei cavi ascellari fino ad interessare aree di cute non pilifere come le palme e le piante.

Gli esami bioumorali routinari non apparivano sostanzialmente modificati: durante l'osservazione ospedaliera sono state eseguite tre biopsie, in diversi momenti, su lesioni eritema-papulose erosive con esame istologico che deponeva, in tutti i casi, per linfoma cutaneo T plemorfo con associata debole positivitą dell'antigene CD30, con grandi cellule a nucleo pleomorfo ed elementi di tipo immunoblastico. L'infiltrato evidenziava intenso epidermotropismo: in alcune zone erano presenti fenomeni ulcerativi. La stadiazione clinica del paziente (biopsia osteo-midollare, TC total body) non mostrava interessamenti viscerali e alla luce dei suddetti esami e dell'estensione del quadro obiettivo cutaneo si intraprendeva chemioterapia sistemica (CHOP + bleomicina) che, a distanza di quattro mesi, induceva ad una remissione parziale delle lesioni cutanee.