Neurofibromi e mastociti

S.Giombini, D.Innocenzi, S.Giustini, R.Porciello, I.Boccia, S.Calvieri

Università di Roma “La sapienza” – Istituto di clinica Dermatologica Dir.: Prof. S. Calvieri

 

Sebbene il riscontro di un aumentato numero di mastociti in sezioni istologiche di neurofibromi fosse già stato descritto nel 1911 da Greggio, il ruolo di queste cellule appare tutt'ora controverso.

Recenti studi dimostrano che i mastociti potrebbero in qualche modo contribuire direttamente od indirettamente all'origine od alla crescita dei neurofibromi ed è quindi lecito pensare che l'uso di sostanze capaci di inibire la loro funzione possa ostacolare la crescita del neurofibroma stesso.

Abbiamo quindi cercato di evidenziare, ove possibile, eventuali differenze nella concentrazione dei mastociti nei diversi isotopi di neurofibroma, osservando che il numero di queste celle correla con la variante istologica del neurofibroma e con il comportamento clinico.

Tali elementi si prestano a numerose considerazioni in quanto l'aumento dei mastociti potrebbe essere condizionato dal rilascio di sostanze da parte delle cellule tumorali e viceversa.