Comune di Civitavecchia

In collaborazione con l'Assessorato allo Sviluppo e Lavoro del Comune di Civitavecchia

 

 

 CENNI STORICI

Centumcellae, questo il nome antico della città, era stata scelta dall’imperatore Traiano nel 106 d.C. come sede del Porto di Roma, dato che quello di Ostia era perennemente insabbiato. L’architetto Apollodoro di Damasco progettò il nuovo porto romano e Centumcellae visse un periodo di grande sviluppo e splendore; prova ne sono i resti oggi visitabili delle Terme Taurine ricche di fastosi edifici imperiali. Centumcellae fu rasa al suolo ed abbandonata dai suoi abitanti che si rifugiarono in un piccolo borgo tra i boschi della Tolfa che fu chiamato Leopoli dal nome del Papa Leone IV.  Fu solo dopo sessant’anni che, sconfitti definitivamente i saraceni, gli abitanti decisero di ritornare alla “vecchia città sul mare” e da qui l’odierno nome di Civitavecchia. La ricostruzione ed il nuovo sviluppo della città furono, allora come oggi, legati allo scalo marittimo che divenne il più importante porto del Tirreno. Questa posizione spiega come a Civitavecchia abbiano operato e lasciato vistosi monumenti i più grandi architetti italiani dell’era d’oro del Pontificato: Bramante, Antonio da Sangallo, Giuliano Leno. Di questo periodo l’inizio della costruzione della possente fortezza posta a guardia del porto e chiamata Forte Michelangelo. Il fatto di essere sede di un porto strategicamente situato a pochi chilometri da Roma causò durante l’ultima guerra la devastante distruzione della città.

 

LA CITTA' OGGI

 
Risorta dalle ceneri dopo i 76 bombardamenti aerei dell’ultima guerra, Civitavecchia è oggi una città moderna, caratterizzata dalla presenza di uno dei più importanti porti del Mediterraneo, situato a meno di un’ora da Roma e collegato a tutta l’Italia centrale da una rete viaria e ferroviaria di notevole sviluppo. Civitavecchia è anche nota come polo energetico essendo sede di una centrale termoelettrica di grandi dimensioni.Negli ultimi anni il Porto di Civitavecchia ha assunto un ruolo sempre più importante sia per i traffici con la Sardegna, sia come scalo crocieristico di primaria importanza. Ecco così che essa si propone come centro strategico nel controllo dei flussi turistici sul territorio, così come snodo internodale nel sistema dei trasporti nel centro Italia. In quest’ottica si inserisce anche la progettualità inserita nel Patto Territoriale degli Etruschi, fortemente caratterizzata dall’attenzione alle strutture turistico – ricettive; il loro potenziamento rappresenterà infatti un servizio ottimale per escursioni nell’entroterra e per gite a medio raggio
 

 

 

Altro elemento degno di nota è la presenza  del porticciolo turistico di Riva di Traiano, che con i suoi 1200 posti barca è uno scalo diportistico tra i più importanti del Lazio, oltre ad ospitare ogni anno il Salone del Mare, fiera del diporto nautico, sempre più importante nel panorama commerciale del settore.

 

 


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